capitolo 78

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Mi guardo imbarazzata le mani che sono sudate talmente le sto torturando.
"Steph, non fraintendere ma non voglio farlo ora, perché hai bevuto e non sai bene quello che stai facendo. Succederà da sobria e voglio che te ne ricordi"spiega Cameron cercando di farmi sollevare lo sguardo ma io, non so come, mi allontano dal suo tocco e gli regalo un sorriso, finto o sincero, non lo so più ormai.
"Non importa, non è molto comodo qui, e poi chi te lo dice che lo avrei fatto?"rispondo cercando di fare la vaga quando so che questa situazione sta degenerando.
"Ti assicuro piccola che mi vuoi quasi quanto ti voglio io"mi dice chiaro avvicinandosi a me e facendo scivolare le sua mani più in basso sulla schiena. Stringe leggermente il mio fondoschiena mentre io, per la sorpresa, emetto uno strillo che lo fa ridere.
Leggermente infastidita lo allontano ed esco da quello stanzino che stava diventando ormai stretto. Ma chi si crede di essere? Che ne sa lui di cosa voglio e cosa non voglio?
Corro, se così si può definire quello che sto facendo, verso il bancone per prendermi un altro drink e subito il barista di prima si protende per chiedermi l'ordinazione.
"Dimmi tesoro"dice avvicinandosi a me che sono praticamente accasciata sullo sgabello.
"Qualcosa di forte "rispondo pronta e lui mi strizza l'occhio prima di voltarsi e prendere alcune bottigliette di alcol e mescolarne i contenuti un un bicchierino alto che, dopo aver decorato con un ombrellino rosa ed avermelo messo davanti alle mani, io ingurgito in una volta.
Vengo subito in contatto con la forza di questo super alcolico che non avevo mai assaggiato e che già amo da impazzire.
"Altri due"dico al ragazzo che se la ride mentre mi prepara ciò che gli ho chiesto.
Non capisco perché mi stia lasciando andare così stasera. Forse perché è l'ultimo dell'anno, forse perché voglio divertirmi per una sera ma la ragione, lo sento dentro, è diversa.
Dopo il rifiuto da parte di Cameron mi sono sentita come se fossi stata colpita da un ariete, come se la forza delle sue parole mi avesse frastornata completamente. Forse sto bevendo perché per quel ragazzo non mi sento abbastanza, forse perché sento che mi nasconde qualcosa, lo vedo nei suoi occhi. Diventano scuri e dubbiosi qualche volta, come se dietro ad essi si celasse qualcosa che deve rimanere segreto. Ma forse, tutta questa tristezza improvvisa è nata dopo le parole di Cam. Mi hanno fatta sentire inutile e poco importante per qualcuno.

Mi alzo traballante dallo sgabello con i miei drink in mano e mi dirigo verso la pista dove la gente si schiaccia e spinge per cercare di occupare un po di posto dove potersi dimenare a ritmo di musica.
Ne cerco uno anche io dopo aver mandato giù il primo bicchiere.
Raggiungo il centro e chiudo gli occhi per abbandonarmi alla musica che mi coinvolge da subito.
Mi sento così leggera ma al tempo stesso so di non essere consapevole di quello che sto facendo e me ne rendo conto quando, per sbaglio, inciampo nel mio vestito e finisco addosso ad un ragazzo che per fortuna mi tiene e non mi fa cadere.
"Ehi dolcezza, fai attenzione"mi dice lui mentre poggia le sue mani sui miei fianchi e balla con me. Restiamo appiccicati per un po sotto le luci stroboscopiche.
"Devo... devo andare... devo andare in bagno" bascico sorridendo e il ragazzo mi lascia un lungo bacio sul collo prima di togliermi le mani di dosso.
Cerco di camminare tra la folla in cerca della toilette che individuo in fondo al locale. Passo davanti ai divanetti e, inaspettatamente, ritrovo Cameron che parla con una ragazza dai capelli rossi. Quei capelli mi ricordano qualcosa ma non riesco a capire bene cosa con tutto questo alcol che gira nel mio sangue.
Quando la ragazza gli stampa un bacio sulla guancia mi viene subito in mente la sua faccia: è quella gatta morta di Tiffany. Perché sta baciando Cameron? E perché lui non la allontana? Invece di sorriderle, come sta facendo ora, dovrebbe spingerla lontano e dirle di non toccarlo mai più. La mia rabbia aumenta e ho così tanta adrenalina in corpo che mi sento in grado di spaccare la faccia a lei e a lui. Quel idiota! Stupida montagna di stupidità.
Prima mi rifiuta e poi dieci minuti dopo lo ritrovo con la sua presunta ex a fare i piccioncini sui divanetti. Se ha lasciato me per andare da quella lì può anche non farsi più vedere. 

Spintonando un po a destra e a sinistra riesco a farmi un varco per raggiungerli e quando sono dietro di loro tocco leggermente la spalla di Cameron che si volta e sgrana gli occhi per la sorpresa.
"Dove cazzo eri finita?"domanda alzandosi e venendomi incontro.
"Ero in bagno"cerco di dire abbastanza convincente ma con scarsi risultati. Cam mi osserva negli occhi e noto che stringe i pugni
"Hai bevuto ancora?"dice furioso.
"E se anche fosse? Cosa importa a te. Mi sembra che tu sia in ottima compagnia e che te ne stia altamente fregando di me!"urlo anche io mentre mando occhiatacce omicida alla cagnolina rossa seduta a gambe incrociate sulla poltrocina dietro di lui.
"Cosa accidenti stai dicendo?"grida gesticolando.
Alzo gli occhi al cielo e mi volto perché non ho più voglia di discutere su fatti palesi ma vengo trascinata per un braccio verso l'uscita del locale mentre mi dimeno cercando di liberarmi.
"Lasciami" balbetto stanca ma Cam non risponde e appena raggiungo l'aria fresca di fuori mi beo della sensazione sulla mia pelle. 
Arriviamo ad un piccolo gazebo dietro alla discoteca dove lui si siede e fa segno anche a me di sedermi.
"Cosa vuoi?"domando mentre cerco di sedermi senza cadere. Davvero ho indossato queste scarpe? Credevo di averle buttate. Magari posso usarne i cinturini per strozzare quella Tiffany.
Cameron mi fa un po di luce con il flash del telefono ma io mi lamento.
"Non illuminarmi" dico coprendomi gli occhi. Dopo uno sbuffo, spegne la piccola luce e veniamo illuminati solo dal chiarore della luna e delle stelle. Restiamo in silenzio per un po contemplando le luci basse del gazebo. Non mi sento molto bene con tutto l'alcool in corpo. Spero solo di non vomitare addosso a Cameron, sarebbe ancora più imbarazzante.
"È tutto ok?"mi domanda ed io annuisco subito. Dopo un sospiro mi prende sulle sue gambe voltandomi nella sua direzione.
"Che fine hai fatto?"mi domanda con voce seria. Faccio spallucce non sapendo davvero cosa rispondere ma lo vedo speranzoso di una risposta.
"Ho fatto un giro"borbotto
"E bevuto"dice lui fulminandomi con lo sguardo.

Restiamo così per un po ,immersi nel silenzio fatto di pensieri anche più rumorosi della realtà.
"Mi dispiace per prima, è colpa mia se siamo finiti nello stanzino. Non sapevo davvero cosa stavo facendo e nemmeno perché ti ho portata lì visto non mi sarei mai permesso di concludere qualcosa"parla serio cercando il mio sguardo.
"Non importa, è tutto apposto"gli dico anche se lo vedo poco convinto delle mie parole.
Prende il mio viso tra le sue mani e mi regala un bacio dolce e tranquillo ma pieno di tutte le emozioni che vuole trasmettermi.
"Sei bellissima"mi dice ancora ed io sorriso sulle sue labbra.

Un suono assordante invade le nostre orecchie e sobbalzo dallo spavento mentre Cameron se la ride sotto i baffi.
I botti di capodanno scoppiano alti nel cielo notturno segnando gli ultimi secondi dell'anno ormai finito.
"10"sussurra Cameron al mio orecchio
"La prima volta che ti ho visto"rispondo io
"9" faccio mentre lui replica con "Il tuo primo sorriso per me" con un sorriso
"8"parla per poi lasciarmi dire "La prima sfuriata" e lui ridacchia al ricordo che ho voluto tirare fuori.
"7"proseguo mentre lui dice "La nostra prima uscita" ricordando il nostro primo pranzo assieme.
"6" continua ed io sussurro un "La prima volta che ti sei eccitato" e lui arrossisce impercettibilmente mentre ridacchio divertita.
"5" aggiungo io e Cam dice "La tua verginità" facendomi avvampare dall'imbarazzo mentre lui ride.
"4" parla Cameron ed io rispondo decisa con "I tuoi occhi" mentre osservo le sue iridi scure.
"3" continuo e lui aggiunge "Le tue labbra" accanto alle mie che, in questo momento, le bramano come si brama l'aria in un sacchetto di plastica.
"2"sussurra lui. "Il nostro primo bacio" faccio io ormai a pochi millimetri dalla sua bocca.
"1"termino il conto alla rovescia mentre lui dice un "Questo" prima di buttarsi sulle mie labbra ed assaporarle deciso. Io ricambio immediatamente il bacio famelico lasciandomi trasportare dalla passione del momento mentre lascio vagare le mani lungo il suo addome, il collo fino a raggiungere i suoi capelli che rinchiudo in un pugno e tiro leggermente facendogli uscire un gemito d'approvazione.
Lascio che il nuovo anno inizi con tutta la passione che ho per lui mentre provo a dimenticare tutto il caos della mia vita.

Il mio mondo nelle tue mani(COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora