Capitolo Cinquantuno

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Zayn

Se ne è andata.

Ho sempre cercato di essere forte per tutti e tre, ho fatto di tutto per cercare di esserci, di rimediare agli errori che ho commesso, di riportarle da me e farle fidare, ma ieri sera, dopo la reazione terribile di Rory, ho ceduto. Le ho mostrato la parte più vulnerabile di me, quella che ho sempre nascosto perché non mi sentivo in diritto di soffrire dopo cinque anni in cui avevo fatto fin troppo male sia a lei che a nostra figlia facendo la scelta più stupida di sempre e abbandonandole. Perché ieri sera ero io ad aver bisogno di lei, per una dannata volta e l'ho pregata — no, supplicata — di restare, ma lei se ne è andata comunque.

Di nuovo.

E adesso, forse, sono io a non voler più restare.

Lo so, avevo promesso che sarei stato paziente, ma questa volta credo di essere arrivato al limite. Sono stanco morto di vedere Alissa avvicinarsi e allontanarsi da me come un dannato yo-yo.

Prima mi vuole, poi non mi vuole.

Prima mi cerca, poi mi respinge.

Prima mi bacia, poi fa finta di niente.

Ed io non riesco più a capire cosa voglia da me.

Sono mesi che mi dice che non riesce a voltare pagina per la paura, ma che vorrebbe farlo. Ma chi mi assicura che lo farà davvero prima o poi? Chi mi assicura che non stia mentendo soltanto per tenermi buono? Perché l'unica volta in cui avrebbe dovuto dimostrarmi che ci teneva ancora a me, lei è scappata fregandosene dei miei sentimenti e questo non fa altro che farmi dubitare di lei.

Forse cinque anni fa avrò anche sbagliato, è vero, e lei inizialmente aveva tutto il diritto di avere delle riserve su di me. Ma adesso? Adesso non più. Non quando ho passato gli ultimi mesi a farmi in quattro per farmi perdonare, per dimostrare che sono una persona cambiata, migliore, più matura. Non quando ho accettato ogni suo cambiamento di rotta senza lamentarmi. Ho per fino accettato di lasciar cadere quel dannato bacio nel dimenticatoio per lei, perché non era pronta a parlarne, cazzo. Adesso, però, non sono più così convinto che essere paziente sia la cosa giusta da fare. Adesso sono dannatamente confuso e la mia mente è affollata da così tante domande senza risposte che non so più quale sia la cosa giusta da fare, a dire il vero.

Sarà mai pronta a voltare pagina? O anche solo a parlarne? Inizio a pensare di no e a sentirmi davvero un idiota a stare qui ad aspettare un momento che forse non arriverai mai. Se preferisce la strada più semplice e sicura, quella con il suo Dominic, farebbe meglio a dirlo chiaro e tondo, così io mi toglierò da questa assurda equazione che ha un elemento di troppo al suo interno.

Perché di restare qui, col fiato sospeso, a soffrire e aspettare che lei si renda conto che non sono più la persona di un tempo e che si può ancora fidare di me, non ne ho più la minima voglia, soprattutto ora che né con lei né con Aurora le cose vanno più bene.

Perciò questa volta sarò io ad andarmene, così forse finalmente capirà chi o cosa diavolo vuole.

Alissa

Non riesco a chiudere occhio.

La colpa stavolta non è di Rory, che dorme come un ghiro da qualche ora.

Questa volta non è di nessun altro, se non la mia.

Ieri notte Zayn era così distrutto che non ho potuto ignorare il suo dolore, ma quando — dopo aver passato un'eternità a stringerlo tra le mie braccia ed accarezzargli i capelli per farlo addormentare — la calma è ritornata sono andata in panico.

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