Cap. 3

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Dopo quell'orribile pranzo decidemmo di andare in un parco giochi non troppo distante dal ristorante.

<< Ci sediamo su una panchina? >>mi chiese Brad, scendendo dalla macchina.

Annuii, mentre richiudevo con forza la portiera dell'auto.

Dovemmo camminare per qualche minuto perché dal parco non c'era spazio per parcheggiare così fui costretta a lasciare la macchina in un piccolo parcheggio malandato che si trovava a cinque minuti di distanza.

Al nostro arrivo il parco era pieno zeppo di bambini che giocavano e ridevano spensierati: c'era chi si spingeva sulle altalene, chi era sullo scivolo e chi faceva gare con la bici.

Erano dolcissimi e pieni di vita.

<<Questa va bene? >> ne indicò una.

Feci cenno di sì con la testa e ci sedemmo contemporaneamente.

<<Caitlyn io ti volevo... >> ricominciò a scusarsi Brad, ma lo interruppi subito.

Ora toccava a me parlare.

<<Brad sarò chiara con te, non mi importa delle tue scuse, ok? Voglio solo dei chiarimenti, tutto qui. Quindi sii veloce e facciamola finita! >>

Brad cominciò a ridere a crepapelle.

<< Si può sapere chi diavolo ti credi di essere? >>

<< Cosa vuoi dire? >>

<<Cosa voglio dire? >> mi chiese sarcasticamente.

Ricominciò poco dopo a ridere in modo ancora più esagerato.

<<Tu hai dei problemi Caitlyn. Perché sei così interessata alla mia vita, chi cazzo sei un poliziotto? >>

<<Brad io... >>

<<Brad cosa? >> iniziò ad urlare << Io non ti darò nessuna spiegazione, perché io non ti devo nessuna spiegazione. Fatti gli affari tuoi Caitlyn! >>

Si alzò dalla panchina e io mi alzai a mia volta.

Lo presi da un braccio.

<<Tu mi avevi detto che mi avresti detto la verità. >>

<<Te l'ho detto perché mi serviva qualcuno che mi venisse a prendere dal centro e mi accompagnasse in città! Che cazzo di filmini ti eri fatta in testa Caitlyn,eh? Cosa ti aspettavi da me? Non ti è bastato il pranzo come ringraziamento? >>

<< Brad cosa stai dicendo? Quella sera a casa mia e poi quando mi hai detto che ti mancavo e-e-e tutto il resto. >> mi aggrappai al suo braccio.

Lui si scrollò violentemente da me.

<<Veramente credevi che per così poco ci sarebbe stato qualcosa? >>continuò a ferirmi << Caitlyn, per favore cresci! La vita non è come nelle favole, sai? Non verrà di certo un principe a salvarti. Il lieto fine te lo devi creare da sola. >>

Non riuscii più a trattenermi, l'umiliazione era troppa.

Scoppiai a piangere.

<<Come hai potuto? >> farfugliai tra un singhiozzo e l'altro.

<<Ma di cosa stai parlando? Quella sera avevo veramente voglia di venire a letto con te, ma anche se avessimo fatto qualcosa, non sarebbe stato comunque niente di serio. Poi eri l'unica che avrebbe firmato per farmi uscire da quel centro e così per ricambiare il favore ti ho portata fuori e ho cercato di essere gentile. Anche se con te è abbastanza difficile visto che fai alterare le persone! Senti ora devo andarmene, stammi bene principessa! Grazie per avermi portato qui così non dovrò prendere il bus per arrivare a casa mia. >> si allontanò infine da me, ridacchiando.

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora