Cap. 37

1.3K 270 108
                                    

 <<Si può sapere cosa le hai fatto brutto stronzo? >> sbraitò Jack, mentre avanzava a passo spedito verso il ragazzo.

Non appena pronunciò quelle parole, il mio assalitore strinse le sue spalle contro il muro quasi come se sperasse di poterci passare attraverso e scappare dalla stanza.

Appoggiò i palmi delle mani contro di esso e incominciò a guardarsi attorno terrorizzato in cerca di una via d'uscita: era in trappola.

Osservai la scena curiosa e preoccupata allo stesso tempo e tirai su le coperte fino al collo, come se quel gesto mi sarebbe servito per proteggermi da ciò che stava per accadere.

Sinceramente non avevo la più pallida idea di quello che Jack avrebbe fatto, ma qualcosa dentro di me mi diceva che non sarebbe sicuramente finita nel miglior dei modi per Ryan.

Avevo già assistito di persona al modo in cui il padre di Brad reagiva quando era adirato e in quei momenti essere la sua vittima non era di certo il massimo.

Era meglio quindi prepararsi al peggio.

Il signor Rogers ora si trovava a soltanto un metro di distanza dal mio assalitore: il suono del suo respiro affannoso stava riempendo la stanza, le sue mani gradi erano serrate in due pugni minacciosi e il suo intero corpo era ritto e contratto.

<<Jack non mi sembra il caso di prendersela così, dai parliamone! >>

<<Non c'è niente di cui dobbiamo parlare, devi solo dirmi cosa le hai fatto. >>

<<Non le ho fatto niente, ti giuro. Non so come si sia fatta quei lividi, davvero. Io non c'entro niente. >>

<<Non mi piacciono i bugiardi Ryan >> affermò, camminando più lentamente verso di lui <<ormai dovresti saperlo. >>

<<Io sto dicendo la verità Jack, devi credermi. >>

I suoi occhi color smeraldo erano ora ridotti a due minuscole fessure, il suo petto continuava a salire e scendere velocemente contro la maglietta, mentre il suo intero viso era contratto in una smorfia di puro terrore.

Dovevo ammettere che faceva una certa impressione vedere Ryan ridotto in quello stato: l'arroganza e la crudeltà che aveva usato su di me erano scomparse di colpo, privandolo della sicurezza sfacciata e della forza bruta che era solito avere.

<<Ma più di tutti >> proseguì Jack << odio quelli che, non soltanto mi mentono, ma credono anche di essere più furbi di me e quindi pensano che io possa credere alle prime due cazzate che mi rifilano... >>

<<Jack veramente io non... >>

<<... e credimi quest'ultimi mi fanno davvero imbestialire e con me fanno sempre una brutta fine. >>

Il signor Rogers si fermò a pochi centimetri da Ryan: i due erano ora immobili una di fronte all'altro senza dire o fare nulla, entrambi si stavano scrutando con attenzione in attesa della mossa successiva dell'altro.

La tensione impregnava spietatamente la stanza e il silenzio che c'era nell'aria non faceva che aumentare ancora di più l'agitazione che anche io stavo provando.

<<Allora? Te lo chiedo un'ultima volta, c'è qualcosa che devi dirmi Ryan? >>

L'altro abbassò prontamente lo sguardo.

<<Andiamo puoi fare di meglio. Almeno prova a convincermi! >>

<<Jack io non le ho fatto niente. >> ripeté Ryan con tono quasi robotico, alzando il capo <<Ho fatto solo quello che mi hai chiesto, non l'ho toccata. >>

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora