Capitolo Sessantuno

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Alissa

Dopo la mezza giornata infernale che abbiamo passato, finalmente i dottori ci hanno dato il permesso di tornare a casa con Rory.

È ancora molto debole, perlopiù ha dormito mentre la flebo di liquidi si consumava ed io e Zayn siamo stati a guardarla in silenzio stringendole le mani come desiderava.

Ci siamo presi tutti e tre un bello spavento a causa di questo incidente, ma almeno qualcosa di buono l'ha portato con sé spingendo di nuovo Aurora verso Zayn. Probabilmente, infatti, a farle fare quell'ultimo passo e fidarsi completamente di lui è stato proprio il fatto che, in un momento di terrore come quello di oggi pomeriggio, Zayn l'abbia aiutata e confortata come il padre che ha sempre desiderato.

Raramente ho visto nei suoi occhi quel senso di pace che ci scorgo mentre usciamo tutti insieme dall'ospedale, stretta tra le braccia di Zayn come se fosse il suo unico posto sicuro al mondo. Ed io non posso fare a meno che sorridere felice nel vederli così. Non solo per Rory, ma anche per Zayn che sembra al settimo cielo ora che sua figlia è tornata ad apprezzarlo come all'inizio del loro rapporto.

"Sei stata coraggiosissima, scricciolo" sussurra sistemandola sul seggiolino della mia macchina. "Pronta a tornare a casa?"

Aurora annuisce pigramente e poi gli stringe la mano bloccandolo prima che possa spostarsi. "Stai qui con me"

Zayn mi guarda come a volermi chiedere una conferma silenziosa ed io annuisco sorridendo. "Guido io, non preoccuparti"

Per tutto il tragitto verso casa, Zayn stringe la manina di Rory e canta al suo orecchio per farla stare tranquilla. Di tanto in tanto li guardo tramite lo specchietto retrovisore e mi ritrovo a sorridere, perché sono stupendi insieme e mi mancava da morire vederli così uniti.

È stata colpa mia se Rory ha scoperto all'improvviso la verità su suo padre e le cose si sono complicate tra loro, ma mi solleva il fatto che è stato grazie alla mia assenza che hanno potuto ritrovarsi e, allo stesso tempo, mi fa sentire un po' meno male per non essere stata lì con loro in un momento così difficile.

Una volta arrivati a casa, Zayn trasporta Rory fino al divano e poi la fa sedere accanto a lui.

"Finalmente a casa, eh piccola?" sussurra accarezzandole la schiena.

Lei annuisce appena e si accoccola al suo fianco, perciò io vado a recuperare il suo pigiama e il suo orsetto polare poi ritorno da loro per aiutarla a cambiarsi in abiti un po' più comodi.

"Ti va qualcosa per cena?" domando, dopo aver finito. "Il dottore ha detto che puoi mangiare, se vuoi"

"No" sussurra scuotendo la testa freneticamente, quasi come se avesse paura che mangiando possa di nuovo stare male come oggi pomeriggio.

Vederla così spaventata e smarrita a causa di ciò che è successo mi spezza il cuore, perciò mi piego sulle ginocchia per essere alla sua altezza sul divano e le accarezzo i capelli. "Io e papà non permetteremo mai più che ti succeda ciò che è successo oggi, okay? Ti fidi di noi?"

Aurora annuisce perciò continuo a parlare. "Allora se ti fidi saprai anche che io non ti farei mai mangiare nulla che possa farti stare di nuovo male, perciò dimmi qualsiasi cosa tu voglia e io te la porto, che dici?"

"Perché non facciamo un'eccezione stasera e al posto della cena prepariamo un po' di latte con i biscotti, ti va?" propone Zayn accorrendomi in aiuto.

"Va bene" concede, perciò io annuisco soddisfatta e vado in cucina a preparare.

Dopo aver versato il latte in un pentolino, mi metto ad aspettare che inizi a bollire osservandolo distrattamente.

Il silenzio della stanza e il fatto che sono da sola per la prima volta dopo l'ospedale mi fa venire a patti con tutto ciò che è successo oggi e con la consapevolezza che non si è trattato di un semplice sogno.

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