capitolo 48

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I raggi del sole colpiscono le mie pallide palpebre chiuse e qualcosa di caldo e soffocante preme sul mio corpo.
Apro leggermente l'occhio destro che viene seguito da quello sinistro e mi abituo lentamente alla luce diurna mentre il peso persiste. Quando mi volto, il bel viso di Cameron è addormentato vicino al mio.
Il peso che mi soffoca è il suo. Ha quasi tutto il corpo sul mio mentre le sue mani vanno un po dove vogliono.
"Cameron, levati, sto morendo"sussurro per non gridare.
"Mhm..."mugula e sposta la sua mano. La muove lentamente dall'addome, più su, lasciando una scia di brividi dietro di sé. Trattengo il respiro mentre penso a cosa fare. Le sue dita arrivano sullo sterno e piano si spostano a destra. So benissimo che è sveglio ma spero davvero che non faccia quello che credo voglia fare. Continuo a sbagliare perché a quanto pare lui fa esattamente quello: poggia il palmo sul mio seno destro e strizza. Che accidenti gli prende? Soffoco un gemito e lo spingo via contro il muro.
Lui fa uno scatto improvviso e si mette seduto.
"Cosa succede?"domanda con uno sguardo divertito e assonnato.
La rabbia di poco fa è scompare piano sotto la sua espressione così dolce.
"Sei così tenero di prima mattina"lo canzono.
I suoi occhi incontrano i miei e da assonnati si trasformano in eccitati.
"Sono ancora meglio di sera"dice avvicinandosi ma non lo lascio fare e mi alzo allontanandomi da lui.
"Alza il culo e vai via"gli ordino mentre mi osserva con sguardo divertito. Alla fine decide di non replicare: strano da parte sua.
Appena scosta le coperte il mio sguardo viene catturato dalla visione del suo corpo perfettamente scolpito. Penso di avere la bava alla bocca.
"Puoi anche toccare se vuoi, invece di guardare solamente"mi schernisce cogliendomi impreparata. Divento rossa come un peperone ma non mi faccio prendere in giro.
"Idiota...ma ieri non avevi un paio di jeans?"domando girandomi dall'altra parte e facendo finta di cercare qualche vestito da mettere.
"Hai detto bene, ieri. Poi quando sei andata in bagno li ho tolti, come la maglietta. Sai, dopo quello che è successo ieri sera, ho avuto un terribile caldo e i pantaloni mi andavano leggermente stretti"spiega con voce maliziosa
Alzo gli occhi al cielo per la sua stupidità e lo sento ridere.
"Beh vatti a vestire"gli comunico mentre mi piego a raccogliere una maglietta a terra ma quando mi rialzo trovo Cameron intento ad osservarmi. Non mi osserva in faccia ma guarda più in basso.
Seguo il suo sguardo e finisco col trovare la mia scollatura scesa leggermente. Quel tanto che basta a far vedere il reggiseno di pizzo nero dal quale sporge quasi un seno.
Avvampo immediatamente e mi giro per aggiustarmi e coprirmi il meglio possibile. 
"Quando avrò l'onore di toccare quel ben di dio?"domanda Cameron dietro di me con voce roca.
"Mai"ribatto e corro in bagno guadagnandomi una risata divertita.

Uscita dal bagno, dopo essermi resa un minimo presentabile, arrivo in cucina per la colazione.
Il ragazzo che ha dormito con me non mi ha aspettata in camera e ha fatto decisamente bene.
"Buongiorno"grido.
"Ciao sorellina. Di buon umore oggi eh?"mi saluta Matt con un abbraccio.
"Chissà come mai"parla Cameron ed io lo fulmino con un'occhiataccia che lui ricambia con un sorriso divertito.
"Cosa si mangia?"domando sedendomi sullo sgabello davanti al tavolo.
"Ho pensato di cucinare i pancakes ma dalla scorsa volta non li farò più"dice Matt.
Sorrido divertita ricordando che l'ultima volta ha bruciato quasi la padella.

"Non preoccuparti, me ne occupo io"interviene Nash facendo capolino dalla porta.
"Va bene"acconsente mio fratello e gli lascia il grembiule con la frusta in mano.
Quando mi guardo attorno noto che manca qualcuno.
"Dov'è Austin?"domando mentre sento Cameron sbuffare.
"È uscito presto, ha detto che ha qualcosa da fare"mi risponde Nash facendo spallucce e mettendosi al lavoro.

"Vuoi una mano?" gli domando cortesemente.
"Non preoccuparti, faccio veloce. Però mi faresti un favore se andassi nella dispensa e prendessi del succo. Ce n'è poco"mi dice Nash mentre si gira verso i fornelli.
"Agli ordini chef"acconsento ridacchiando e mi alzo per andare a prendere ciò che mi è stato chiesto.
La dispensa è una stanza piccola dove teniamo le scorte e la spesa: che bello, ci sono un sacco di patatine.
Riesco a vedere la bottiglia del succo di frutta sullo scaffale più basso quindi mi piego per prenderlo ma quando mi alzo quasi non lo rovescio a terra. Mi ritrovo Cameron dietro di me ed impreco sotto voce andando a sbattere contro uno scaffale: che spavento. Cos'è, un ninja per caso?
"Ma sei impazzito?"gli grido contro ma lui non replica e continua ad osservarmi. Mi comparirà un livido, lo sento.
Perché non si sposta? Non ha fatto abbastanza danni?
Faccio per superarlo con una spallata ma le sue mani mi bloccano e mi spingono contro al muro.
Sorpresa e colta alla sprovvista non reagisco quando le sue labbra incontrano in un bacio le mie.
Come fa ad essere così bravo? I suoi baci mi provocano sempre delle sensazioni paradisiache.  
Dopo un sospiro sollevato, ricambio il gesto constatando che le sue labbra mi erano mancate. Mi era mancato lui. Aggancio le mie mani al suo collo e lui mi prende in braccio premendomi contro il muro freddo. Mi sostiene per il fondo schiena e approfondisce il bacio allungando la lingua in cerca della mia. Mi sento sciogliere mentre ogni parte del mio corpo prende fuoco.
La mia bocca si muove in sincronia con la sua e la mia lingua incontra immediatamente quella di Cameron.
Lo stringo più forte mentre abbasso una gamba tenendo l'altra attaccata al suo bacino.
Lui si spinge verso di me facendomi emettere un gemito vergognoso.
"Mmh" mugula tra un bacio e l'altro mentre sento l'eccitazione crescere dentro di me ed una strana sensazione al basso ventre. Sento la sua erezione premermi tra le gambe e non posso fare a meno di pensare che forse dovremmo rallentare. Con un sospiro cerco di controllarmi e inizio ad indietreggiare, per quello che mi è possibile.
Quando finalmente ci stacchiamo, abbiamo entrambi il respiro affannoso e il mio cuore non ne vuole sapere di rallentare.
"Cavoli Steph, dovrei spaventarti più spesso"dice Cameron divertito mentre sento una nota di sorpresa nella sua voce
"Scusami"sussurro imbarazzata.
"Fai bene a scusarti. Guarda come mi hai ridotto"dice divertito indicando in basso e non ho bisogno di guardare per capire a cosa si riferisca.
"Come sto?"gli domano aggiustando la maglietta che era leggermente salita. Probabilmente Nash penserà che mi sono persa.
Mi ispeziona dalla testa ai piedi grattandosi il mento 
"Come se avessi appena scopato"dice infine ed io gli tiro un pugno al petto per poi abbassare la maniglia per uscire. Non vado lontano che la sua mano agguanta il mio polso e mi fa voltare verso di sè
"Quindi ora cosa siamo?"mi domanda appena incrocio i suo sguardo

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora