capitolo 17

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Lo osservo negli occhi cercando qualche risposta che non arriva.
"Matt, per favore. Dimmi cos'è successo e torniamo a casa insieme" lo supplico. Lui mi guarda con faccia preoccupata ma nega muovendo la testa a destra e a sinistra. Non demorderà, lo conosco bene.
"Finché papà non ti avrà detto ciò che è successo non posso tornare a casa"risponde riprendendo a cucinare.
"Ma perché non vuoi dirmelo tu?" Tento di convincerlo con però scarsi risultati.
"Non posso. Ho promesso a papà che te lo avrebbe detto lui" dice senza voltarsi a guardarmi. So che non lo vedo da ieri sera ma già mi manca: si sente la sua assenza in casa.
Senza rendermene conto una lacrima salata attraversa le mie guance calde e finisce sul mento.
"Piccola non piangere. Tornerò presto" mi consola mio fratello venendo ad abbracciarmi. C'è stato un periodo in cui le cose in casa erano come ieri. Quando mamma se n'era andata, papà e Matt litigavano spesso e passavano giorni senza che vedessi uno o l'altro. Non voglio che questo ricapiti.

Sento un odore di bruciato che invade il mio naso.
"Matt -dico calmandomi tra le sue braccia- credo che qualcosa stia bruciando"lo avverto. Si stacca velocemente da me e toglie dal fuoco il pancake carbonizzato. Perfetto.
"Dio, è tutta colpa tua" Mi accusa mentre butta via quella schifezza. Non posso fare a meno di ridere nel vedere la sua faccia esasperata e arrabbiata.

Qualcuno tossisce avvicinandosi alla porta.
"Cosa succede qui? Avete intenzione di dare fuoco alla casa?" Domanda Cameron continuando a tossire per il fumo
"Stai tranquillo, è solo un pancake. Lo sai anche tu che il primo viene sempre male" lo rassicura Matt mentre va ad aprire la finestra. L'aria comincia a farsi più pulita, si respira di più ora.
Mi asciugo gli occhi dalle ultime lacrime e aiuto mio fratello a buttare quella schifezza.
"Ok. Io vado a cambiarmi. Mi comprerò una pizza per compensare questo disastro"risponde uscendo dalla cucina. Continuo a sorridere mentre lo vedo andarsene frustrato. Prendo la padella e la posiziono sotto l'acqua; sarà facile lavarla più tardi.
"Allora, cosa succede?" Domanda Cam spaventandomi. Non mi ero accorta che fosse ancora qui. Mi volto a guardarlo e osservo che ha deciso di indossare qualcos'altro che non fosse un misero asciugamano in vita. Jeans stretti e maglietta bianca da cui si intravedono i pettorali. Rimango un attimo imbambolata. Perché a lui sta bene tutto?
"Allora?" Chiede di nuovo distraendomi dai miei pensieri. Distolgo lo sguardo e mi concentro sull'acqua che scorre dal rubinetto.
Sento d'un tratto delle mani calde afferrarmi per le spalle che mi fanno voltare ed incrocio immediatamente gli occhi caldi e accoglienti di Cameron che mi osserva accigliato.
"Hai pianto?" Domanda osservandomi. Avrò ancora gli occhi rossi per poco fa. Mi sento colta sul fatto e distolgo lo sguardo per fissare il pavimento. La sua mano destra mi alza il mento e mi fa incontrare nuovamente i suoi occhi nocciola nei quali ci si potrebbe perdere e non riemergere mai più. Che pensieri sono mai questi?
Inaspettatamente mi attira a sé e mi abbraccia con affetto e mi rendo conto che si sta proprio bene tra le sue braccia. Mi rilasso subito e sospiro sentendomi al caldo. Che strana sensazione. Senza preavviso avvicina le sue labbra al mio occhio chiuso e lo bacia delicatamente. Sussulto quando le sue labbra incontrano la mia pelle e provo subito la stessa sensazione che ho provato quando mi ha toccato per la prima volta, a casa mia, poco tempo fa. Un grande vortice nello stomaco.
"Non devi piangere sai... sei più bella quando ridi. E poi Matt tornerà presto, non lascerebbe mai la sua adorata sorellina da sola"cerca di distrarmi mentre parla a voce bassa
"Avresti dovuto sentirlo ieri. Steph è da sola... non sa cosa fare... Cam vai a farle compagnia...come fossi un cane. E come se tu avessi bisogno di qualcuno "dice scimmiottando mio fratello. Rido della sua imitazione e la tristezza di pochi minuti fa si dissolve in un istante. Mi stringe un po più forte e non faccio resistenza, non ne ho voglia. Aggiunge al mio orecchio"Lo dicevo che sei bella quando ridi" ed io arrossisco violentemente alle sue parole inaspettate.

"Steph vuoi fermarti a..."dice Matt entrando in cucina per poi interrompersi appena ci vede abbracciati. Ci allontaniamo velocemente l'una dall'altro sotto lo sguardo indagatore di mio fratello.
"Cosa stavate facendo?" Ci domanda avvicinandosi e prendendo il cellulare che aveva abbandonato sul tavolo.
"Nulla. È solo che..."comincio ma vengo fermata da Cam che dice
"Aveva bisogno di un abbraccio"conclude guardandomi negli occhi. Lo fulmino con un'occhiata e aspetto una risposta di Matt ma lui fa spallucce e prende il telefono.
"Rimani per la pizza?" Mi domanda ma io scuoto la testa.
"Ho già mangiato. Panino al burro d'arachidi e marmellata"rispondo con un sorriso. Avvicina il cellulare all'orecchio e comincia a parlare, presumo per prenotare le pizze.
"Beh... okay allora io me ne vado" dico prendendo lo skate e dirigendomi verso la sala per salutare Nash e Austin.

Arrivo in sala e trovo i due ragazzi seduti sul divano che giocano alla Playstation. Sorrido nel vedere che si spingono l'uno contro l'altro per barare.
"Chi sta vincendo?" Domando distraendoli dal loro gioco. Entrambi si voltano nella mia direzione e mi sorridono.
"Io ovviamente"si vanta Austin avvicinandosi per stamparmi un bacio sulla guancia. Lo stesso fa Nash. Okay, i ragazzi di New York hanno decisamente qualcosa che non va con i baci e le dimostrazioni d'affetto. Un giorno dovrei indagare.
"In realtà la vittoria è nelle mie mani"controbatte Nash mentre si piega di lato come stesse davvero guidando un'auto di mario kart.
"Mangi con noi"continua tenendo lo sguardo incollato allo schermo
"No, ho già mangiato. Me ne stavo andando"rispondo facendo spallucce
"Dove vai di bello?"continua Austin premendo sul joystick
"Non so, forse andrò un po alla pista oppure tornerò a casa a fare i compiti"dico mettendo il broncio nel ricordare che devo ripassare gli appunti.
"Tu ancora gli fai?"replica facendomi ridere

Li saluto con la mano prima di dirigermi verso la porta. In cucina trovo Matt che discute al telefono e quando mi nota si avvicina a me per salutarmi con un bacio veloce prima di continuare a litigare al telefono. Non noto Cameron da nessuna parte quindi me ne vado senza cercarlo.

Esco dalla porta e mi dirigo verso le scale pensando a qualche nuovo trick che posso imparare ma dietro di me sento dei passi. Quando mi giro vedo la figura di Cameron con una tavola sotto braccio che mi guarda con un sorriso
"Cosa fai?" Gli domando osservandolo curiosa.

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora