<<Sei sicura di non voler che ti accompagni? >>
Alexandra era appoggiata allo stipite della porta, mentre frugavo nell'armadio.
<<Ci metti meno tempo se ti do un passaggio in macchina fino al centro. >>
<<Non preoccuparti, prendo il bus. Non è un problema e poi ho l'abbonamento che mi hai comprato. Dovrò pur usarlo, no? >>
Annusai la maglietta rosa che mi era capitata fra le mani e la gettai alle mie spalle con una smorfia disgustata, non appena l'odore di ascelle mi fece capire che l'avevo già usata.
<<Sì, ma non è l'abbonamento il problema Cait. Ti posso fare anche quello mensile o annuale, ma è che non mi piace tanto l'idea che tu prenda il pullman da sola a quest'ora della sera. >>
Un piccolo sorriso si formò agli angoli della mia bocca.
L'istinto materno che aveva dentro di sé era più forte di ogni cosa.
Anche di se stessa.
<<So che Valley Paradise non è New York o Los Angeles, ma non mi fido a lasciarti da sola di sera. >>
<<Non sarò da sola per tutto il tempo. Mi vedo con Jennifer. >>
Mi alzai da terra e posai sul letto i vestiti che avevo scelto.
<<E allora perché non viene lei a prenderti con la macchina? >>
Mi sfilai dalle gambe i pantaloni della tuta senza rispondere alla sua ultima domanda.
<<Perché non vuoi che ti accompagni? Sei arrabbiata per caso con me? Ho detto forse qualcosa di sbagliato? >>
Li piegai con precisione e li misi sotto il cuscino.
<<Non ce l'ho con te, ma tra i vari interrogatori e oggi aver visto in un colpo solo sia Ryan che Jack mi ha destabilizzata un poco. >> mi giustificai << In realtà stasera non volevo nemmeno uscire, ma Jennifer alla fine mi ha convinta. E almeno, prima di vederla, vorrei un attimo stare per i fatti miei e cercare di svuotare la mente. >>
I lineamenti tesi del suo viso incominciarono gradualmente a distendersi, mentre uno sguardo comprensivo si materializzo nei suoi occhi.
Quelle mie parole sembravano averla convinta.
<<Va bene, allora ti lascio prepararti. Hai per caso bisogno di qualche soldo? >>
<<No, tranquilla. Ah, Alexandra. >>
<<Sì? >> fece la donna, voltandosi di scatto.
<<Grazie per aver capito. >>
Mi sorrise dolcemente e uscì poi dalla stanza, chiudendo la porta dietro di sé.
Non appena se ne andò, mi spogliai in fretta e indossai i vestiti che avevo preso dall'armadio.
Mi sedetti sul letto per allacciarmi le scarpe da ginnastica e mi inginocchiai sul pavimento.
Allungai la mano sotto il letto e, dopo alcuni tentativi, riuscii a trovare la pistola di Colin.
La spostai da una mano all'altra e l'esaminai con estrema attenzione mista ad un'eccitante curiosità.
Il mio dito si spostò sulla sicura.
Senza che me ne rendessi conto, l'arma si sbloccò.
La impugnai con decisione davanti a me e chiusi un occhio: ero pronta.
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Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /
Teen FictionCaitlyn Gervais è una ragazza di 17 anni,bionda,profondi occhi marroni e con una vita complicata alle spalle. Dopo la morte della nonna Grace,a cui era legata in un modo molto particolare,decide di dare una svolta alla sua vita. Finalmente ha trovat...