capitolo 66

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"Accomodati" dice Zac mentre mi apre la portiera della macchina che, ammetto, non so di che modello sia.
Lui fa il giro e occupa il sedile al voltante mentre io metto la cintura.
L'auto si accende con un rombo e l'aria condizionata inizia a lavorare: che bel calduccio.
"È davvero carina" mi complimento toccando il cruscotto nero. Ho imparato che dire cose carine sulle auto dei ragazzi li rendo molto più gentili.
"Lo so. Me la sono comprata qualche anno fa con i soldi che guadagno in pasticceria e quelli ricavati dando qualche lezione di baseball alle scuole"mi spiega facendo retromarcia. Sembra proprio una persona responsabile.
"Allora, dove devo andare?"mi domanda voltandosi verso di me
"Vai dritto e gira a destra in fondo alla via" lo informo e lui annuisce seguendo le mie indicazioni

"Allora... piaciuti i pasticcini?"chiede rompendo il silenzio
"A dir la verità molto. Beh parlo per me dato che alla fine li ho mangiati quasi tutti io"rispondo un po imbarazzata. Tutti erano pieni ma io avevo lasciato un posticino giusto per il dolce.
"Beh, se ti sono piaciuti così tanto, puoi passare più spesso alla pasticceria e io sarò contento di servirti con dolcetti o altro"dice ammiccando malizioso ma io lo ignoro sbuffando
"In realtà è un po lontano da dove abito e non mi è possibile venire qui tanto spesso" lo informo
"Ma non abiti dove ti devo portare?"domanda confuso
"No, qui abitano i miei nonni. Io abito vicino alla spiaggia"lo informo e lui annuisce capendo
"Che peccato. Sarebbe stato carino poterti vedere più spesso"dice in un sussurro che faccio finta di non aver sentito
"Quindi... come mai lavori anche la vigilia di Natale?"domando quando ormai manca poco per arrivare al vialetto davanti a casa
"Dovrò pur guadagnare qualcosa no? E poi oggi tutte le pasticcerie sono chiuse e dato che noi siamo l'unica aperta, la gente verrà a comprare da noi"risponde tenendo lo sguardo puntato sulla strada
"Logico no?"lo prendo in giro e lui si volta nella mia direzione per farmi l'occhiolino
"Eccoci, quella a destra è la casa giusta"lo avviso indicando una casetta poco lontano da noi.
Zac parcheggia nel vialetto mentre io mi preparo per scendere
"Aspetta"dice dopo che ho aperto la portiera
"Cosa c'è?"domando titubante e mi volto a guardare il ragazzo che ha la testa chinata, come fosse imbarazzato
"Ecco... vorrei davvero che usassi il numero di telefono che ti ho dato. Mi piacerebbe poterti conoscere meglio dato che non abbiamo avuto molto tempo per farlo. Non dico che dobbiamo metterci insieme ma a me basterebbe la tua amicizia"dice serio e io rimango spiazzata a quella richiesta
"Beh... anche a me a fatto piacere in fondo averti conosciuto. Non posso prometterti nulla ma ci penserò"rispondo sincera e vedo comparirgli sul volto un'espressione sollevata.
"Lo spero"continua convinto e io, non sapendo che altro aggiungere, esco dall'auto.
"Ah, quasi dimenticavo. Grazie per il passaggio"dico dopo aver richiuso la portiera.
"Non c'è di che, piccola. Alla prossima"conclude e non mi lascia replicare che freccia via sulla sua piccola auto mentre borbotto lamentandomi del suo "piccola".
Percorro il vialetto ed entro in casa senza nemmeno bussare.
"Sono tornata"urlo per farmi sentire mentre tolgo la giacca e la butto sopra l'appendiabiti.
Si sentono dei passi veloci e poi qualcosa che cade a terra. Subito dopo tutti, ma proprio tutti, compreso il gatto dei nonni, sono davanti a me con gli sguardi puntati nella mia direzione.
Cosa succede qui?
"Ma dov'eri sparita?!"grida mio papà alzando le braccia al cielo. Ha uno sguardo assassino in volto e le guance leggermente arrossate.
"Ero al parco?"rispondo ma la formulo come una domanda
"Ma hai visto che ore sono?"continua lui mentre la nonna gli posa una mano sulla spalla e gli sussurra di calmarsi
"Si ho visto. Qual'è il problema?"domando non capendo la sua reazione.
"Ti abbiamo chiamata almeno 20 volte e tu non hai risposto. È sera Steph e ci siamo preoccupati per te"prende la parola mio fratello e io rimango sorpresa dalla loro reazione.
"Il telefono lo avevo lasciato qui a casa"mi giustifico andando in sala dove tutti mi seguono.
"Siamo passati a cercarti al parco una decina di minuti fa ma non ti abbiamo trovata"mi spiega nonno.
"Come sei tornata a casa?"domanda Matt.
"Ehm... mi ha dato un passaggio un amico"rispondo abbassando la voce. Dire "amico" forse è troppo ma non potevo dire "hei un ragazzo che ho visto a scuola e ho incontrato oggi in pasticceria mi ha spaventata e poi si è offerto di portarmi a casa. Ah e non dimentichiamo che mi ha anche chiesto di contattarlo così avremmo potuto conoscerci meglio"
La mia risposta è decisamente migliore della verità.
"Un amico eh? Non è che per caso era qualcosa di più e ti sei voluta fermare al parco per stare con lui?"continua papà guardandomi dritta in faccia. Cosa gli prende?
"Ma cosa stai dicendo? Lo sai che a te dico sempre tutto e non capisco come ti vengano in mentre queste stronzate!"urlo furiosa. Mi sta facendo arrabbiare più di quanto credessi.
Non risponde alle mie grida ma tiene lo sguardo sul mio volto.
Sbuffo infastidita e mi alzo per andare a prendere un bicchiere d'acqua.

"Ehi"dice Matt entrando in cucina mentre io finisco di bere.
"Ehi"rispondo lavando il bicchiere
"Scusalo per prima"dice avvicinandosi e riferendosi a papà
"Non capisco perché abbia detto una cosa simile"rispondo voltandomi verso di lui
Matt inizia a battere velocemente le palpebre, segno che mi sta nascondendo qualcosa.
Mio fratello fa sempre molta fatica ad avere segreti con me e mi basta fargli il mio sguardo "dimmi la verità", che consiste nel tenere le sopracciglia sollevate, gli occhi semiaperti e le braccia conserte, che dice tutto quello che c'è da sapere.
Mi metto in posa e aspetto. Vedo che inizia a masticarsi le unghie e sento che ormai il gioco è fatto.
"Ok te lo dico. Ho detto a papà che sei fidanzata"sputa veloce ed io resto un attimo a bocca aperta. Non toccava a lui farlo e non so nemmeno come sia uscito il discorso ma ormai è andata.
"Oh"riesco a dire dopo un attimo di silenzio. Devo parlarci il prima possibile.

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora