.50.The Old and the New

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La contessa aveva volutamente esibito un'espressione noncurante sottolineata dal gesto della mano che fendeva, pigra, l'aria

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La contessa aveva volutamente esibito un'espressione noncurante sottolineata dal gesto della mano che fendeva, pigra, l'aria. Voleva rendere palese che qualunque cosa fosse successa lei non se ne sarebbe curata poi molto, aveva tentato di allontanare Magnus perché temeva che una testa calda come quella potesse rendere evidenti i suoi piani e fare l'unica cosa che davvero la spaventasse, renderla colpevole agli occhi del duca della corruzione della moglie. Aveva chiesto aiuto al Cavaliere, gli aveva presentato la faccenda come una sfida, aveva sottolineato la bellezza e l'innocenza della duchessa, e il Cavaliere l'aveva raccolta subito, si era reso suo ignaro complice, non le serviva davvero che lui andasse fino in fondo. Ora però si stupì che il copione stesse variando in quel modo dinanzi ai suoi occhi. Si aspettava che il Cavaliere avrebbe negato, si aspettava di dover insistere per attribuirgli una colpa che non aveva commesso. Invece non solo si era preso la responsabilità di tutto ma, ed era ormai quasi evidente, aveva anche capito con lucidità quello che era accaduto, ossia che la duchessa era finita in una trappola, che Magnus stava dicendo la verità, che lui aveva un ruolo casuale, privo di rilievo, e non gli stava bene. La contessa di Winthorpe non capì però se si trattasse di reale interesse verso la duchessa o solo di un modo per farla pagare direttamente a lei.

Il Cavaliere Edmund Wallet stato come Magnus molti anni prima, l'aveva iniziato lei alla vita da cortigiano, poi da gentiluomo, se ne era infatuata, l'aveva istruito, gli aveva messo nella testa molte idee che lui aveva accolto solo in un secondo momento, le idee rivoluzionarie, i grandi ideali che lo muovevano, che lo rendevano inquieto. Aveva circuito molte donne ricche e nobili che avevano aumentato il suo bottino già adeguato alle necessità di un gentiluomo, aveva combattuto nella battaglia di Bunker Hill a fianco del generale Gage, e lì aveva ricevuto un titolo e le onorificenze. Della battaglia gli era rimasta impressa, seppure avesse combattuto nelle file opposte, la determinazione e l'organizzazione dei ribelli americani, le loro ragioni e i moti che li spingevano a liberarsi del potere centrale e a volersi rendere indipendenti, era stato sedotto dalla forza che sprigionavano, dallo spirito sincero e coraggioso che li guidava alla rivolta contro un sistema che al Cavaliere appariva statico, stratificato e sfiancato seppur nella sua compattezza. Ritornato in patria, il sistema Britannico che pure gli si era rivelato amico, gli era parso sempre più corrotto, a Londra non vedeva che i sintomi, per le strade, di quella malattia di cui aveva intravisto l'esatto opposto in guerra, dove era rimasto colpito dalla salute di quell'organismo nuovo che era l'America. Era tornato in patria con il ricordo fresco di quel nuovo mondo e la visione opposta di questo vecchio, dove il vizio si riversava in ogni sfera politica. Oltreoceano aveva assistito con stupore alla nascita del sentimento del possibile, che aveva invidiato a quel popolo giovane, e che ora si faceva dolorosamente presente, esasperando quel confronto tra vecchio e logoro e nuovo e pulito. L'ammirazione per il nemico lo aveva reso inquieto, aveva iniziato a parlare troppo, ad esporsi con le persone sbagliate, ad un certo punto era stato necessario allontanarlo, sia perché quello che diceva iniziava a non essere più ben visto - e questo lo rendeva un personaggio pericoloso per chi volesse continuare a mantenere intatta la propria reputazione come voleva la contessa - sia, ed era la ragione principale, perché la contessa aveva conosciuto il suo Robert e lui veniva prima di tutto, dei suoi amanti, di suo marito persino. Era stata molto generosa in ogni caso col Cavaliere, l'aveva ricompensato bene. Era una fortuna che possedesse tutte quelle terre a Brighton. La morte del marito era stata una benedizione per tutti, non doveva più rendere conto a nessuno, la sua libertà era tutto quello che chiedeva, oltre l'amore di Robert.

LA DUCHESSA DI RAVENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora