capitolo 72

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Osservo il telefono da circa cinque minuti non riuscendo ancora ad assimilare quello che è appena successo ma quando mi riprendo dal mio stato di shock riaccendo il cellulare con l'obbiettivo di parlare di nuovo con Cam.
La chiamata parte ma viene interrotta subito dopo. Quel deficiente non si prende nemmeno il disturbo di rispondere.
Dopo quattro tentativi falliti non ci riprovo più e mi sale un tale senso di rabbia che faccio fatica a non prendere la lampada poggiata sul comodino accanto al mio letto e lanciarla dall'altra parte della stanza. Da quando conosco Cameron sono diventata una persona violenta e questo non va affatto bene.
Se vuole fare il bambino e comportarsi da immaturo, faccia pure; io non ho fatto assolutamente nulla che potesse provocargli questa reazione. Lui non può pretendere che io non abbia amici o persone con cui esco e mi diverto o che semplicemente, come nel caso di Zac, mi diano un passaggio.

Per calmare la rabbia, vado a farmi un thé in cucina e quando torno ritrovo Ellie seduta sul mio letto. Tiene qualcosa in mano ma non so cosa sia. Lei non mi ha ancora notata così la raggiungo silenziosamente e mi sporgo dalle sue spalle per vedere cosa nasconde in grembo
"Cosa ci fai con il mio telefono?"le chiedo curiosa.
Lei, per lo spavento, emette un leggero gridolino e salta letteralmente dal letto facendo cadere il mio cellulare.
"Quindi?"continuo ignorando la sua espressione spaventata.
"Scusa, non volevo spiarti né farmi gli affari tuoi ma l'ho preso perché ha iniziato a squillare. Te lo avrei anche portato ma non sapevo dov'eri"mi spiega veloce raccogliendo il telefono e porgendomelo.
La ringrazio insicura e lei mi sorride debolmente
"Hai risposto?"domando mentre la tazza inizia a bruciarmi le mani
"Ehm... beh si"dice veloce e mi volto a farle altre domande
"E chi era?"chiedo un po rude
Lei esita ma alla fine risponde
"Era Cameron"dice. Quello stupido ha ritrovato la voglia di farsi sentire
"Che ti ha detto?"domando facendo la finta interessata quando in realtà sono avara di dettagli
"Non molto. Aveva la voce alterata e si è un po stupito quando ha sentito me invece di te. Ha solo detto... beh -barbotta a disagio- ha detto di dirti, testuale: Mi dispiace di essermi comportato come un cavernicolo. Poi mi ha detto di riferirti che ti avrebbe chiamato tra mezz'ora"racconta Ellie e io ascolto tutto molto concentrata
"Beh... grazie per aver risposto ma che non succeda più"le dico e mentre mi immagino prendere a schiaffi la stupida faccia di quello stupido ragazzo.
"Comunque... non sapevo che tu e Cameron... cioè insomma... hai capito no? Voglio dire, che state assieme"balbetta Ellie sdraiandosi sul suo letto e togliendo le scarpe
"Hai detto di non volerti fare gli affari miei"rispondo infastidita ma allo stesso tempo leggermente sollevata dal fatto che a lei importi ancora di me
"So che non dovrebbe interessarmi cosa fai o con chi stai Steph ma tu lo sai che per me sei come una sorella e..."non la lascio finire che la interrompo. Sono così arrabbiata: con lei e la situazione che si è creata, con quel idiota che mi insulta senza motivo e con me stessa per tutte le cose che stanno succedendo.
"Una sorella eh? Se fossi come una sorella non ti saresti comportata come hai fatto, non ti saresti messa con il mio fidanzato. Non avresti fatto buon viso con me quando dietro le mie spalle eri con Nicholas e non mi avresti nemmeno tenuto tutto nascosto. No, perché non credo proprio che le sorelle si comportino così ma che ne so io infondo: ho solo un fratello"sbotto frustrata agitando le mani in aria.
Lo noto nel suo sguardo che l'ho ferita ma non posso farci nulla. Me lo tenevo dentro da un po e non avrei potuto continuare di più.

Con le lacrime sul punto di uscire mi dirigo verso la porta e la apro.
"Perché provi più rancore per me che per lui?"mi domanda Ellie mentre io sono sulla soglia.
"Perché anche io ti consideravo come una sorella e perdere una sorella è più doloroso che perdere un ragazzo"rispondo sincera e me ne vado chiudendomi la porta alle spalle.

Sono in cucina da un tempo indefinito che mangio da un barattolo di Nutella, con le mani.
"Tesoro, ma cosa stai facendo?"dice papà irrompendo in cucina.
"Mangio?"rispondo ponendola come una domanda
Lui mi guarda sorpreso e poi si accomoda vicino a me.
"Vuoi una mano?"chiede e io gli sorrido passandogli il barattolo che da pieno ormai non ne contiene nemmeno la metà.
Anche lui ci intinge il dito indice e lo porta alla bocca.
"È da una vita che non ne mangiavo un po"dice sussurrando e io sorrido vedendolo sporcarsi con la crema alle nocciole.
"Beh però ora basta eh. È mio"dico e glielo rubo dalle mani sotto i suoi occhi divertiti.
Mi lascia fare e per un po mi osserva in silenzio mentre mi lecco le dita
"Che cos'hai tesoro?"mi domanda infine.
Oh papà, ci sono tante cose che dovrei raccontarti. Non so, vuoi cominciare da Ellie e Nicholas che avevano una relazione di nascosto da me? Oppure dalla chiamata da parte di Cam in cui mi insulta e mi ritiene una ragazza facile? Oh oh, o se vuoi possiamo parlare di Zac e di quanto è stato gentile a riportarmi a casa ieri sera ma dopo mi ha dato il suo numero e ha chiesto di contattarlo? Allora, da dove vuoi iniziare?
"Non ho nulla papà, sono solo sorpresa ecco. Non ci avevi mai portato fuori per le feste"rispondo continuando a intingere il dito in quella miscela paradisiaca.
"Beh... volevo farvi una sorpresa. Poi volevo passare il Natale in modo diverso quest'anno e spero che così sia stato abbastanza speciale"si spiega
"Oh papà, non preoccuparti. È stato molto più che speciale"dico mentre nella mia testa penso che "speciale"sia un eufemismo.

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora