capitolo 42

137 11 0
                                    

Dopo una mezz'ora sdraiata sul letto a rimuginare sulle parole dette da Cameron decido di riprendere in mano le redini della situazione e non lasciarmi abbattere da quello che esce dalla sua bocca. Anche se metà delle cose che ha detto hanno un fondo di verità.
Nascondo i regali sotto al letto e mi cambio indossando qualcosa di più comodo.
Esco di casa con addosso una giacca, perché il vento ha iniziato a sollevarsi e l'aria entra nella pelle fin dentro le ossa, e mi dirigo a fare qualcosa che ho troppo rimandato.

Pensavo che il viaggio fino al parco sarebbe durato di più invece sono qui dopo nemmeno venti minuti di camminata.
Apro i cancelli e mi dirigo verso le rampe che a quest'ora sono popolate da ragazzini che fanno capriole sulle loro tavole. So ch eanche loro sono qui. 
In lontananza riesco a scorgere la chioma bionda di Ellie e poco lontano da lei quella castana di Nicholas. Sembrano immersi nei loro pensieri ma noto le occhiate che si mandano e a cui prima non avrei fatto caso. Cammino a passo spedito e arrivo davanti a lei in pochi secondi.
"Ciao Ellie"la saluto con un cenno. Ho deciso che la mia tattica sarà quella di aspettare che aprano bocca. Se non lo fanno oggi parlerò io ed allora potranno considerarsi decisamente fuori dalla mia vita.

Un po' esitante e sorpresa, Ellie ricambia il saluto e si accomoda nuovamente sul muretto dov'era seduta prima che io arrivassi.
In poco tempo ci raggiunge anche Nicholas che, invece di baciarmi, mi abbraccia. E menomale.
"Come va?"domando accomodandomi accanto a lei.
Loro si guardano e poi rispondono.
"Bene dai. A parte la verifica di informatica"mi informa Nicholas terminando con un broncio.
"Beh, oggi la giornata non passava più. Abbiamo parlato del romanzo di Tolstoj, "Anna Karenina". È stato decisamente troppo noioso per me. Stiamo leggendo la parte in cui Anna tradisce il marito con il giovane Volstoj"dice Ellie sbuffando così raccolgo la palla al balzo e comincio il mio discorso.
"Io credo che quel romanzo sia molto interessante e potrebbe insegnare molto. Soprattutto il punto in cui Anna tradisce il marito Karenin con il generale Vronskij. Pensate a come si sarà sentito il marito sapendo del tradimento della moglie. Alla fine l'ha anche perdonata ma, se io fossi stata in lui, non l'avrei mai fatto. Un tradimento è pur sempre un tradimento ed è una delle cose peggiori che possono fare due persone alla terza"concludo incrociando le braccia sul petto e passando il mio sguardo dall'uno all'altra. Il mio discorso mi suona un po ipocrita quando penso al bacio tra me e Cameron ma vado avanti.
Le loro sono stupefatte e imbarazzate. Non si aspettavano un discorso simile e credo abbiano anche capito che era riferito a loro. Si mandano occhiate piene di disagio mentre io osservo la scena aspettando una loro parola ed alla fine Ellie abbassa lo sguardo e parla.
"Steph...dovremmo parlarti"dice in un sussurro.
La esorto a proseguire con un "Sono tutta orecchie" e lei lo fa.
"Ecco... non so da dove iniziare" si agita Ellie.
"Dall'inizio"rispondo fredda alzandomi.
Ellie prende una profonda boccata d'aria per poi parlare a raffica
"Ecco... io e Nicholas ci frequentiamo. Mi... ci dispiace dirtelo così e ora ma ti giuro che ho provato a parlartene prima ma non c'era un momento adatto. Ci dispiace, siamo delle persone orribili a non avertelo detto e so che ora ti sentirai ferita e disgustata ma ti prego... ti preghiamo, non giudicarci. Non ci siamo mai spinti oltre dei semplici baci e non avrei mai lasciato che questo continuasse ancora. So che ora ci odi e fai anche bene ma ti prego, guardala dal nostro punto di vista" dice ormai piangendo Ellie così Nicholas le si avvicina e le prende la mano nella sua.
"Lo sapevo, lo sapevano tutti"parlo fredda. I loro occhi si spalancano per la sorpresa e mi osservano straniti.
"A scuola non siete bravi a nascondervi. Io vi ho scoperti domenica, qui nel parco"continuo e il loro stupore aumenta. Posso notare gli occhi lucidi di Ellie ma continuo a infierire. Ho bisogno di risposte.
"Perché non ne avete parlato prima?"domando sempre seria. Si riprendono dallo shock e questa volta è Nicholas a parlare.
"Sapevamo di ferirti e non abbiamo avuto il coraggio ma facendo così ti lo abbiamo fatto maggiormente"continua guardandomi negli occhi con quello sguardo da cucciolo che ora non ha nessun effetto su di me.
"Tu mi hai preso in giro fin dall'inizio?"chiedo e Nicholas si acciglia immediatamente.
"No, certo che no. Io ti amavo Stephanie, dico  davvero, ma ho notato che tu non provavi lo stesso per me al contrario di Ellie che sente per me ciò che io sento per lei"mi informa e sentire quelle parole mi spezza il cuore. Nicholas era davvero innamorato di me.
"Quindi è colpa mia?"dico alzando lievemente il tono della voce.
Nicholas si massaggia il retro del collo a disagio e risponde.
"Non ho detto questo. Sappiamo che è solo nostra la colpa di tutto ciò ma io vorrei poter essere felice con la ragazza che amo"dice determinato. Scuoto la testa per allontanare la voglia di piangere e continuo con il mio interrogatorio.
"Ma io non capisco. Come mai allora mi hai raccontato tutte quelle storie su Cameron. Vi siete anche baciati" le dico esasperata
"NOn è andata così in realtà. Lui mi ha sentita piangere ed è entrato in bagno a consolarmi. Quando il professore ci ha scoperti ho preferito fargli credere che ci fossimo baciati piuttosto che sembrare un stupida ragazzina che piange nei bagni" mi spiega e io mi sento scoppiare la testa.
"Ho continuato a cercare di attirare la tua attenzione su me e Cameron così non avresti notato Nicholas" si spiega e sento tutta la colpa nella sua voce. Non so davvero cosa dire.

Il silenzio cade tra di noi. Ormai ho finito le domande e non voglio sapere nient'altro.
Abbasso le braccia ai lati del corpo e me ne vado senza aprire bocca.
"Ci dispiace tanto"dice Nicholas da lontano e io continuo a camminare senza voltarmi.
Mi dileguo in pochi minuti e raggiungo casa quasi correndo ma davanti alla porta mi ricordo di aver di nuovo dimenticato le chiavi.
"Matt. Papà!"urlo bussando forte. Sento dei passi avvicinarsi e la maniglia ruotare prima che la porta si apra e compaia mio fratello con al seguito uno dei suoi amici.

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora