"Bene. Chi comincia?"
"Inizio io"rispondo prontamente.
"Curiosa eh"dice lui invece.
Imito la sua stessa posizione di poco fa: dita sotto al mento, espressione pensierosa e mille idee in testa.
Cosa potrei chiederli per prima cosa? Cominciamo da qualcosa di non troppo intimo.
"Come vi siete conosciuti tu e mio fratello?"domando posando i gomiti sul tavolo e reggendomi il viso con le mani.
Lui si accascia sulla sedia e mi risponde con un'alzata di spalle.
"In realtà avevamo alcuni corsi assieme. All'inizio non lo sopportavo, mi sembrava un ragazzo snob e secchione"comincia a spiegare e io rido divertita delle sue supposizioni su Matt.
"Poi un giorno l'ho visto agli allenamenti di baseball e..."
"Tu giochi a baseball?"domando sorpresa. Lui solleva un sopracciglio e poi muove la testa da una parte e dall'altra.
"No no piccola. Una domanda alla volta"mi informa puntandomi addosso l'indice. Sorrido della sua espressione e lo lascio continuare. Sto iniziando ad abituarmi a questo stupido nomignolo e so bene che non dovrei.
"Dov'ero arrivato... ah sì. L'ho visto agli allenamenti di baseball e devo ammettere che faceva dei lanci fantastici. Era un buon giocatore, lo è ancora. Alla fine dell'allenamento ci siamo scontrati negli spogliatoi mentre entravamo in doccia"prosegue e poi prende il bicchiere d'acqua e se lo porta alla bocca.
Cerco di allontanare dalla mia mente l'immagine di Cameron sotto la doccia riportando la mia concentrazione alla conversazione.
"Abbiamo discusso un po e alla fine ce ne siamo andati ognuno per la propria strada.
A pranzo però, Nash lo aveva invitato al nostro tavolo e me lo sono trovato lì che chiacchierava con i miei amici. Mi sono seduto anche io e abbiamo pranzato in silenzio mandandoci occhiate furiose.
È andata così per circa una settimana fino a che Matt non è venuto a parlarmi e si è scusato. Alla fine sapevo che non era solo colpa sua e abbiamo ricominciato per bene. Uscivano spesso con gli altri e ci divertivamo assieme. Ora siamo molto legati ed è grazie a lui che ti ho conosciuta"termina mandandomi un'occhiata maliziosa. Ignoro l'ultima parte e lo ringrazio.
"Ora tocca a te"lo avviso.
Lui domanda prontamente
"Quindi è vero o no che sei vergine?"
Mi strozzo con l'acqua che avevo appena bevuto e comincio a tossire forte.
"Ma sei impazzito? Che razza di domanda è?"urlo imbarazzata dopo aver terminato di soffocare. Lui ride della mia reazione e mi porge il tovagliolo per pulirmi.
"È una domanda come un'altra quindi ora non replicare e rispondi seriamente"continua lui osservandomi. Esito pensandoci e riflettendo sui pro e contro di ogni possibile risposta.
"Allora? Vuoi rispondere entro oggi?" Mi interrompe.
"Beh..si. Sono ancora vergine" ammetto alla fine . Ricordo quando mi aveva già fatto questa domanda e come avevo risposto allora... sono sicura che la ricorda benissimo anche lui.Sul suo viso appare un ghigno divertito e io lo fulmino con gli occhi.
Ora tocca a me.
"Eri geloso del cameriere prima?"chiedo con un sorrisetto maligno mentre sul suo viso le sue labbra si serrano.
"No, non so perché dovrei esserlo"risponde forse un po troppo velocemente. Faccio spallucce e poggio la schiena contro la sedia aspettando che lui continui. Non dovremmo dire la verità?
"E tu? Eri gelosa della cameriera?"ora è lui a sorridere divertito.
"Non direi. Sai, per me puoi farti tutte quelle che vuoi"lo imito e il sorriso si spegne. Già solo e soltanto la verità."Come si chiama tua madre?"domando. La sua posa si irrigidisce e la mandibola si serra. Forse ho toccato un tasto troppo dolente e non avrei dovuto chiedere. Sto per rimangiarmi la domanda quando lui parla.
"Susan"risponde a denti stretti. Annuisco solamente e aspetto una sua domanda che però tarda ad arrivare.
Il suo sguardo gelido mi scruta nel profondo e in questo momento mi sento nuda sotto le sue iridi.
"Scusa"sussurro pensando di aver rovinato la situazione. Accidenti, a volta sono proprio una ficcanaso.
I suoi occhi si addolciscono e sembra rilassarsi dopo le mie parole
"Non devi, è colpa mia. Sai, fa male ricordare..."dice
"Non devi parlarne per forza"lo interrompo
"Ma io voglio parlarne a te. Mia madre è morta qualche anno fa di tumore al seno. Era una donna meravigliosa; sempre solare, divertente e molto legata ai suoi figli. Quando ci ha abbandonati, tutti ci sentivamo persi senza di lei. Mio padre si chiudeva nel lavoro e io e mia sorella siamo cresciuti l'uno grazie all'altra" spiega tutto velocemente
"Non sapevo di una sorella"sussurro lievemente a me stessa ma a quanto pare lui ha sentito.
"Sì, ho una sorella poco più grande di me. Si chiama Sierra e le voglio un bene enorme"conclude e posso notare nei suoi occhi ammirazione e felicità quando parla di lei.
Rimango a fissarlo sconcertata per questa confessione. Non volevo certo arrivare a tutto ciò."Ora tocca a me"dice sorridendo e ogni traccia di tristezza di poco fa è scomparsa dal suo volto.
"Da quanto tempo stai con il tuo fidanzato?"
Mi rabbuio alla domanda ma rispondo lo stesso.
"Qualche mese"dico fredda. Lui corruga la fronte non contento della mia risposta ma io proseguo.
"Perché non mi volevi lasciare andare prima?"
"Volevo passare un po di tempo con te"ammette senza esitazione. Annuisco con un sorrisetto e lui parla.
"Cos'hai provato quando ci siamo baciati?" Chiede avvicinandosi a me che sono rimasta immobile sulla sedia per la sorpresa.
Lui ride della mia reazione e io mi riprendo.
"Assolutamente nulla"
"Menti"dice divertito ma anche leggermente infastidito.
"Tante cose"confesso alla fine. Il suo sorriso si allarga ma io non demordo. "Cosa in particolare?"domanda nuovamente.
"No no caro, una alla volta"rispondo agitando l'indice.
"Perché mi hai portata qui oggi?"domando seria quando arriva il mio turno. Non so perché lo abbia fatto, in fondo noi non andiamo tanto d'accordo e non capisco perché si sia preoccupato tanto.
"Ho visto che eri triste. Non mi piace vederti triste e ho pensato che distrarti un po sarebbe servito a rallegrarti. Invece ti ho portato al tuo incubo personale e ho peggiorato la situazione"termina ed io allungo la mano per prendere la sua.
"Non hai peggiorato nulla. Sono contenta di essere qui"confesso sincera. Lui mi sorride debolmente e io stringo la presa sulla sua mano calda.
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Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)
Fanfiction"Non so bene cosa siamo, non so nemmeno cosa provo per lui, se questi sentimenti dentro al mio cuore siano positivi o negativi o se tutta questa situazione mi porterà a qualcosa di buono. So solo che in questo momento sono felice come non lo sono m...