.13. The Storm

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<<Oh, credo che questo vi renda senza dubbio l'unica vincitrice

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<<Oh, credo che questo vi renda senza dubbio l'unica vincitrice.>> La contessa di Winthorpe si alzò in piedi goffamente mentre parlava accarezzandosi la pancia, Ginevra era sconvolta, tentò di alzarsi a sua volta ma le gambe le tremavano.

Cos'era successo? Perché se n'era andato in quella maniera?

<<Il vento si sta alzando.>> Li informò Charles guardando fuori dalla finestra.

<<Avanti, facciamo un'altra partita? È ancora presto!>>La voce della giovane marchesa di Villeron suonò imbronciata. <<Vado a vedere che fine ha fatto il nostro inventore? Siamo in pochi per giocare a inferno, mosca cieca o al gioco delle sedie.>>

<<Io credo che dovrebbe andare la nostra duchessa. In fondo è lei il motivo per cui ha lasciato la sala.>> Suggerì lady Sanders asciutta, non l'avrebbe ammesso ma desiderava che la situazione si incrinasse, voleva nuovi colpi di scena, sembrava che quei due producessero un'energia potentissima, che sfrigolassero come due pietre pomici e a lei, che si trovava oltre l'età dei sospiri, tutto questo causava addirittura il batticuore. Altro che opera e teatro.

<<Perché mai dovrebbe essere Ginevra il motivo per cui Magnus se n'è andato?>> Disse il Cavaliere, si accese un sigaro e rivolse alla contessa un chiaro invito a parlare chiaro, a confessare. Sapeva tutto ovviamente, conosceva il ruolo di Magnus e non lo sopportava, non aveva importanza che lui si prendesse ogni tanto qualche libertà, Ginevra non doveva farlo, gli doveva tutto, in fondo, era lui che si era preso cura di lei.

Il duca di Raven invece si chiuse in un ostinato silenzio, le cose gli stavano sfuggendo di mano, aspettava un figlio dall'amante ma non faceva che combattere l'istinto di gettarsi ai piedi della moglie, implorandola di tornare a vivere insieme.

<<Mia cara, volete andare voi a chiamarlo, ad accertarvi che sia tutto a posto?>> Lady Sanders lo domandò a Lisa che scosse la testa e non rispose, rossa come le pesanti tende di velluto che c'erano in quella stanza.

<<Non mi darebbe ascolto.>> Ammise infine amareggiata. Guardò la duchessa di Raven con odio, sperò che quella donna indovinasse i suoi sentimenti, la contessa di Winthorpe le aveva raccontato cose che le avevano fatto accapponare la pelle.

<<Bisogna trovare una soluzione! >> Suggerì la marchesa con un finto tono serio allungandosi vicino al Cavaliere che subito le fece spazio e le rivolse un sorriso.

<<D'accordo, vado a vedere cosa succede.>> La duchessa di Raven non fece in tempo a vedere il sorriso di soddisfazione che era immediatamente spuntato sulle labbra della contessa di Winthorpe.

Attraversò i corridoi diretta all'ala ovest. Sapeva dove dormiva perché aveva pregato l'amica di sistemarlo il più lontano possibile da lei, anche se questo non aveva giovato lo stesso alla qualità dei suoi sonni.

LA DUCHESSA DI RAVENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora