La duchessa di Raven non fu sorpresa di trovare un sorridente duca al tavolo della colazione.
<<Mia carissima moglie, avete dormito bene?>>
La duchessa aveva dormito malissimo ma si sentiva sicuramente più saggia di sempre, quella mattina. I suoi propositi erano più fermi che mai.
<<Non particolarmente, voi sì a quanto pare.>>
Il sorriso del duca si spense immediatamente, si sentì un pochino colpevole per quello che lui e la contessa di Winthorpe avevano fatto e fu proprio l'espressione assolutamente innocente e tuttavia sveglia della moglie, a farlo sentire minacciato.
<<È arrivato Magnus Leroy, gli ho chiesto di domare Molly una volta per tutte, quella cavalla è pericolosa.>>
La duchessa sentì una specie di vibrazione nel ventre, strinse le gambe sotto le gonne pesanti e chiuse gli occhi, sperando il marito attribuisse la reazione all'improvviso calore della tazza di tè che aveva avvicinato al viso.
Si era detta che lo avrebbe evitato, che non lo avrebbe più visto. Se l'era imposto fermamente. Le sue certezze vacillarono a saperlo tanto vicino. Ripensò a quello che Magnus le aveva mostrato durante la loro cavalcata e alle sue parole basse, ipnotiche. Le parve di sentire la consistenza della terra umida sotto ai palmi, persino dell'erba fredda, ancora bagnata e lo scricchiolare di qualche ramo.
<<È vero che in Francia i morti sono buttati sulle strade? È vero che i rivoluzionari li hanno tirati fuori dalle carceri e si sono fatti giustizia da soli?>>
Il duca si alzò in piedi e poi si rimise seduto.
Era arrossito, sembrava congestionato e disgustato.
<<Che discorsi andate facendo mia cara? Questo genere di conversazione non è adatta alla tavola, soprattutto non dovrebbe uscire dalla bocca di una donna nella vostra posizione e che possegga la vostra grazia.>>
Perché? Si domandò la duchessa. La morte e soprattutto l'odore della morte non era uguale per tutti? Certe cose non erano più in alto di chiunque, re e regine che fossero? Per il marito, ovviamente, non era così.
<<Sentite la puzza dei morti per le nostre strade? >>
Continuò tuttavia riluttante pensando che questo della moglie fosse solo un nuovo, frivolo capriccio. Invece la duchessa era rimasta molto impressionata da tutto questo, soprattutto dal fatto che Pauline sapesse più cose di lei, che godesse di una maggiore libertà.
<<No.>>
Rispose la duchessa.
<<E allora di che vi preoccupate? La Francia è lontana e i francesi sono diversi da noi, sono imperdonabilmente impulsivi.>>
Ma la duchessa non credeva che il marito avesse ragione, i francesi avevano solo anticipato una mossa, col marito condivideva l'idea che l'avessero fatto in maniera istintiva, impulsiva, prima che i tempi fossero maturi.
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LA DUCHESSA DI RAVEN
Ficção HistóricaMagnus Leroy ama aggiustare le cose, é affascinante, sicuro di sé, ostinato e segue una regola: non vedere la stessa donna per più di due volte, mai. La duchessa di Raven è in grado di distruggere tutto quello che gli capiti a tiro, se disturba...