Alissa
È passata più di una settimana e Zayn non si è ancora fatto sentire.
Aurora sta andando fuori di testa al pensiero che possa essere per colpa sua, non fa altro che avere incubi su incubi e svegliarsi in lacrime pensando che l'abbia abbandonata definitivamente, ancora prima di darle modo di scusarsi.
E non è la sola, perché anch'io sto impazzendo a causa di questo suo silenzio stampa. Ripenso costantemente alla discussione tremenda che abbiamo avuto prima che se ne andasse, l'ho ripetuta così tante volte nella mia mente per cercare di vivisezionarla e trovare anche solo un piccolo dettaglio che mi assicuri che tornerà da me, ma il tono arreso e stremato con cui mi ha parlato non mi ha aiutato per niente a restare ottimista.
So che dovrei lasciargli lo spazio che mi ha chiesto, essere paziente come lo è sempre stato lui con me, ma evidentemente io sono molto meno brava a questo gioco. Non solo perché io stessa ho bisogno di lui, ma perché, a prescindere da come si sono messe le cose tra di noi, aveva promesso che avrebbe chiamato sua figlia, eppure non l'ha ancora fatto.
E questo io proprio non riesco ad accettarlo.
Può ferire me come più crede, perché so di meritarlo e ne ha tutto il diritto, ma Rory non c'entra nulla in questa storia e non deve essere messa in mezzo. Aurora, a differenza mia, non può più soffrire perché è stata già troppo male e, ora che sembra voler fare un passo verso suo padre, lui non può sparire nel nulla senza pensare a lei rischiando di farci tornare di nuovo punto e a capo.
Ieri notte ho raggiunto il limite, quando Rory, invece di dormire, mi ha guardato dritto negli occhi con quel suo sguardo tormentato e mi chiesto in un filo di voce se fosse per colpa sua che Zayn è scomparso. Mi si è spezzato il cuore all'idea che pensasse di essere colpevole di qualcosa per cui solo io ero da incolpare, perciò ho rotto quel dannato silenzio ed ho iniziato a chiamarlo senza sosta.
È da tutto il giorno che sto provando a contattarlo ormai, ma non ha ancora risposto a nessuna delle mie chiamate e all'ennesima volta in cui vengo reindirizzata alla segreteria, davanti allo sguardo speranzoso di Rory, inizio a non sentirmi più soltanto colpevole e dispiaciuta nei confronti di suo padre, ma anche seccata e un po' incazzata.
"Mi dispiace, piccola" sospiro abbattuta.
"Non risponde?"
"No, è meglio se aspettiamo che ci richiami lui quando avrà tempo, okay? Sono sicura che si farà sentire presto"
"E se non si fa più sentire? Se si è stancato di me e non mi vuole più vedere?"
Non si è stancato di te, ma di me.
Sospiro per l'ennesima volta nel giro di pochi minuti e mi piazzo in faccia il sorriso più finto della storia. "Non potrebbe mai stancarsi di una bimba speciale come te"
"Nemmeno se sono stata molto molto cattiva con lui?"
Scuoto la testa. "Nemmeno"
"Ho paura, mamma" ammette con gli occhi lucidi stringendosi a me alla ricerca di un po' di quella sicurezza che in questo momento le manca. "Ho paura che questa volta mi abbia abbandonato davvero"
"Non è così, chiaro? Toglitelo subito dalla testa" dico decisa, perché io so perfettamente che se c'è qualcuno che Zayn ha abbandonato, quella sono io, non Aurora. Lui non lo farebbe mai, di questo ne sono sicura. Se si trattasse soltanto di sua figlia probabilmente l'avrebbe già chiamata da tempo, ma si tratta anche di me e lui è molto arrabbiato e adesso, a pagarne il prezzo, è Rory. "Zayn tornerà sempre da te, a prescindere da tutto il resto. Te lo ha promesso, no?"
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The Greatest Victory
ChickLitAlissa Fare la mamma è dannatamente difficile. Io lo so bene, dato che sto crescendo mia figlia da sola da quattro anni. O almeno ci sto provando. L'unica cosa che mi importa è la sua felicità, per questo motivo, dopo cinque anni, mi ritrovo a far...