Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)

capitolo 76

"Dai ragazzi, muovete i culi che vi portate dietro e venite qui, subito!"grida Nash dal soggiorno mentre io sono ancora in accappatoio che penso a cosa indossare questa sera, l'ultimo dell'anno.
Una maglietta con un paio di jeans? No, troppo normale.
Questo vestito corto a fiori?" Oddio no, non so nemmeno cosa ci faccia nel mio armadio.
E questo? Uhm... mi sembra perfetto.
Tiro fuori dall'armadio l'abito e lo indosso dopo aver messo l'intimo.
"Stephanie! So che sarai l'ultima. Se tra 10 minuti non sei pronta ce ne andiamo senza di te"continua a urlare Nash e a quanto pare manco solo io.
Metto subito un paio di tacchi, nemmeno troppo alti, dato la mia instabilità, e inizio a truccarmi.
Meglio non esagerare sul viso, già il vestito si nota molto. È un vestito lungo, color rosso scuro, con uno spacco vertiginoso che parte dalla coscia e arriva fino in fondo lasciando intravedere la mia gamba destra. Sul petto non è molto elaborato, solo una semplice scollatura a V che però arriva abbastanza profonda ma senza rendere volgare l'outfit. Sistemo velocemente i capelli con la piastra, senza nemmeno asciugarli, e passo un sottile linea di eyeliner sulla palpebra per poi terminare con il mascara. Non trucco le labbra perché amo averle naturali e mi precipito fuori dalla stanza con la mia pochette nera nella quale ho inserito telefono, fazzoletti e altre cose "da donna" che potrebbero servire.

In sala tutti mi stanno aspettando. Nash e Matt stanno chiacchierando sul divano mentre Cam è appoggiato alla porta che osserva l'orologio. Indossa un paio di pantaloni con la piega e una camicia bianca che fa intravedere il suo addome... e che addome. A completare il look ci sono la giacca di pelle che tiene in mano e le scarpe nere lucide. Uno spettacolo meraviglioso se ci aggiungiamo anche i capelli tirati con il gel e uno sguardo che mette KO anche solo se lo si immagina.
Di Austin non c'è traccia ed è meglio così. Con Matt non ho ancora parlato, ho cercato di cambiare strada ogni volta che lo incontravo in giro per casa e per fortuna non è venuto a cercarmi. Non so ancora come raccontargli tutto ma non voglio rovinare proprio il giorno di Capodanno quindi rimanderò la conversazione all'anno nuovo. 
Scendo lentamente le scale facendo attenzione a non cadere, il che è una cosa che succede spesso quando indosso i "trampoli". Incontro subito gli occhi di Cameron che mi osservano come volessero farmi i raggi x, come volesse spogliarmi con gli occhi. Il suo sguardo vaga per tutto il mio corpo, mentre percorro gli scalini, fino ad arrivare ai miei occhi che si mescolano ai suoi in un tripudio di emozioni. Mi regala un lieve sorriso che mi fa deconcentrare: manco uno scalino e finisco per perdere l'equilibrio in avanti. Mi preparo a rompermi la testa sul pavimento ma questo non succede: il tonfo non arriva e nemmeno il dolore. Apro leggermente un occhio e mi ritrovo avvinghiata tra le braccia di qualcuno. Apro anche l'altro e mi rendo conto di non essere caduta ma che qualcuno mi ha presa al volo. 

Sollevo lo sguardo e incontro gli occhi chiari di Austin. In men che non si dica mi libero dalla sua presa e ritorno in equilibrio, cercando di non cadere di nuovo e non fare altre figuracce.
"Accidenti Stephanie, stai piu attenta"ringhia Cameron e scansa velocemente Austin dalla mia vista che scompare in cucina dopo avermi guardato da capo a piedi.
"O guarda, lo faccio apposta a cadere, no? Mi piace farmi male e rompermi qualcosa"dico sarcastica al mio ragazzo e lui solleva gli occhi al cielo per poi prendermi per i fianchi e avvicinarmi a lui. è solo colpa del suo maledetto sorriso se ho rischiato di rompermi l'osso del collo.
"Sei stupenda questa sera, lo sai vero?"mi dice sussurrando e il suo fiato mi provoca un'infinità di brividi lungo il corpo.
"Si lo so, me lo ha detto anche il mio altro ragazzo in camera"lo prendo in giro e noto i suoi tratti indurirsi.
"Dai scemo, ti prendevo in giro"gli spiego e lui si rilassa. Come può credere a tutte le cavolate che dico?
"Non vedo l'ora di togliertelo"mi sussurra all'orecchio ed io avvampo immediatamente sotto la sua risata divertita.

"Bene ora che siamo tutti pronti, in macchina!"grida sempre il moro dagli occhi azzurri e tutti lo seguiamo in silenzio.
"Chi guida?"domanda Matt e sentendo la sua voce per la prima volta dopo la litigata di questo pomeriggio mi volto a guardarlo ma lui non ricambia lo sguardo.
Tutti i ragazzi si guardano tra loro e urlano in sincrono "io no" tranne Cam che si guarda attorno spaesato.
"Cosa?"domanda guardando me e poi Matt.
"Tu guidi"lo informa Nash per poi salire dietro.
"Come? No no"protesta ma senza risultati.
"Invece di incantarti a fissare Steph potevi stare attento"lo schernisce Austin che si guadagna uno sguardo omicida da parte di Cameron.
"Quindi stasera non posso bere"borbotta mentre va ad occupare il posto al volante.
Io, come sempre, mi siedo dietro mentre Nash mi separa da Austin.
Mio fratello occupa il posto del passeggero dato che lui sa dove dobbiamo andare.
"Ehi"mi sussurra Nash e io mi volto a guardarlo. Indossa dei jeans neri che gli fasciano bene le gambe e una maglietta bianca con il nome di una band mentre ai piedi porta degli anfibi rigorosamente neri. Sta davvero bene.
"Dimmi"gli rispondo a bassa voce anche io.
Ridacchia divertito dal nostro discorso silenzioso e poi continua
"Farai girare molte teste stasera e Cam ne sarà geloso"mi dice e io arrossisco lievemente
"Credo che Cameron staccherà queste teste se provano solo ad avvicinarsi"gli spiego mentre lui fa fatica a trattenere una grande risata.
"Sono contento di essere qui Stephanie e sono contento di averti conosciuta. Sai che nonostante qualsiasi cosa faccia io ti voglio bene"mi dice d'un tratto serio mentre io, presa alla sprovvista, non riesco a spiccicare parola e annuisco solamente.

Vengo distratta dalla musica forte che proviene da fuori e mi rendo conto di essere arrivati quando Cam parcheggia. Esco dall'auto e osservo l'insegna al neon appesa sopra il locale nel quale stiamo per entrare: The Hell.
Bene, che la serata all'inferno abbia inizio, penso mentre prendo la mano di Cam e lo trascino verso l'entrata piena di gente.