capitolo 24

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Barcollo sulla sedia e cerco di aggrapparmi a qualcosa ma non ho niente davanti a me. Fortunatamente, invece di finire stesa a terra, vengo sorretta dalle mani che presumo siano della stessa persona che mi ha quasi ammazzata. 
"Ma ti sembra il caso?" Sbraito contro Cameron che sorride sotto di me
"Sì, mi sembra il caso" dice fregandosene e alzando le mani verso la parte bassa della mia schiena. Lo trucido con lo sguardo e gli schiaffeggio le braccia per allontanarle da me ma sembra non demordere.
"Ti sposti?"domando sbuffando ma il suo sorriso non scompare, anzi, sembra solo aumentare.
"Mi piace questa posizione"ribatte malizioso ed io sollevo gli occhi al cielo irritata.
Mi allontano da lui e scendo a terra per poi guardarlo con l'espressione più minacciosa che riesco a fare ma sembra che a lui non importi. Continua a fissarmi con quel sorriso che mi deconcentra per un attimo.

"Cosa ci fai qui?"chiedo incrociando le braccia al petto
"Sono venuto con Matt ad aiutare. Hai bisogno di una mano?" Spiega per poi indicare con la testa il rullo vicino al muro.
"Ce la faccio anche da sola"rispondo voltandomi 
"Non mi sembra dopo quello che stava accadendo prima"replica ma lo ignoro completamente. Ma se è solo colpa sua?
Senza aspettare un consenso mi precede e prende lo strumento per colorare il muro mentre io lo guardo interrogativa.
"Cosa avresti intenzione di fare?" Gli domando alzando un sopracciglio.
"Vorrei lavorare e se tu non vuoi fare il tuo dovere puoi anche andartene"dice divertito e la sua risposta mi fa sorridere, quasi dimenticare il tentato omicidio. Prendendo l'altro rullo e lo immergo nel colore che avevo precedentemente preparato. Salgo nuovamente sulla sedia per completare ciò che avevo iniziato ma di nuovo le sue mani si posano sulle mie gambe.
"Cam, ti devi spostare" dico mentre la mia mente va subito a Ellie.
"Non voglio esserti di intralcio, voglio solo aiutare"dice serio ma con una scintilla di malizia negli occhi; alzo di nuovo così gli occhi al cielo e rispondo.
"Ma non puoi lavorare così, si sporcheranno i vestiti. Cambiati"gli dico indicando lo scatolone in cui ho scovato questi stracci vecchi. Lui annuisce e si allontana interrompendo quel contatto che dovrei definire sgradito.
Lo vedo frugare tra gli abiti con espressione timorosa e schifata.
"Cosa c'è?"domando con un cipiglio poggiando le mani sui fianchi. Se continua a interrompermi così non finirò mai.
"Quando è stata l'ultima volta che hai lavato questi vestiti?"chiede ed io scoppio a ridere mentre lui si volta a fissarmi.
"Sono stracci, sono lì per essere buttati. Muoviti a scegliere qualcosa altrimenti facciamo notte"rispondo con un sorriso. Alla fine lui si arrende e tira fuori dalla scatola una tuta nera con righe grigie ai lati, e una canottiera chiara. Chissà come li staranno, mi ritrovo a pensare.
Con mia sorpresa Cam si toglie la felpa nera e fa per levarsi la maglietta sottostante.
"Che fai?"domando in imbarazzo mentre spalanco gli occhi
"Mi cambio"risponde ovvio con un sorrisetto malizioso. Accidenti a lui.
"Questo lo avevo notato ma vai in bagno"dico. Lui si toglie la maglietta e posso notare i suoi addominali scolpiti. È già la seconda volta che lo vedo così ma non ci sono abituata.
"Cosa c'è, sei in imbarazzo?" Domanda con un sorrisetto.
"Fa come vuoi. Io lo dicevo per te idiota"rispondo voltandomi verso il muro. Lo sento sorridere e muoversi. Meglio non voltarmi.

Poso il rullo sul muro e lo muovo su e giù finché il colore non si consuma. Mi volto per intingere nuovamente lo strumento nel colore ed allora l'occhio mi cade - non lo faccio apposta- sulle gambe nude di Cameron. È voltato di spalle e ha indosso la maglia. È senza pantaloni e posso vedere chiaramente i boxer neri che spiccano sotto la maglia. L'intimo gli incornicia il sedere tondo e io mi ritrovo a pensare che sia illegale aver un fondo schiena così bello.
"Una foto dura di più"mi risveglia una voce sorridente. Appena sollevo lo sguardo noto Cameron che mi osserva con sguardo malizioso e divertito e un sorriso da un orecchio all'altro. Divento immediatamente rosso cremisi per la figuraccia e mi rimetto dritta con il rullo in mano voltandomi per continuare il lavoro sperando di poter riassumere il mio colorito naturale dopo la figuraccia.

Lo sento ridere di gusto e faccio finta di nulla. Mi piego e mi avvicino al contenitore dell'intonaco ma appena mi volto trovo Cameron seduto a terra che mi osserva. Alzo un sopracciglio in segno di domanda.
"Qualche problema?"
"Sì"risponde ed io non sono sicura di voler sapere quale sia la causa.
"E quale sarebbe il problema, sentiamo"alzo gli occhi al cielo già esasperata dalla sua presenza
"Tu"risponde semplicemente.
"Io? Cosa ho fatto"dico spalancando gli occhi per la sorpresa.
"Sei strana" mi accusa
"Non è vero"dico non capendo. Scendo dalla sedia mentre lui si alza e si avvicina a me. Mi gira la testa nel suo verso e io sono costretta a incastrare il mio sguardo nel suo.
"Sì che lo sei. Dalla scorsa settimana sei più distante e cerchi sempre di evitarmi. Ammettilo"dice ed io resto sorpresa. E tutto questo spirito di osservazioni da dove è nato?
"Ti sbagli"dico poco convincente mentre lo guardo: non dice niente
"Non avevamo finito il discorso di qualche giorno fa"dice con un sorrisetto mentre cambia argomento
"È molto fortunato il tuo fidanzato ad averti. Se io potessi bacerei quelle labbra tutto il giorno. Vorrei proprio sapere se sono così morbide e soffici come appaiono"parla avvicinandosi al mio viso ed io rimango nuovamente spaesata e immobile. Okay, ha ammesso che vorrebbe baciarmi ma accidenti, non penserà di farlo qui, vero?
Cam poggia la sua mano attorno al mio fianco e mi attira a se stringendo il braccio
La distanza tra noi si accorcia sempre più e io continuo a non avere idee né vie di fuga. 
Quando è molto vicino alle mie labbra, e riesco a sentire il suo profumo fresco e dolce, lo vedo spostarsi verso il mio orecchio per poi sussurrare qualcosa che mi lascia ancora più sorpresa.
"Ti bacerò quando saprò che sarai solo mia e lo sarai, te lo assicuro, piccola"dice per poi posarmi un leggero bacio sul lobo e allontanarsi con un sorrisetto fiero sul volto. Accidenti.

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora