Cap. 87

313 57 3
                                    


<<Allora, com'è andata? >> mi chiese Alexandra, non appena mi vide uscire dalla stanza con entrambe le guance e gli occhi arrossati << Stai bene Caitlyn? Vuoi sederti un attimo e prenderti qualcosa di caldo da bere? Non so un thé caldo o magari una buona cioccolata calda... ti andrebbe? >>

<<Sto bene, ora possiamo andare? >>

<<Stia tranquilla Alexandra, Cait è stata bravissima. Ha risposto a tutte le nostre domande. >>

Lo sceriffo si materializzò da dietro le mie spalle.

<<Ora ancora qualche domanda a lei e poi apriamo ufficialmente l'indagine. >> le fece cenno di entrare.

Alexandra si tolse la borsa a tracolla dalle spalle.

<<Sì, arrivo. Puoi tenermela te finché sono dentro per favore? Se ti vuoi prendere qualcosa alle macchinette prendi pure le monete dal mio portafoglio, non farti alcun problema. >>

Rimasi a fissare inerme la porta chiusa con in mano la borsa dell'amica di Nick che mi penzolava dalle mani, poi, dopo essermi ripresa da quel momento, mi misi la borsa sopra la spalla e mi allontanai da lì per cercare il distributore.

Non mi ci volle per molto per individuare l'unica macchinetta nera e blu che si trovava dentro al commissariato che in quell'istante era circondata da un gruppo di poliziotti.

Mi avvicinai tranquilla verso di loro, eppure ad un certo punto fui costretta a bloccarmi.

Il mio cuore si fermò, le mani si ricoprirono di strati e strati di sudore e la mia testa si fece più leggera.

Tutto intorno a me per un momento parve sfocarsi e per alcuni secondi non riuscii a vedere niente.

Mi appoggiai in tempo contro la parete e aspettai seduta a terra di riprendere la vista.

Quando i colori si fecero di nuovo nitidi, mi aggrappai al muro e mi alzai lentamente, stando attenta a non fare movimenti troppo bruschi.

Non appena riuscii a vedere, mi sentii come se un fulmine mi avesse colpita.

Non potevo credere ai miei occhi.

Non era possibile.

In preda al panico corsi dallo sceriffo e Alexandra, spalancando la porta della stanza dell'interrogatorio.

<<Cait, tesoro cos'è successo? Cos'è quella faccia? >>

La donna si alzò immediatamente dalla sedia, avvicinandosi verso di me insieme a Walsh.

<<Sei tutta sudata e pallida, hai avuto un malore? >> mi chiese, prendendo un fazzoletto dalla tasca dei jeans e passandomelo sulla fronte << Ti gira la testa? Vuoi sederti un attimo? >>

Scossi la testa, mentre lo sceriffo mi adagiò sulla sedia.

<<Dici cos'è successo figliola. >> mi esortò con un tono paterno.

Incominciai ad ispirare ed espirare con l'intento di calmarmi.

Ero troppo accelerata.

<<I-i-i-i-o-o-io-io... I-i-io ho-ho vist-visto. >>

Aexandra si piegò in ginocchio davanti a me.

<<Dici tesoro, cosa hai visto? >> mi strinse la mano.

Provai ad andare avanti, eppure era inutile. Non riuscivo a parlare.

Dai miei occhi si liberarono una miriade di lacrime.

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora