<<Hai sentito o no cosa ho appena detto Brad? Non rimanere lì impalato. Avanti, vattene! Sparisci subito da qui o dovrò chiamare qualcuno. >>
Gli lanciai un ultimatum, indicando con il dito l'entrata della stanza.
<<Non guardarmi così, vattene! Non costringermi a farlo! >>
Brad rimase fermo in mezzo al bagno senza nemmeno abbozzare un'espressione, anche piccola, che fosse in grado di assicurarmi che aveva intenzione di andarsene da quella stanza e di non ritornare mai più da me.
Di tanto in tanto ondulava il capo con fare scettico, mentre un sorriso canzonatorio quasi impercettibile adornava la sua bocca.
Non sapevo se lo stava facendo di proposito per prendere tempo e pensare così a qualche frase d'effetto per ammansirmi oppure proseguiva con quella patetica messinscena semplicemente per il sadico gusto di mettere a dura prova la mia pazienza.
Da quando l'avevo incontrato non ero mai riuscita a comprendere fino in fondo che cosa gli passasse per la mente quando i suoi occhi si posavano in quel modo così invadente su di me.
Nei suoi occhi si celava un qualcosa che non mi convinceva affatto.
Era come se nel suo sguardo ci fosse una sorta di cortina invisibile che serviva a celare la natura fredda e calcolatrice che aveva ereditato proprio dal padre.
<<Avanti che aspetti? Guarda che se pensi che stia scherzando, non è così. Quindi se non vuoi avere problemi, è meglio che te ne vada subito. >> lo minacciai aspramente, usando il tono più aggressivo che potessi fare.
Ma evidentemente non ero stata abbastanza convincente, perché Brad ora non si
sforzava più di rimanere serio.
Seppure aveva le labbra strettamente serrate fra loro, ogni lineamento del suo viso era contratto a causa dello sforzo che stava compiendo per non ridermi in faccia.
<<Fai come vuoi, se vuoi rimanere, fai pure. Vorrà dire che sarò allora io ad andarmene. >>
Ma prima che potessi mettere piede fuori dal bagno, sentii una mano afferrarmi e tirarmi bruscamente verso di sé.
<<Si può sapere ora cosa ti pren... >>
Quando i miei occhi incrociarono quelli di Brad, rimasi a fissarlo impietrita.
Le sue pupille si erano improvvisamente dilatate, le sue labbra erano coperte da un evidente strato di pallore così come lo era del resto tutta la sua faccia.
Delle profonde occhiaie segnavano pesantemente la zona sotto i suoi occhi, mentre i suoi capelli biondi e la maglietta grigia erano entrambi fradici di sudore.
Per qualche inspiegabile motivo Brad aveva assunto lo stesso aspetto di quando l'avevo rivisto drogato al pub la sera prima.
Un terribile sospetto balenò rapido nella mia mente.
Deglutii la saliva pastosa che mi si era accumulata in bocca ed abbassai poi i miei occhi verso il pavimento.
Il sangue mi si rabbrividì di colpo nelle vene.
Le sue scarpe presentavano sulle punte una melma che era identica a quella che aveva nel locale di suo padre.
<<Cosa diavolo stava succedendo? Tutto ciò non ha alcun senso! >> pensai agitata fra me e me.
Protesi la mia mano tremante verso il suo viso.
Dovevo capire se chi avevo davanti fosse veramente lui o si trattasse di un incubo molto realistico dal quale non mi ero ancora svegliata.
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Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /
Teen FictionCaitlyn Gervais è una ragazza di 17 anni,bionda,profondi occhi marroni e con una vita complicata alle spalle. Dopo la morte della nonna Grace,a cui era legata in un modo molto particolare,decide di dare una svolta alla sua vita. Finalmente ha trovat...