Cap.5

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<<Cosa dicono le analisi? >>

<<Buone notizie! La ragazza ha avuto soltanto un lieve trauma cranico, considerando il fatto che è caduta sbattendo pienamente la testa. >>

<<E invece il ragazzo? >>

<<Le sue condizioni erano molto critiche quando è entrato in ospedale, ma durante la mattinata si è lentamente stabilizzato. Aveva una costola rotta e ci è mancato veramente poco che si perforasse il polmone sinistro, ma grazie a Dio non è successo. In meno di sei settimane la costola guarirà. E anche la lesione al naso è stata lieve. >>

<<Quindi non dovrete operarlo? >>

<<No, dovrà soltanto aspettare la naturale guarigione delle ossa nasali, metterci più volte al giorno del ghiaccio e prendere degli antidolorifici. Il gonfiore passerà in una settimana, mentre l'ematoma si riassorbirà dopo circa 14 giorni. >>

<< Hanno avuto entrambi parecchia fortuna! >>

<< Dopotutto serve anche quella nella vita, no? Ma mi tolga una curiosità, chi li ha portati in ospedale? Perché quando sono entrati i miei colleghi non hanno visto nessun amico o famigliare con loro e di solito in casi come questi sono sempre i primi ad arrivare. >>

<<Un cliente del locale mentre stava ballando ha visto i due giovani per terra privi di sensi e così ha subito chiamato un'ambulanza e in seguito sono stati avvisati i miei colleghi, perché pare che il ragazzo sia stato aggredito. >>

I miei occhi erano ancora chiusi quando sentii delle fievoli voci intorno a me. Ogni centimetro del mio corpo era pervaso da un consistente senso di stanchezza e avvertivo un generale malessere.

Lentamente allungai le mani e sentii un tessuto morbido e gelido che avvolgeva tutto il mio corpo.

Mi svegliai di scatto, gli occhi mi bruciavano e la testa pareva essere così incredibilmente leggera.

Riuscii a distinguere con difficoltà due ombre poco distanti da me.

Dopo qualche secondo tutto incominciò a prendere finalmente forma.

Ero distesa su un letto d'ospedale con indosso un camice verdastro e ad un metro da me c'erano una dottoressa e un agente della polizia che continuavano a parlare fra di loro.

L'agente si accorse del mio risveglio e sussurrò delle parole incomprensibili all'orecchio della dottoressa mentre continuava a studiarmi attentamente.

Era un uomo quasi sulla trentina, alto, moro, occhi color nocciola e con un'espressione che non tradiva nessun sentimento.

Cosa ci faceva nella mia stanza?

<<Buongiorno signorina Gervais, come si sente? Sa dove si trova? >>mi chiese la donna, sedendosi accanto a me.

<<Sì, sono in ospedale. >> risposi a bassa voce a causa della fastidiosa secchezza che avvertivo in gola. <<Posso avere un bicchiere d'acqua? >> chiesi in un sussurro.

<<Certo, l'infermiera le ha lasciato qui sul tavolo una bottiglietta. Ecco la prenda pure. >> disse la donna, porgendomela.

La afferrai avidamente e ne bevvi metà. Mi sentii un poco meglio: la secchezza si era attenuata.

<<Dovrò farle un piccolo test per vedere se presenta qualche piccola amnesia, è pronta? >>

Annuii, mentre mandai giù un piccolo sorso d'acqua.

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora