.27. Christmas Eve

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Più la cameriera di Lady Sanders le stringeva il corpetto, più il suo nervosismo aumentava. Sentiva le lacrime affacciarsi agli occhi, dovette fare un respiro profondo per non lasciarsi sopraffare dallo sconforto.

Era la necessità che la donna facesse in fretta, che la lasciasse correre da Magnus. Non aveva scampo, le parole dell'amica erano state piuttosto chiare.

Era rimasta a letto tutto il giorno dopo il discorso che Lady Sanders le aveva fatto. Si era rannicchiata in posizione fetale e aveva atteso, invano, di trovare una soluzione.

La verità era che non sapeva come fare, come mettere in salvo il suo amore.

Aveva anche atteso che Magnus la raggiungesse ma non lo aveva fatto, e ora non aveva nessuna buona scusa per sottrarsi ai suoi doveri. Non poteva mancare quella sera, sarebbe stato inaccettabile.

<<Non vi sentite bene?>> Le domandò la donna coi capelli grigi, si accorse solo allora della nota di genuina felicità nella sua voce. La donna non aspettò che Ginevra rispondesse.

<<La tormenta finalmente sta cessando, proprio la vigilia di Natale. È davvero una lieta notizia, significa che saremo liberi di entrare e uscire dalla proprietà.>>

Era già la vigilia di Natale? Sapeva cosa significava la fine della tempesta di neve, che avrebbe dovuto prendere una decisione, inutile negare che solo una scelta le avrebbe salvato la vita. Solo una scelta sarebbe stata ritenuta ragionevole.

Quel soggiorno si era infine rivelato una trappola.

Doveva essere l'età avanzata della donna a rendere l'eloquio tanto libero, nessuna delle sue cameriere l'avrebbe incalzata in quella maniera. Ma Ginevra era troppo stanca per ristabilire le rigide regole alle quali aveva preteso che la sua servitù si attenesse. In fondo, era in un territorio estraneo e non aveva dubbi che Lady Sanders fosse ben più permissiva di lei, almeno all'apparenza.

Dentro, il mondo dell'amica, era ben meno permissivo del suo.

No, nessuna delle sue cameriere avrebbe osato tanto, per di più quella donna continuava a guardarla attraverso lo specchio ora che aveva finito di vestirla e si stava occupando dei suoi capelli.

Non dovette passare inosservato lo sguardo perso di Ginevra.

<<Non vi piace il Natale? È in assoluto il periodo dell'anno che preferisco, c'è quella particolare atmosfera, quella magia che sembra rendere tutto possibile.>>

No, Ginevra non amava il Natale, nella sua mente si affastellavano ricevimenti tutti uguali, portate infinite, il cicaleccio insulso di chiacchiere assolutamente trascurabili.

No, non amava particolarmente il Natale e la cosa tragica era che le sembrava di non aver mai amato particolarmente niente oltre la sua Molly e Magnus. Molly l'aveva perduta, suo marito non le aveva concesso di portarla via.

LA DUCHESSA DI RAVENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora