capitolo 41

148 11 0
                                    

I suoi occhi sono catturati dallo schermo dello smartphone e i capelli ricadono sulla fronte leggermente coperta dal cappello scuro. La maglietta rossa gli scende lungo il busto chinato in avanti, con le braccia posate sul tavolino davanti a sé mentre le sue mani reggono il cellulare. Le lunghe gambe sono fasciate da un jeans stretto e chiaro che definisce ancor meglio i suoi muscoli sporgenti. Lo guardo affascinata da tanta bellezza ma non riesco a riprendere lucidità fin quando i suoi occhi non si voltano e incontrano i miei come se sapesse della mia presenza. Posso notare sorpresa e meraviglia nel suo sguardo appena cade nel mio, e la sua espressione concentrata si tramuta in allegria e felicità che manifesta con un sorriso che non fatico a ricambiare. Mi fa cenno di avvicinarmi a lui e io, un po esitante, acconsento e mi dirigo verso il suo tavolo.
"Ciao"dico appena sono davanti a lui. Non risponde e mi indica la sedia davanti alla sua così mi accomodo ancora un po tesa
"Sei bellissima oggi"dice appena mi siedo ed avvampo in un secondo mentre il suo sorriso si allarga ancor di più.
"Cosa stai facendo?"domando con voce flebile cercando di nascondere il mio cuore martellante.
Fa spallucce e indica la sua bevanda metà vuota sul tavolino.
"Relax"risponde avvicinandosi al mio volto e riducendo al minimo la distanza. Mi ritrovo a ripensare al bacio e e quasi desidero ci sia una replica in questo momento.

"E tu, cosa stai facendo?"domanda distraendomi dalle mia fantasie.
"Regali di natale"rispondo indicando le buste. Lui annuisce solamente e termina la sua bevanda dopo avermene offerto uno che però rifiuto
"Farai un regalo anche a me?"domanda osservandomi.
"Non sapevo volessi un regalo"rispondo sorpresa.
"Mi farebbe piacere averne uno da te. Te ne farei uno anche io"prova a convincermi al che sorrido e gli rispondo con un cenno della testa.
"Va bene, ma non ti dirò nulla. Sarà una sorpresa"dico ridendo pensando al regalo che ho intenzione di fargli.
"Sarà un segreto anche il mio"conclude mentre mi porge la mano che io stringo nella mia.
"Ti va di fare un giro?"chiede mentre si alza.
"Certo" rispondo prendendogli la mano che mi porge. Lo affianco e con un sorriso facciano qualche passo.
D'un tratto il suo braccio afferra possessivo il mio e lo strattona velocemente. Mi fa voltare nella sua direzione e mi porta nel suo petto, dopodiché inspira pesantemente per poi mollarmi stordita e a disagio.
Quando sollevo lo sguardo sul suo viso lo trovo teso e arrabbiato con le sopracciglia aggrottate e gli occhi di un color cioccolato fondente.
Le braccia sono distese lungo il corpo e le mani sono strette talmente forte che penso si possa fare male infilando le unghie nella pelle del palmo.
"Cameron, tutto bene?"domando avvicinandomi ma lui indietreggia; la sua reazione mi ferisce
"Chi altro hai incontrato oltre a me oggi?"domanda brusco. Non capisco la sua richiesta ma rispondo per non creare ulteriori problemi.
"Uhm... ho pranzato con Austin e..."ma vengo interrotta dalla sua risata amara.
"Con Austin eh? Ora capisco perché sai di profumo maschile"dice indicandomi i capelli. Ci metto un po a capire a cosa si riferisca ma poi mi rendo conto che effettivamente ha ragione, sono piena di profumo maschile ma non è di certo per quel motivo. Avrò attorno l'aura di essenze dopo che sono uscita dalla boutique di poco fa.
"Ma non è..."
"Te lo sei fatto vero? Com'è stato? Vi siete toccati così tanto che ora il suo profumo è su di te. Dio, che schifo"risponde facendo una faccia disgustata ed io spalanco gli occhi alle sue parole velenose. E questo cambio d'umore adesso? Che lunatico
"Cameron, non ho voglia di arrabbiarmi ora. Pensa a quello che dici"rispondo cercando di mantenere la calma e di non dare di matto, e lui scuote la testa ridacchiando cattivo.
"Te lo sei fatto Steph, Capisci? Tu e Austin, lui e te. Non pensavo fossi così"continua urlando e attirando l'attenzione dei passanti che si girano a guardare incuriositi.
Gli afferro decida il polso e lo tiro mentre lui, stranamente, non obbietta. Lo trascino con me in un posto più isolato, dietro a uno dei negozi dove non ci vedrà nessuno.
Lui si allontana appena lo lascio e mi guarda furente.
"Non mi sono fatta nessuno"rispondo con voce dura ormai al limite. Mi sembra una situazione surreale.
"Smettila di mentire. Visto che Nicholas non vuole te ora tu vai da Austin"sputa acido.
Rimango basita alla sua affermazione ed indietreggio inconsapevolmente. Cosa ne sa lui di Nicholas?
"Cosa c'entra lui ora?"domando abbassando il capo e faccio un altro passo indietro
"C'entra eccome. Visto che lui preferisce farsi la tua amica, tu vai da Austin e te lo scopi così bene che ora hai la sua puzza addosso"sbraita. è la prima volta che mi parla così e la cosa mi ferisce più di quanto sia lecito.
"Come fai a a sapere di Nicholas?"riesco a domandare con la voce rotta
Alza gli occhi al cielo ridendo freddamente e poi incastra il suo sguardo glaciale nel mio.
"Lo sanno tutti. Tutta la scuola sa della relazione tra Nicholas ed Ellie, solo tu non ne sapevi nulla. Loro si fanno di nascosto da te mentre tu preferisci chiudere gli occhi e passarci sopra. Ma devi svegliarti Stephanie! Non puoi andare a farti chiunque in giro solo per questo. Cresci!"dice ormai urlando. Gli ultimi pezzi di forza scompaiono sotto il peso delle sue parole gridate al vento. Gli occhi iniziano ad inumidirsi ma non ho intenzione di piangere davanti a lui, non gli darò questa vittoria.
"Bene"rispondo solamente ed allora i suoi occhi, come fossero attraversati dal pentimento, ritornano sereni. La sua espressione sconvolta dalla rabbia ora appare sconvolta dalla tristezza e dalla paura.
Prima che abbia il tempo di ferirmi nuovamente mi volto e mi incammino verso casa muovendomi velocemente.
"Io non ho fatto quello che tu credi ma se lo pensi veramente, è meglio se mi stai lontano"aggiungo prima di allontanarmi e non sentirlo dietro di me.

Mi precipito sullo skate e sfreccio per la strada con le lacrime sull'orlo delle palpebre. Non devo piangere, non devo piangere. Non lo farò.
Arrivo a casa e corro subito in camera. Chiudo la porta a chiave e mi sdraio sul letto.
Stranamente da ciò che mi stava succedendo poco fa, le lacrime non arrivano come si fossero dileguate, come se non valesse la pena piangere per delle parole, in più, vere. 


Cameron è la persona più cattiva che conosca e queste sono le cose peggiori che mi abbia mai detto. Non è possibile che mi possa ferire più di quanto abbia fatto oggi.

Nota autrice
Siiiii. 1k di visualizzazioni!!! Sono troppo eccitata e contenta. Non pensavo che in questi mesi avrei raggiunto questo risultato. Può non sembrare molto ma per me è davvero il massimo. Grazie a tutti.

Stellineeee. Commentiiiiii. Grazieeeee

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora