capitolo 22

175 10 0
                                    

"Steph"grida qualcuno dietro di me e quasi non mi viene un colpo. Mi fermo sorpresa e mi giro per vedere chi mi ha chiamata. Vedo Austin correre nella mia direzione e fermarsi davanti a me per poi poggiare le mani sulle ginocchia per riprendere fiato. Lo lascio respirare e aspetto parli.
"Ti va... se ti accompagno a casa?" domanda ancora con un leggero fiatone e sorrido nel vederlo così stanco. Ho fatto solo qualche centinaio di metri, mica chilometri.
"Certo"rispondo senza pensarci. Lui mi sorride e si avvicina mentre ci incamminiamo.

Austin e io camminiamo in un silenzio rilassante mentre ci avviciniamo a casa
Davanti al portone mi volto per salutarlo e chiudermi tra le mura della mia abitazione per passare una bella serata tranquilla. Serie tv, cioccolata calda e snack mi aspettano.
"Beh... grazie per avermi accompagnata" dico con un sorriso.
"Di nulla. Non potevo lasciare che un povera piccoletta vagasse sola di notte"risponde ed io lo fulmino con lo sguardo.
"Scherzo ovviamente. So per certo che tu sei in grado di difenderti e che non hai bisogno di me per farlo"si corregge subito e rido della sua affermazione che è del tutto vera.
"Credo che sia ora di andare"risponde e senza riflettere lo interrompo.
"Vuoi cenare con me? Papà non c'è e Matt è a una partita"gli chiedo ma me ne pento subito. Avevo in mente di rilassarmi stasera ma mi ha fatto leggermente pena il suo sguardo quando ha detto di dover andare. Beh, se non accetta, anche meglio ma almeno io ho fatto la mia parte.
"Mi farebbe piacere"sorride. Bene. I miei piani sono fumo adesso.

Apro la porta e accendo la luce del corridoio mentre Austin mi segue.
"Fa come fossi a casa tua"gli dico mentre mi dirigo in cucina. Apro il frigo e noto che è vuoto. C'è un sedano e del formaggio morbido. devo obbligare Matt ad andare a comprare qualcosa. è imbarazzante.
Decido che è meglio ordinare qualcosa.
"Cinese o pizza?"grido dalla cucina aprendo gli armadietti. Non c'è nemmeno della pasta in questa casa. Ma cos'è successo? Ci hanno svaligiato la cucina? E io che pensavo di ingozzarmi di patatine stasera. Avrei dovuto controllare se ce n'erano prima di fantasticare.
"Pizza" rimanda lui in risposta. Prendo il numero della pizzeria che ho appeso su un post it alla porta del frigo e chiamo. Mi avvertono che gli ordini sarebbero stati pronti in una mezz'oretta e che ce li avrebbero portati davanti alla porta di casa. Riattacco e mi dirigo in sala dove trovo Austin intento a guardare le foto appese sopra il caminetto.
"Sei così carina qui"dice indicando una foto un cui si vede me vestita da power ranger rosso. Sorrido al ricordi.
"Già, ero uno schianto. Avevo 7 anni, era halloween e l'unico costume che volevo era quello di Matt quando aveva la mia stessa età"spiego. Sorride anche lui mentre si volta a guardarmi.
"Ti va un film?"gli domando sedendomi sul divano e prendendo il telecomando.
"Cosa vuoi vedere?" Risponde accomodandosi alla mia destra mentre io penso un po su.
"Che ne dici di questo?"propongo fermando su un comedy con Adam Sandler. Lui mi fa sempre morire dalle risate. Mi accorgo solo in secondo momento che Austin si è tolto le scarpe e ha poggiato i piedi vicino ai miei. Ha allungato una mano sul divano dietro la mia schiena e so che se mi muovo riesco a sentire la sua pelle. Inoltre si è piegato leggermente nella mia direzione e quasi sfiora la mia spalla con i suoi capelli dorati. Mi ritrovo rigida come un bastone: come ho fatto a non rendermene conto prima? 
Rimango immobile per qualche minuto che sembra infinito fin quando il campanello non suona e corro a prendere le mie ordinazioni. Dio, salvata al momento giusto.
"Ecco le pizze"dice il fattorino.
"Grazie"rispondo dandogli i soldi e lui se ne va mentre chiudo la porta con la cena in mano. Che profumo. Mi dirigo in cucina per prendere qualcosa da bere e sento Austin borbottare qualcosa. Faccio per chiederli qualcosa ma capisco subito che non sta parlando con me. Dato che non sembra avere l'abitudine di parlare da solo deduco che sia la telefono.
"Non potrebbe importarmene di meno"dice a mezza voce e percepisco la sua rabbia da qui. Mi avvicino alla porta per sentire meglio, colta dalla mia curiosità.
"Lo so che non era così ma..."viene interrotto. Aspetto una sua risposta che arriva presto.
"No Cam ascolta..."riprende per essere interrotto nuovamente. Perché sta litigando con Cameron al telefono?
"Ascoltami. Sai che sono tuo amico e non farei nulla contro di te ma ora ti dico che stai sbagliando. Non è giusto quello che stiamo facendo. Dovremmo finirla e raccontare..."spiega per poi fermarsi. Di cosa stanno parlando?
"Va bene Cameron, ne parliamo quando torno. Ora sono occupato"dice il mio ospite prima di riattaccare.
Che conversazione assurda. Cosa staranno facendo? Cosa dovrebbero raccontare? Con i mille dubbi che mi ruotano in testa prendo la cena e la porto davanti a Austin. Lo ritrovo seduto sul divano come se nulla fosse successo. 
Mangiamo le nostre pizze scambiandoci qualche fetta assieme alle lattine di Coca-Cola mentre io vorrei chiederli di cosa discuteva con Cameron. Quando il film termina mi rendo conto che è tardi e che anche oggi la montagna di libri da studiare non si è mossa.
"Ti stai annoiando?" Domanda Austin osservandomi dopo che sbuffo
"No, è solo che non ho studiato" mi lamento con una smorfia. Lui sorride e si alza dal divano dirigendomi verso la porta mentre io lo seguo.
"Ora devo proprio andare"dice mettendosi la giacca mentre annuisco pensando che anche io vorrei dormire ora, ho proprio sonno.
Dopo aver tirato su la cerniera apre la porta di casa per uscire.
"Buonanotte Steph, mi sono divertito molto"dice prima si darmi un bacio sulla guancia. Esita un po e poi si allontana. Lo guardo un attimo sorpresa... dovrei esserci abituata ormai
"Sognami eh"dice scherzosamente allontanandosi e facendomi l'occhiolino
"Speraci"rispondo ridacchiando di rimando mentre scuoto la testa
"Lo faccio"replica mentre il suo sorriso scompare piano e diventa serio. Decido di non rispondere, anche perché non saprei che dire, e mi chiudo la porta alle spalle per poi salire in camera e buttarmi sul letto. Ti prego sonno, vienimi a prendere e fammi dimenticare tutte le cose che mi succedono 

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora