Cap. 7

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<<Non penserai vero di trasferirti qui con me? >>

<<Sarà solo per un po' di tempo, lo giuro. Farò qualche soldo e poi me ne andrò via. >>

Mi alzai per mettere la mia tazza nel lavandino.

Non avevo più voglia di bere il tè, la notizia che mi aveva appena dato aveva bloccato il mio stomaco.

Presi i guanti dal cassetto a destra del forno, me li misi e incominciai a lavare i piatti che si trovavano lì già da due giorni abbondanti.

Dovevo tenermi occupata, cercare di scaricare l'ira che stavo provando in quel momento.

<<Caitlyn, allora cosa ne pensi? >>

<<Credimi, tu non vuoi sapere realmente cosa ne penso. >> rimuginai fra di me.

Anche se mi doleva ammetterlo, mia madre aveva più diritti di me su quella casa e anche se fossi stata contraria, si sarebbe sicuramente stabilita rivendicando la casa come sua proprietà visto che era la parente più prossima a Grace (che non aveva lasciato nessun tipo di testamento) e non avrebbe sicuramente esitato a cacciarmi da lì.

La rabbia cominciò man mano a diminuire e a cedere il posto alla rassegnazione.

La sua richiesta era in realtà un'arma a doppio taglio, mi aveva messa davanti a un bivio con una sola via d'uscita.

<<Allora? >>

<<Va bene, >> acconsentii impotente, voltandomi verso di lei << ma non riuscirai a trovare un lavoro così facilmente a Valley Paradise. Assumono quasi esclusivamente persone del posto, forse con te essendo un'adulta faranno meno storie, ma non è detto. >>

<<Tranquilla che il lavoro ce l'ho già. >>

<<E qual è? >>

<<È un lavoro a cui nessun uomo potrà dire di no, nemmeno ad una forestiera! >> mi fece l'occhiolino.

Rabbrividii all'istante.

<<Vuoi continuare veramente a fare "quel lavoro"? >>

<<Sì, dopotutto ho soltanto trenta sette anni e credimi l'età in quelle cose non conta, ciò che conta realmente è ... >>

<<Basta! >> la fermai << Non mi interessa che lavoro farai, ok? Ma se vuoi che la nostra convivenza vada nel migliore dei modi, cosa che vedo moltooo difficile, dovremo mettere delle regole fra noi. >>

<<Per me va bene. >>

<<Prima regola >> mi tolsi i guanti.

<<Quante ce ne sono? >>

<<Non ha importanza, l'importante è che tu le ascolti e soprattutto le rispetti. >>

<<Ok,ok, >> alzò gli occhi al cielo << continua pure maestrina. Scusa per l'interruzione! >>

<<Allora come prima regola non ti dovrai portare i clienti qui, non voglio quella gente dentro casa della nonna. >>

<<E chi mi dice che anche tu rispetterai quella regola? >>

<<Tranquilla che io la rispetterò, non sono come te. >>

<<La rispetterai perché ci tieni tanto alla stupida casa di mia madre o perché sei ancora una verginella? >> mi provocò, scoccandomi uno sguardo di sfida.

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora