capitolo 7

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"Qual è il tuo colore preferito?" Mi chiede dopo qualche minuto di silenzio. Wow, 2 minuti a pensarci e questo è stato il meglio che ha tirato fuori? Inizio a pensare che forse non è tanto sveglio
"Rosso" rispondo subito
"Perché?"continua
"Il rosso è un colore potente e pieno di energia. Lo guardi, in tutte le sue tonalità e ti trasmette una sensazione di forza e di calore che nessun altro colore ti da. è il colore delle ciliegie, della passione e dell'amore" spiego mentre mi perdo nelle mie congetture. Ho sempre amato il rosso e fin da bambina ho desiderato avere capelli rossi, labbra rosse e addirittura occhi rossi. Sorrido al ricordo. Non ricevo risposta quando mi volto noto che mi sta osservando. Dio, ma quanto sono imbarazzante? Che sto farneticando? 

"Sei fidanzata?"
"Si, perché?" Domando mentre resto un attimo confusa dalla direzione che ha preso la conversazione. Non stavamo parlando dei colori? O almeno, io non lo stavo facendo?
"Le domande le faccio io qui" mi risponde sorridendo così faccio spallucce e lascio che continui. Non capisco perché abbia tutta questa voglia di conoscermi, di farmi tutte queste domande. Non parlo con tutti della mia vita e sinceramente non vorrei farlo nemmeno con lui ma si sa: una scommessa è una scommessa. 
"Tuo padre è vedovo?". Questa domanda mi lascia basita. Come fa a saltare da un argomento ad un altro così in fretta? Lo guardo un attimo scioccata mentre lui aspetta una mia risposta.
"No" rispondo solamente.
"Che fine ha fatto tua madre?" non vuole mollare la presa. Come non detto... la scommessa finisce qui
"Non ho finito" mi rimprovera mentre mi alzo e mi allontano 
"Io sì. Le domande mi stanno seccando" rispondo senza guardarlo.

Cameron mi raggiunge in fretta e continua a tartassarmi di domande. Quando mi rendo conto che sono più generiche rispondo senza troppe cerimonie e così i 40 minuti volano.
"Questa domanda mi incuriosisce molto" mi avverte e io gli faccio segno di continuare.
"Sei ancora vergine?" Mi chiede ed io sbarro gli occhi restando spiazzata. Mi guardo attorno sperando che questo sia solo uno stupido scherzo. Che razza di persona chiede a una sconosciuta, in pratica, se ha esperienze sessuali? Noto che lui se la spassa: si diverte a prendersi gioco di me ed io gli lancio uno sguardo di fuoco.
"No dai... è una domanda seria" mi dice tornando serio.
"Questi non sono assolutamente affari tuoi" rispondo acida incrociando le braccia il petto. Il fatto che io non abbia praticamente nessuna esperienza di quel genere non è una cosa che lo riguarda. Okay, io e Nicholas stiamo insieme da qualche mese ma non ci siamo ancora ritrovati in quel contesto e sinceramente, anche a pensarci, mi sento a disagio. So che lui è il mio ragazzo ma non riesco a immaginarmi con lui in un letto a fare questo e quello. 
Noto che sta per replicare ma per fortuna la campanella suona e io posso dirigermi nell'aula di matematica dove ho seguente lezione.

Quando il suono della campanella segna la fine dell'ora esco dalla classe e mi dirigo verso l'armadietto vicino alla palestra. Vi arrivo rapidamente e, dopo aver inserito la password, ci butto dentro i libri e li scambio con quelli delle lezioni successive. Mentre mi incammino verso l'aula di scienze intravedo Nicholas parlare con Ellie. Sono appartati in un angolino e sembrano far attenzione a non farsi vedere da nessuno. Chissà di cosa stanno discutendo... Sono tentata di andare da loro e controllare che la situazione sia a posto ma alla fine non lo faccio. Non voglio sembrare la ragazza appiccicosa che non lascia in pace il suo fidanzato. La campanella suona e io entro nella classe per poi posizionarmi nell'ultimo banco. Poggio i libri e prendo una penna per poter prendere appunti ma, senza rendermene conto, mi ritrovo a guardare fuori dalla finestra e a pensare a come possa essere cambiata la mia vita da quando mamma non c'è più.

Prima ero una persona abbastanza festaiola. Uscivo, mi divertivo, conoscevo persone nuove e mi ubriacavo spesso. Fortunatamente ho sempre avuto Matt a evitarmi di finire male e le cose sono sempre andate bene. Avevo una grande vita sociale. Durante una festa ho conosciuto la mia Ellie. Le ho vomitato sul vestito e lei, invece di insultarmi, mi ha aiutata a rimettermi in piedi e mi ha portato a casa sua a dormire. Dal giorno dopo abbiamo iniziato a conoscerci e ad uscire  questo ha portato al rapporto che abbiamo oggi.
Ma da quando se n'è andata lasciandoci con quello stupido biglietto che, scema quale sono, ancora conservo, la mia persona è cambiata. Ho perso la voglia di andare a festeggiare e ho preso la passione per la lettura. Ho iniziato a passare un sacco di tempo in casa e anche da sola. Papà ha iniziato a preoccuparsi e mi ha obbligata ad uscire di casa... così mi sono avvicinata al mondo dello skate. So che il periodo difficile lo abbiamo attraversato tutti in casa. Papà era distrutto ma ha dovuto essere forte per me e Matt e mio fratello... la vicenda lo ha davvero distrutto. Ha perso un anno di scuola perché saltava le lezioni e quando si è ripreso ho insistito per averlo in classe quasi tutte le lezioni. Ora sta meglio anche se la ferita non si è ancora rimarginata. 

Vengo distratta dal professore che entra in classe seguito da un volto famigliare. Che ci fa Nash nella mia stessa classe? Non dovrebbe frequentare il quarto anno come Matt?
"Ragazzi lui è il nuovo alunno Nash Grier. Arriva da New York e studierà qui per un po. Trattatelo bene e non fate i maleducati"ci avverte il prof. Gli occhi di Nash si posano immediatamente su di me e io non riesco a non sorridere alla sua espressione imbarazzata davanti alla classe. Il professore lo invita ad accomodarsi dove desidera è lui si avvicina al banco accanto al mio. Tutti lo seguono con gli occhi mentre si accomoda a disagio sulla sedia.
"Bello conoscere qualcuno il primo giorno di scuola" mi sussurra mentre il prof inizia la sua spiegazione
"È bello averti in classe. Hai già fatto molte conquiste" dico indicando con la testa le mie compagne. Si volta a controllare e sorride ad una ragazza dai capelli che chiari che subito dopo si scioglie. Ritorna a fissare me e a chiacchierare.
"Cosa ci fai qui?"domando curiosa mentre apro il libro di testo
"Lezione?"risponde ovvio ed io alzo gli occhi al cielo. Questi ragazzi mi causeranno di sicuro dei disturbi alla vista.
"No beh, non credevo fossi interessato a scienze politiche" gli dico mentre inizio a prendere appunti
"Oh ma piccola Stephanie, tu non sai ancora un sacco di cose su di me. Ma non ti preoccupare, mi conoscerai talmente a fondo che dopo un po vorrai solo starmi lontana" mi risponde in un sussurro e, stranamente, le sue parole mi fanno scoppiare a ridere. Continuiamo a scambiarci battutine finché la lezione non termina e mi trovo a pensare che forse l'ora è durata davvero troppo poco.

Le ore passano monotone e finalmente suona l'ultima campanella. Mi accorgo che durante tutta la mattinata non ho parlato con Ellie e Nicholas: sembrano scomparsi. Ho salutato velocemente mio fratello e i suoi amici durante la pausa pranzo e in più ho scoperto che Austin è nella mia stessa classe di scienze economiche. Lui mi sembra un po tenebroso, ancora non l'ho inquadrato. 

Quando arrivo a casa mi accorgo che ho dimenticato le chiavi. Di nuovo. Di questo passo l'unico modo per ricordarmi di portarle sarà infilarle in un guinzaglio e appendermelo al collo. 

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora