Il marito l'aveva condotta nella sua camera e lei subito era andata verso la finestra e gli aveva dato le spalle.
<<La prima volta che ho tentato di fare il mio dovere sono stato uno sciocco, vorrei che voi sapeste che da allora le cose sono cambiate, che nei vostri confronti è cresciuto e maturato un sentimento di tenerezza inaspettato e che quello che bisogna fare ora non è più solo una necessità.>>
Erano belle parole rassicuranti, aveva pensato la duchessa. Avrebbe potuto fingere? Come funzionava la verginità? Forse avrebbe sanguinato di nuovo? Avrebbe ancora versato sangue? Pensò di usare quello che le imbrattava il panno per avanzare la scusa del menarca. No, non avrebbe funzionato, il marito non l'aveva più insidiata ma teneva conto delle sue mestruazioni, perché in ogni caso aveva in programma di metterla incinta. Non era uno stupido suo marito e non era il caso di sottovalutarlo.
Al di là di tutto però, persino al di là della paura, l'unico sentimento che provava era lo sconforto. Si sentiva usata e abbandonata da Magnus, ci si era sentita non appena era sparito dalla sua vista, si era portato via tutto.
Dio, quanto faceva caldo in quella stanza, ci era mai entrata? No, era sicura di no, era abbastanza simile alla sua ma in tonalità più scure. Il disagio fu la prima sensazione che provò, l'istinto fortissimo di non farsi toccare, di non farsi strappare Magnus dal corpo, fu la seconda.
<<Non dici niente?>>
La duchessa si voltò lentamente.
<<Non mi sento bene.>>
Tentò.
<<Forse ho la febbre.>>
<<È normale che una donna virtuosa come voi siete, si senta minacciata da qualcosa che non conosce e che la sua ottima educazione, le ha sempre palesato come un peccato. Non sareste la donna che amo tanto teneramente se così non fosse, voglio solo che voi sappiate che comprendo pienamente la lotta che si sta svolgendo nel vostro animo e che la rispetto. Tuttavia...>>
Si avvicinò e le accarezzò il viso.
<<Forse avete davvero un po' di febbre, siete bollente... tuttavia, stavo dicendo, è ora che voi superiate i vostri timori, un uomo e una donna che giacciono insieme possono provare molto piacere e io sarò onorato di guidarvi verso la scoperta di tali meraviglie. Rilassatevi, lasciatevi insegnare da me, siamo sposati, non è peccato...>>
Aveva già tirato giù il suo vestito e stava sciogliendo con maestria i lacci del corpetto.
<<Non sono la prima, vero?>>
Chiese stupidamente, le dita del marito si fermarono, di spalle com'era, sentì una risata roca, breve.
<<Sarei un pessimo amante se così fosse, ma se vi mostrate collaborativa mi piacerebbe che però foste l'ultima.>>
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LA DUCHESSA DI RAVEN
Fiksi SejarahMagnus Leroy ama aggiustare le cose, é affascinante, sicuro di sé, ostinato e segue una regola: non vedere la stessa donna per più di due volte, mai. La duchessa di Raven è in grado di distruggere tutto quello che gli capiti a tiro, se disturba...