capitolo 11

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Questa mattina apro gli occhi prima del suono della sveglia. Per gran parte della notte restante, tra qualche minuto di sonno e qualche ora ad occhi aperti, ho pensato a cosa dire all'amico di Matt e alla fine sono arrivata alla conclusione che lo ignorerò. Sì, ieri sera avevo in testa insulti e smembramenti vari ma dopo averci riflettuto ho pensato che ignorarlo sarebbe stata la scelta migliore: tutti odiano non essere considerati e ho la sensazione che per lui valga la stessa cosa.
Mi sono preparata con calma e ora sono in cucina con una tazza di thè alla pesca in mano. Mi passano per la mente tutte le immagini di ieri sera e inizia a farmi male la testa. Sbuffo sonoramente al ricordo della ragazza e, inconsciamente, spero che sia tornata a casa sana e salva. Nel giro di pochi minuti sento dei passi scendere dal primo piano e raggiungere la cucina dove mi trovo. I passi si fanno sempre più vicini fin quando si fermano dietro si me. So che Cameron è qui ma faccio finta di niente e continuo a bere il mio thè ignorandolo mentre dentro di me immagino di prenderlo a schiaffi. Quante cose gli vorrei gridare in faccia: gli urlerei che è un cretino maleducato, un idiota che porta in casa mia delle ragazze sconosciute e che probabilmente si ubriaca nella stanza di uno dei suoi migliori amici. Vorrei anche dirgli che...
Il flusso dei miei pensieri viene interrotto dalla sua mano che si posa sulla mia spalla e al contatto mi irrigidisco immediatamente.  Ha anche il coraggio di toccarmi? Mi scosto bruscamente e finisco la bibita ormai fredda nella tazza prima di alzarmi e andare in camera senza degnarlo di un singolo sguardo.
Quando prendo il telefono noto che ci sono un paio di messaggi non letti così li apro subito sperando siano di papà e di Matt.

*Papà
Ciao piccolina. Non torno a casa oggi. Ho dormito da un amico ma chiamami se hai bisogno di qualcosa. Baci*. Sbuffo leggendolo e passo al successivo

Il prossimo è di Nicholas.
*Nich
Ehi tesoro, che ne dici se passo a prenderti oggi con la mia nuova moto? Sarò da te verso le 7:45. A dopo*
Sorrido involontariamente e preparo lo zaino pronta per farmi venire a prendere. Il pensiero mi va per un secondo sulla questione dell'amore, una questione irrisolta tra di noi ma lo scaccio via mentre prendo lo zaino e me lo metto in spalla.
Quando guardo fuori dalla finestra noto che Nicholas è già arrivato e aspetta davanti alla sua moto. Con un sorriso stupido mi fiondo giù per le scale pronta ad andarmene con il mio fidanzato. Però appena tocco la maniglia del portone delle grosse mani mi bloccano i polsi e mi impediscono di uscire. 

"Lasciami subito" gli intimo cercando di allontanarlo ma l'impresa fallisce miseramente visto che le sue mani sono più forti delle mie e io sono troppo bassa per potermi liberare.  Cameron decide di ignorare le mie proteste e mi trascina in sala prima di mettermi davanti al divano. Gli rivolgo lo sguardo più minaccioso del mio repertorio ma i miei occhi non sembrano scalfirlo... al contrario dei suoi che, contrariamente a quanto vorrei, stanno facendo provare strane cose al mio corpo
"Steph, mi dispiace. Non avrei dovuto"dice tutto d'un fiato intrappolandomi nel suo sguardo nocciola. Mentre lo guardo sento che la rabbia diminuisce perché mi ritrovo concentrata ad ammirare il contorno delle sue labbra e ad apprezzare il contrasto tra la sua pelle leggermente olivastra e le sopracciglia scure... Oddio, ma cos'ho che non va? Dovrei essere fuori di me dalla rabbia invece mi ritrovo qui come una scema a fare pensieri strani sulla sua pelle e sulla sua bocca. Sono da ricoverare!
"Mio dio! Se tu vai a casa di una persona non ci porti una ragazza rimorchiata chissà dove. Questo non si fa ad un amico come Matt, e non si fa nemmeno a me"gli dico acida
"Quindi noi non saremmo amici?" Chiede. E lo domanda anche?
"Lo siamo mai stati? Da quando ti conosco mi sento perseguitata dalla sfortuna. E poi credi che 
 dovrei essere amica di un idiota che mi porta una sconosciuta in casa alle 3 di notte? Non credo proprio"sbotto divincolandomi dalla sua presa che si è allentata 
"Mi dispiace Steph, non avrei voluto farlo. E perlopiù non qui. Davvero perdonami, e ti prego di non dirlo a Matt". O mio dio! Questo ragazzo riesce a mandarmi in bestia nel giro di pochi secondi. Se le sue parole mi hanno quasi convinto all'inizio, quello che ha detto alla fine mi ha fatto solo aumentare la rabbia. Quindi è per questo che chiede scusa? Perché ha paura che possa andare a fare la spia da mio fratello? Ma quanti anni crede che abbia? E lui quanti ne ha? 10?
Mi avvicino tanto a lui quasi a sfiorargli la bocca con la fronte. Mi ritrovo a pensare a quanto soffici e morbide possano essere quelle labbra carnose e rosa prima di rendermi conto che sto delirando. Questo ragazzo ha un effetto pessimo sulla mia salute mentale. 
"Vai via Cameron. Davvero, vattene perché sei davvero una cattiva persona. Non hai rispetto per uno dei tuoi migliori amici e sfrutti la gentilezza degli altri per ferire le persone" gli comunico con tutta la calma possibile. Sarò stata dura? Lo spero. Spero davvero che il messaggio sia arrivato a destinazione e che dopo questo mi stia lontano.
Lo vedo socchiudere la bocca e osservo i suoi occhi diventare neri come carbone.
Senza lasciargli il tempo di replicare esco di casa e mi fiondo tra le braccia di Nicholas che mi accoglie sorridente. Ricambio debolmente il sorriso.
"Ciao piccola, come va?" Mi chiede passandomi il casco mentre monta in sella
"Bene" mento indossandolo e salendo dietro. Mi aggrappo a lui prima che la sua moto argentata e schizzi via sull'asfalto.
L'unica cosa positiva che riesci a pensare è che tra poco arriva il week-end e avrò tempo da dedicare ai miei amici e a ignorare quel idiota da strapazzo

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora