capitolo 70

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"Posso?"domanda sulla soglia così le faccio un cenno con la testa e lei entra con un sorriso sulle labbra. Se quel sorriso è dovuto al fatto che pensa di ritornare ad essere come ervamo prima e che io l'ho chiamata per fare pace, beh... può anche cancellarlo dalla sua faccia.
"Dimmi Steph"dice contenta sedendosi sul letto davanti al quale sono seduta io.
Siamo una davanti all'altra: io sono comodamente appoggiata con i palmi delle mani sul piumone blu e le gambe incrociate mentre lei tiene le mani in grembo e aspetta che io parli
"Se pensi che ti abbia chiamata per chiederti scusa o per "fare pace"-mimo le virgolette- sbagli, perciò puoi anche smettere di sorridere"la informo subito e, come credevo, la sua espressione si intristisce e le compare una ruga tra le sopracciglia. È solita fare quest'espressione quando è preoccupata o triste. Mi sento un po in colpa a trattarla così dopo la nostra amicizia ma reprimo questo sentimento e vado avanti.
"Allora cosa c'è?"chiede con voce debole
"Volevo chiederti di fingere"spiego chiara cercando di mantenere una voce dura che, dentro di me, sento sempre più debole.
Fa male trattare così, con tale indifferenza e cattiveria, una delle persone che hanno contato maggiormente nella mia vita fino ad oggi.
Mi ricordo ancora quando Karen ci aveva lasciati e io, essendo terribilmente fragile in quel periodo, avevo deciso di non andare a scuola per un po. Ellie allora passava ogni giorno, ogni santissimo giorno, da me dopo la fine delle lezioni.
Lei mi raccontava quello che succedeva a scuola e tutte le cose che mi perdevo. Passavamo poi il pomeriggio generalmente in casa a guardare qualche film o a cucinare qualcosa dato che lei ama sfornare dolci e pasticcini.
Anche grazie a lei ho superato quel momento difficile della mia vita: mi ha spronata ad alzarmi, a ripulirmi dalla polvere del passato e a cambiare.
Da allora sono cambiata caratterialmente ma solo lei, nemmeno Matt o mio padre, riesce a capire davvero cosa si nasconde dietro alle mie azioni e dietro alle mie parole.

I ricordi mi colpiscono come un uragano ma li ricaccio in fondo, in un angolo che ho chiamato "la stanza dimenticata". Lì, assieme ai momenti con Ellie e Nicholas, ho incatenato anche pensieri e sogni che è meglio tenere nascosti.

"Credo di non aver capito"mi riscuote Ellie dai miei pensieri durati qualche secondo.
"Devi fingere che il nostro rapporto non sia mai cambiato e che tutto sia com'era"le spiego cercando di essere concisa e non lasciandomi sfuggire nessun tipo di emozione
"Come dovrebbe essere"mi corregge tenendo lo sguardo basso.
Non replico e aspetto che lei mi dia una risposta ma invece di farlo mi pone una domanda
"Perché?"chiede osservando le sue mani che tortura lievemente stringendole tra loro
"Perché non voglio rovinare il Natale a nessuno, specialmente a Matt"rispondo sincera
Lei mi osserva non capendo e io sollevo lo sguardo al cielo
"Credo che Matt provi qualcosa per te e, dato che non ho detto a nessuno quello che è successo-tralascio apposta Cameron- e nemmeno a lui, è meglio passare le feste in pace, o almeno fingere, piuttosto che creare disagio"dico secca alzandomi dal posto ed andando verso la finestra.

Non ricevo nessuna risposta da parte sua. Presuppongo stia pensando a cosa dire
"Credo tu abbia ragione"dice infine con voce lieve
Detesto ammetterlo perché mi sento debole ma, accidenti, mi manca la mia migliore amica. Con questo pensiero mi rendo conto che non la perdonerò oggi ma questo non vuol dire che tra qualche giorno, qualche settimana o qualche mese le cose non possano cambiare. Credo che un giorno la rabbia mi passerà e sarò in grado di presentarmi davanti a loro due e dire "Ragazzi, dimentichiamo il passato e ritorniamo ad essere il trio migliore di sempre". Sono convinta che lo farò ma ora come ora, il tradimento è ancora fresco e deve asciugare prima di poterci lavorare sopra.

Sento dei movimenti dietro di me e non mi volto nemmeno quando capisco che Ellie si è alzata dal letto e si sta dirigendo verso la porta. Prima di richiuderla dietro di sé parla ancora.
"Mi... ci dispiace davvero Steph. Sappiamo di aver sbagliato e sappiamo che è tanto chiederti di perdonarci ma sappi che ti vogliamo bene e che, anche se non ci volessi più come tuoi amici potrai sempre contare su di noi quando ne avrai bisogno"conclude prima di uscire.
Sento gli occhi lucidi a causa delle reazioni che quelle parole mi hanno provocato ma ricaccio indietro le lacrime che mi ero ripromessa di non versare più e corro in bagno a farmi una doccia per rilassarmi.

Finisco velocemente di lavarmi e, dopo essermi vestita, mi trucco leggermente e scendo in cucina a preparare il pranzo.
Quando varco la porta, trovo mio fratello con addosso un grembiule bianco e un cappello da chef dello stesso colore. Lo guardo divertita e diffidente mentre armeggia con della carne.
"Dove hai trovato questo completo?"domando mentre lo affianco dopo essermi legata i capelli in una coda alta.
"Erano appesi là dietro"dice indicandomi lo spazio dietro al frigo.
"Ti stanno d'incanto"lo prendo in giro e lui mi tira un leggero pugno.
"Cosa vuoi che faccia?"domando recuperando un altro grembiule dallo stesso posto in cui lo ha preso mio fratello.
"Sbuccia un po di patate che dobbiamo metterle in forno con il pollo ripieno che sto preparando"mi ordina mentre indica una strana poltiglia con la quale sta riempiendo il pollo.
"Agli ordino capo"dico e mi metto al lavoro.

In meno di mezz'ora ho preparato le patate e Matt ha farcito il pollo che ora sta cuocendo in forno.
Sono intenta a tagliare alcuni pomodori nell'insalata ma sento dei passi avvicinarsi alla cucina
"Come posso aiutare?"arriva Ellie e io, inconsapevolmente, stringo un pomodoro che diventa ormai succo. Menomale che nessuno lo ha notato così mi affretto a buttarlo e a prenderne un altro.
"Ciao piccoletta. Ti va di preparare la crème brulée?"propone Matt speranzoso. Lei annuisce contenta e lo segue davanti ai fornelli mentre mio fratello le spiega cosa deve fare.

"Aggiungi ancora un po di vaniglia"dice Matt controllando il latte che inizia a bollire sul fuoco.
Ellie ubbidisce subito e in pochi minuti il dolce è pronto per essere versato negli stampini.
La ragazza versa il composto in alcune formine cilindriche che, raffreddate, capovolgeremo.
"Hai fatto un buon lavoro"si complimenta Matt mentre io aumento la presa sulla mozzarella, questa volta.

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora