capitolo 64

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Indossa anche lui un grembiule simile alla sorella che è appena uscita.
I capelli sono leggermente disordinati ma gli danno un'aria più... attraente ma niente in confronto a Cameron.
I suoi occhi non si staccano un secondo dai miei e io, stupita, non so cosa fare.
Zac spezza il silenzio passandosi una mano nella folta capigliatura e poi, abbassando gli occhi, parla
"Allora, di cosa hai bisogno piccola?"domanda rivolgendomi un sorriso sghembo.
Sollevo gli occhi al cielo per il nomignolo e indico i bignè alla crema davanti a me
"Avrei bisogno di un po di pasticcini"rispondo io
Lui annuisce e prende una piccola scatola di cartone
"Quali vuoi?"domanda nuovamente mentre mi squadra da capo a piedi. Ce la fa a concentrarsi sul lavoro se fa così con tutte le clienti?
Incrocio le braccia al petto e inizio a battere un piede a terra esasperata
"Mettine di tutti i tipi"rispondo secca e lo lascio lavorare mentre mi guardo attorno
"Aspetta"dico illuminata dalla vista dei cannoli
"Di quelli mettine di più"dico con un sorriso in volto mentre il ragazzo ride divertito della mia espressione. Sono assolutamente i miei pasticcini preferiti.
Ne prende cinque con le pinzette e li depone nella scatola, ormai stracolma di dolci, e la richiude con un nastro colorato.
Infine, prima di passarmela, prende un altro dei miei dolcetti preferiti e me lo porge accompagnato da un fazzoletto
"Ecco a te"dice mentre lo guardo scettica
"Ma io ho già i miei pasticcini"replico dubbiosa
Lui scoppia a ridere mentre io continuo a non capire
"Questo lo offro io. E non dire che non puoi accettare perché ti ho vista mentre lo mangiavi con gli occhi"dice divertito e io, senza farmelo ripetere due volte, afferro il cannolo alla crema e gli do un leggero morso. Dio, è delizioso!
Chiudo gli occhi per assaporare meglio questa prelibatezza e quando gli riapro Zac mi guarda sorridendo
Avvampo imbarazzata e finisco velocemente il dolcetto
"Quanto ti devo?"domando
"Ventisei dollari"risponde digitando qualcosa alla cassa.
Gli porgo e soldi e aspetto lo scontrino.
Zac prende una penna e inizia a scarabocchiare su un pezzo di carta che poi mi passa assieme alla scatola
"Ecco il mio numero. Quando vuoi, chiamami"dice sorridendo ed io lo guardo con un sopracciglio sollevato.
Ammetto che è un ragazzo davvero carino e sembra anche simpatico ma non ci sono speranze.
Rido della sua espressione maliziosa e, prima di uscire, aggiungo: "Sono fidanzata".
Ridacchia e mi risponde subito dicendo: "E con questo? Potremmo essere anche solo amici"
Non aggiungo altro e corro veloce verso la macchina di papà ancora accesa.

"Quanto ci hai messo, tesoro?"dice mio papà appena richiudo la portiera
"Scusa ma la ragazza che doveva servirmi ha avuto dei problemi e mi hanno fatto aspettare"mi giustifico
"Non importa piccola. Ora andiamo che la nonna avrà preparato un pranzo con i fiocchi"dice mio padre e io annuisco convinta
Matt intanto non ha staccato un attimo gli occhi dalla scatola che porto in grembo
"Dovrai aspettare fratellino caro"lo informo e lui, in tutta risposta, mi fa la linguaccia e si volta verso la strada

Percorriamo insieme il vialetto che porta a casa dei nonni e papà bussa.
Si sentono dei passi e in pochi secondi la porta si spalanca e ne esce nonna Caterina con un sorriso smagliante
"Ken, tesoro, vieni qui e abbraccia la mamma"esclama lei e papà si butta tra le sue braccia.
Loro due hanno sempre avuto un buon rapporto e si amano tantissimo
"Piccolo Matt, vieni dalla nonna"continua e Matt, un po riluttante, la abbraccia ma si stacca subito.
"Tesoro, ma sei bellissima. Dai Stephanie, fatti salutare per bene"conclude la nonna e io mi lascio abbracciare.
"Venite dentro che si congela"dice nonna e noi la seguiamo fino in sala dove troviamo nonno Greg intento a alimentare il fuoco del caminetto con altra legna.
"Buon Natale papà" dice mio padre e si avvicina al nonno che lo stringe in un caloroso abbraccio.
Papà e nonno non andavano d'accordo fino a qualche tempo fa. Nonno non ha mai avuto un buon rapporto con la mamma, non l'ha mai accettata. Forse aveva anche ragione, dopotutto.
"Nonno"grida Matt buttandosi tra le sue braccia e lo stringe forte
"La mia nipotina preferita. Vieni dal nonno tesoro"dice infine quando il suo sguardo dolce si posa su di me
Mi avvicino subito e mi aggrappo al suo collo per poterlo stringere forte a me
"È bello rivederti, mi sei mancata tanto scimmietta"sussurra al mio orecchio ed io ridacchio.
Fin da piccola mi ha sempre chiamata così.
Dice che all'età di 4 anni possedevo un peluche a forma di scimmia. Ci giocavo sempre ma un giorno Blackie, il loro cane morto qualche anno fa, me lo aveva preso e gli aveva staccato la testa.
Io avevo pianto tanto e avevo continuato a dire "la mia scimmietta" che, dopo che nonno mi ha consolata, ha iniziato ad affibbiarmi questo nomignolo che usa ancora oggi.
"Anche tu"rispondo io staccandomi da lui e raggiungendo tutti a tavola dove nonna ha cucinato per un intero esercito.

"Nonna, sono pieno come un uovo"si lamenta mio fratello addentando un altro pezzo di cannolo. Ma allora perché continua a mangiare?
"Ma no dai, hai ancora posto. Guarda quanto sei magrolino"lo ammonisce la nonna e tutti scoppiamo a ridere mentre lei non capisce la nostra reazione
"Anche tu Stephanie cara, devi mangiare un po di più. Prendi questo pezzo di torta"continua lei e mi offre una fetta di crostata ai mirtilli che rifiuto. L'avrei anche mangiata se non fosse che mi sono rimpinzata come un tacchino nel giorno del Ringraziamento e ora non ho posto nemmeno per un grissino
"Grazie nonna ma sono apposto cosi"rispondo e lei, un po triste, posa il piatto perché sa che con me è inutile insistere.

Aiuto nonna a sparecchiare e a lavare i piatti mentre gli altri si sono seduti sul divano a seguire una partita di hockey su ghiaccio
"Allora nipotina, come va a scuola?"chiede. La conosco troppo bene e so che questa è solo una domanda per rompere il ghiaccio
"Bene direi, ho buoni voti"dico asciugando il bicchiere.
"Bene... e con i tuoi compagni? Come va?"insiste e so che non ci metterà tanto ad arrivare al punto.
"Beh... ci vado d'accordo se non mi rompono i cogl..."ma mi fermo subito per l'occhiataccia appena mandatami.
"Volevo dire... se non mi danno fastidio"mi correggo subito sorridendole colpevole.
"Ah... e quindi, non ce l'hai un fidanzatino?"sgancia la bomba e io, in quel momento, non so cosa rispondere.
Come posso dirlo a lei se ancora non ne ho parlato con papà?

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