<<Siete stata voi.>>
Magnus fece un rapido cenno di diniego verso la duchessa di Raven. Non voleva che la contessa sapesse quello che l'altra donna gli aveva fatto, la cosa lo avrebbe messo troppo in imbarazzo.
Ad essere onesti, l'intera situazione lo faceva sentire teso, aveva già dovuto tenere a bada le mani della contessa durante il viaggio in carrozza e aveva capito che non era il tipo di donna col quale si potesse sperare di giungere ad un accordo ragionevole. Mentre il sarto gli prendeva le misure e poi gli faceva provare degli abiti, la contessa non aveva mai lasciato la stanza. L'unico luogo in cui era rimasto un momento da solo era stato il negozio del barbiere, un posto troppo indecente per la reputazione della contessa, che aveva giustamente preferito andarsi a comprare il grazioso cappello col pennacchio, allacciato sotto al collo e all'ultima moda, che aveva indossato fino a casa della duchessa.
Osservando la duchessa di Raven che stringeva il palmo della mano in quel modo delizioso, e subito lo rilassava, per un attimo Magnus fu colpito dalla gloriosa immagine che lo stava eccitando dal giorno prima. E si distrasse, tanto che sentì solo la voce della contessa e il tintinnare della sua tazzina bianca poggiata con malagrazia sul piattino.
<<Non fate la santarellina con me, cara. Ci conosciamo fin troppo bene a questo punto. La mia cameriera non è stata avara di dettagli e ho avuto modo di vedere coi miei stessi occhi. Sono sicura che avete perfettamente capito a cosa mi riferisco.>>
Guardò Magnus per avere il suo appoggio ma l'uomo era ancora imperdonabilmente distratto e si riscosse solo in quel momento.
<<State ingigantendo la cosa, vostra grazia.>>
Rispose educatamente, riservandole il suo sorriso più caldo e più falso.
<<Non so di cosa parlate.>>
Rincarò con energia la duchessa di Raven.
<<Suvvia, tra di noi possiamo giocare a carte scoperte. Cosa vi ha fatto? Me lo volete dire voi?>>
Riprese la tazzina e lo indicò, poi si appoggiò al divano facendo un piccolo sbuffo annoiato e infastidito.
<<Sono sicura che vorrete essere sincero con la vostra nuova padrona. So essere ben più severa della duchessa se mi si tiene nascosto qualcosa.>>
<<Lo ha fatto per il modo in cui l'ho chiamata, perché avrebbe preferito che la chiamassi "vostra grazia".>>
Rivelò Magnus, tanto valeva smetterla di tacere, era stato marchiato e sapeva che la contessa avrebbe potuto in ogni caso farselo dire da chiunque volesse.
<<Mi hai sfidato.>>
Aggiunse la duchessa a voce bassissima.
<<L'ho paragonata ad una cavalla.>>
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LA DUCHESSA DI RAVEN
Tiểu thuyết Lịch sửMagnus Leroy ama aggiustare le cose, é affascinante, sicuro di sé, ostinato e segue una regola: non vedere la stessa donna per più di due volte, mai. La duchessa di Raven è in grado di distruggere tutto quello che gli capiti a tiro, se disturba...