capitolo 5

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"Steph, va tutto bene? Nash mi appena detto che sei quasi svenuta. Cosa succede?"chiede sedendosi sul letto. Vorrei mandarlo via e dirgli di chiederlo al suo amico ma gli rispondo semplicemente con un "sto bene, non preoccuparti". Mi guarda pensieroso ma lo convinco con un sorriso e lui mi abbraccia più tranquillo. Ci metto un attimo a notare che dietro di lui c'è il suo corteo, o meglio,  i suoi amici che guardano la scena. Nash sembra sollevato nel vedere Matt vicino a me mentre Austin pare poco interessato dato che sta ammirando la camera e non presta attenzione a ciò che sta succedendo. Cameron invece tiene lo sguardo incollato al mio viso cercando chissà cosa che credo non abbia trovato.

Matt mi libera dall'abbraccio ed esce seguito dai suoi amici dopo avermi detto che, se avessi avuto bisogno di qualcosa, avrei dovuto solo chiamare. Gli mando un bacio con la mano e lui se ne va. Richiudo gli occhi sperando di addormentarmi il prima possibile ma vengo nuovamente interrotta dalla porta.
"Matt, non ho bisogno di nulla. Puoi anche and..."
"Non sono Matt"dice qualcuno sedendosi sul mio letto.
"Cameron cosa ci fai qui?" Gli chiedo aprendo gli occhi e guardandolo sorpresa. Diciamo che questa relazione non è che sia iniziata nel migliore dei modi... ma forse la colpa è soprattutto mia, forse ho letto cose nei suoi sguardi che non esistono.
"Ecco...vorrei chiederti scusa per prima. Lo so di non aver cominciato bene e mi dispiace di averti procurato il mal di testa ma ci terrei ad avere un buon rapporto con te" mi dice ed io rimango un po spaesata. Forse l'ho giudicato male. Cameron non sembra un ragazzo cattivo, sono sicura che il mio problema sono io oggi
Mentre sono immersa nei pensieri, improvvisamente avvicina la mano alla mia fronte e passa un dito sopra la tempia sfiorando la mia pelle calda. Al contatto, vengo percorsa immediatamente da una miriade di brividi che cerco di cacciare. Cos'è stato? Dura solo un secondo e alla fine allontana la mano mentre mi osserva aspettando una risposta.
"Ehm... d'accordo"rispondo imbarazzata. Oddio, ma che genere di risposta è mai questa? Dopo un sorriso si avvicina e mi stampa un leggero bacio sulla guancia e, come poco fa, il mio corpo prende fuoco. Dopodiché si alza e si allontana mentre io resto a fissare la porta ancora spaesata. Cosa cristo sta succedendo?

Lascio l'analisi di questa storia a un altro momento, quindi mi copro la testa con le lenzuola e mi abbandono al sonno nonostante sia ancora giorno.

Un rumore fastidioso e stridulo rimbomba nel silenzio della stanza così allungo la mano verso il comodino con gli occhi ancora chiusi cercando la sveglia. Faccio solo più rumore e in più faccio anche cadere qualcosa a terra. Apro lentamente gli occhi e arrivo a spegnere quell'aggeggio infernale che suona ogni mattina alle 7:15. Mi rigiro ancora un po nel letto lasciandomi trasportare dal sonno ma, come ogni bella cosa, anche i sogni devono finire e le urla di Matt mi svegliano completamente; sono costretta ad alzarmi per zittirlo. Ho dormito tantissimo, anzi, più che dormito, sono praticamente caduta in uno stato di coma. Apro l'armadio e indosso i primi jeans che trovo e vi aggiungo una felpa scura. Mi sono impegnata, penso ridacchiando. Corro in bagno e mi sistemo i capelli che dovrebbero essere lisci, ma in realtà sembrano paglia secca... cos'hanno che non vanno tutti gli shampoo che mi compro?
Lavo velocemente il viso e salto il trucco... la voglia di farlo è troppo bassa.
Quando arrivo in cucina trovo Matt che grida da una parte all'altra e solo dopo mi accorgo che con lui c'è Austin. Ha dormito qui? Non faccio in tempo a chiederglielo che qualcuno mi finisce addosso. La giornata comincia bene. Mi volto e vedo Cam che mi guarda sorridendo... credo che il suo obbiettivo sia quello di uccidermi, e ci riuscirà prima o poi se continua così.
"Buongiorno tesoro" dice enfatizzando l'ultima parola.
"Lo sarà per te perché per me è già cominciata male con te che mi spingi e Matt che non fa altro che urlare"gli rispondo evitando di fare troppa attenzione alla parola con cui mi ha chiamato
"Non preoccuparti per Matt. È solo agitato perché ha un test oggi e non ha studiato; il che è strano dato che è un secchione" dice ed io rido della sua affermazione.

Arriviamo davanti al tavolo in cucina e ci accomodiamo sulle sedie pronti per la colazione. Io prendo la ciotola preferita, quella con i draghi rossi disegnati ai lati, e ci verso dentro i miei cereali ai frutti di bosco; li adoro. Vi aggiungo il latte e mi preparo a divorarli quando qualcuno però mi precede e infila il suo cucchiaino nella mia colazione.
Rimango basita.
Nessuno può toccarmi i cereali. Quando mi volto ritrovo Cam che si gusta la mia colazione prima di sorridermi e farmi l'occhiolino. Per un attimo il sorriso mi lascia spiazzata.
Il modo in cui illumina il suo viso, mostra i denti bianchi, fa tendere le labbra è così...
Mi riprendo immediatamente dall'osservare la sua bocca e mi preparo a farlo pentire della sua precedente azione.
Lui non sa che l'ultima volta che Matt ha osato rubarmi la colazione è finito con la ciotoloa in testa. Sto per far fare la stessa fine a Cam ma vengo fermata dall'arrivo di Nash che indossa solo i jeans e ha i capelli spettinati. Cavoli, d'accordo che siamo accanto al mare ma non mi sembra il caso di girare mezzi nudi a casa mia.

Finisco velocemente e mi dirigo in camera per raccogliere i libri e andare a scuola dopo aver lavato i denti. quando ho preparato tutto infilo le mie scarpe da ginnastica per poi correre verso l'uscita.
Apro la porta dopo aver salutato e mi incammino: direzione circo.

Nota dell'autrice
Bene lettori. I personaggi sono quasi tutti presentati e coloro che li interpretano, anche. Spero la storia vi intrighi e che vi coinvolga.

Abbracci dalla creatrice della storia

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