capitolo 86

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"Non mi hai ancora detto dove hai passato la notte"dice Cameron alzando la testa dal mio petto per osservarmi negli occhi.
Non voglio rovinare il momento tranquillo in cui io e lui non stiamo litigando e so che se gli dico dove sono stata nasceranno di nuovo delle discussioni.
Vedendomi esitare nel rispondere mi dà un rapido bacio per poi appoggiarsi di nuovo sul mio petto in attesa di una risposta. Lo sente il mio cuore che rischia di esplodere?
"Ecco, ieri sera me ne sono andata subito dopo la nostra discussione"inizio mentre lo sento irrigidirsi momentaneamente per poi rilassarsi come prima al ricordo delle cose che abbiamo detto la sera.
"Dato che non sapevo a chi chiedere un passaggio ho iniziato a camminare"continuo mentre la sua presa sul mio corpo si intensifica.
"Ti avrei accompagnata io, non avresti dovuto andare in giro da sola di notte"mi sgrida.
"No che non lo avresti fatto. Eri talmente arrabbiato che ti assicuro che se te lo avessi chiesto mi avresti mandato a quel paese"lo smentisco e non ricevo nessuna risposta: probabilmente ha capito che ho ragione.
"Poi?"domanda facendomi segno di proseguire.
"Beh, mentre camminavo un'auto si è fermata"gli dico e lui alza subito lo sguardo allarmato.
"Ti hanno fatto qualcosa?"domanda agitato guardandomi ansioso.
"Lasciami finire"lo tranquillizzo posandogli una mano dietro la schiena e massaggiandolo.
"D'accordo"dice poco convinto.
"Nell'auto non c'era nessun maniaco sessuale ma... ecco, era Zac"gli spiego e aspetto una reazione.
Mi osserva serio in silenzio così io continuo
"Mi ha offerto di accompagnarmi a casa ed io, visto che stavo morendo di freddo, ho accettato"proseguo spostando lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.
"Vai avanti"dice serio ed io, deglutendo, proseguo.
"Siamo arrivati davanti a casa ma non c'era nessuno ed io non avevo le chiavi. Ho detto che sarebbe stato meglio se fossi rimasta davanti a casa ad aspettare il vostro ritorno ma Zac mi ha spiegato che forse sareste tornati troppo tardi così mi ha proposto di...uhm, dormire da lui"dico mentre abbasso notevolmente il tono della voce mentre termino la frase. Cameron si irrigidisce subito ma mi lascia continuare senza interrompere. Come faccio a renderlo felice se continuo a ferirlo ogni volta che parlo?
"Alla fine siamo andati al suo appartamento e ci siamo sistemati per dormire: io nel letto e lui sul divano"finisco di raccontare e specifico bene le postazione per la notte. Sposto lo sguardo e noto che i suoi occhi aspettano di incontrare i miei, in silenzio.
"Ti prego Cameron, non pensare male, non è successo nulla. Ho solo accettato di andare a dormire da lui perché sarei rimasta fuori tutta la notte fino al mattino. Te lo giuro Cameron, non abbiamo fatto nulla"gli spiego supplicandolo di credermi.
Continua a guardarmi negli occhi ed io sento piangermi il cuore sapendo che si arrabbierà e non mi crederà.
Chiude le palpebre e sbuffa sonoramente per poi rinchiudermi in un abbraccio stretto.
"Come posso sapere che tu sei sincera?"mi dice borbottando.
"Mi dispiace: non è successo nulla ma capisco che tu non mi creda. Nemmeno io lo farei se mi dicessi una cosa simile" gli do ragione mentre il mio cuore inizia a perdere battiti.
"Steph, io so che non sei una ragazza facile, io ci ho messo tanto tempo a rubarti un bacio ma forse ieri sera avevi bevuto tanto e non sapevi cosa stavi facendo"continua lui mentre mi sento sprofondare sempre di più. 
"Comunque so anche che tu sei innamorata di me e non credo che questo sentimento sia nato da ieri ad oggi, quindi piccola ti credo"parla per poi sollevare la testa ed incastrarmi nel suo sguardo.
Gli regalo uno dei sorrisi più grandi che abbia mai fatto e lo rinchiudo in un bacio bisognoso.
"Fidati di me"gli sussurro nell'orecchio.
"Lo faccio piccola"mi risponde e attacca nuovamente la sua bocca alla mia.

Decido di mettermi più comoda spostando le gambe ai lati delle sue mentre il bacio prosegue senza interrompersi.
Le sue mani viaggiano leggere sulla mia schiena e raggiungono velocemente il mio sedere che stringono con sicurezza e lussuria.
Mi sfugge un leggero gemito che lui nota e risponde sorridendo.
Lo ammonisco muovendo i fianchi sopra i suoi e lo sento risucchiare l'aria sorpreso.
"Steph"si lamenta mugugnando ed io sorrido divertita sulla sua bocca.
I suoi palmi corrono avari lungo il mio corpo e la sua bocca si sposta vogliosa sulla pelle candida e bianca del mio collo scoperto. Chiudo gli occhi inebriata dalle sensazioni che i suoi baci mi provocano e sposto i capelli di lato affinché lui abbia più pelle da esplorare.
Quando la sua lingua calda raggiunge e passa sopra ad un lembo dietro al collo il mio cuore si riempe di nuove sensazioni e la mia bocca le manifesta con un mugulio di approvazione.
Cameron strofina la sua lingua in quel punto ed io perdo velocemente il controllo di me stessa iniziando a muovere il bacino a ritmo dei suoi baci meravigliosi.
Le sue mani mi tengono stretta cercando di mantenermi ferma ma ormai io ho già perso la testa a causa delle sue labbra.
"Piccola, smettila di muoverti"dice con la voce roca ed io, ormai fuori dal mio corpo, do una spinta più forte che lo fa gemere rumorosamente mentre sento qualcosa crescere sotto di me.
Le sue mani si fermano e la sua lingua esperta lascia il mio collo e si allontana per guardarmi negli occhi.
"Perché ti sei fermato?"domando con la delusione nello sguardo.
"Non possiamo"dice titubante.
Mi sollevo dalle sue gambe e vedo la paura che si cela nel suo sguardo. Ha timore che lo possa lasciare lì ed andarmene arrabbiata ma lo rassicuro porgendogli il palmo. Mi guarda sorpreso ma prende la mia mano e mi segue in silenzio.
Attraversiamo il corridoio che dà sulle camere da letto ed entriamo nella prima a destra. Appena siamo dentro chiudo la porta a chiave alle mie spalle e chiudo anche le tapparelle per creare penombra nella stanza.
"Piccola, cosa fai?"mi domanda Cameron che sta ancora in piedi accanto alla porta.
Non gli rispondo ma lo raggiungo in un paio di passi e attacco la mia bocca alla sua.

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora