Cap . 75

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<<Mi raccomando Cait, prima di entrare dentro casa, fa' attenzione al gradino che si trova dopo al cancello che è un po' alto. >> mi avvisò Alexandra, mentre chiuse con forza la portiera del suo lato.

Scesi con calma dall'auto.

<<Va bene. >>

Alexandra premette il pulsante delle chiavi per chiudere il veicolo e, dopo averle riposte con cura dentro la borsa nera, si fermò per cercare invece quelle di casa.

Mentre lei era presa in quell'operazione, mi avvicinai al cancello ed osservai da fuori il grande giardino che circondava la sua abitazione.

Pareva quasi essere uscito da una fiaba da quanto era perfetto e incantevole.

Nemmeno le nuvole scure che ora minacciavano il cielo, riuscivano a rovinare l'atmosfera di magia e serenità che impregnavano quel luogo.

A sinistra del giardino spiccava un albero molto alto pieno di meravigliose foglie rosse e arancioni e da uno dei suoi grossi rami pendeva inoltre una graziosa altalena che molto probabilmente Alexandra aveva messo per sua figlia.

Ai bordi della proprietà si alternavano invece numerose siepi che, nonostante qualche foglia secca che il vento aveva appoggiato accidentalmente su di esse, erano rigogliose e ben curate.

In più al centro del giardino si trovava una bellissima fontana di marmo che però ora a causa della stagione fredda non era in funzione.

Prima di distogliere lo sguardo da essa, mi accorsi che in mezzo a quest'ultima spiccava una piccola figura, una statua che però non riuscivo a vedere bene.

Mi misi una mano sulla fronte e provai ad aggrottare gli occhi per capire cosa fosse, ma era troppo lontana.

<<Trovate! >> esclamò ad un certo punto la donna, raggiungendomi con in mano una chiave sottile.

<<Casa tua sembra davvero molto bella. >>

<<Ti piace? >> mi chiese felice, infilando la chiave nella fessura e girandola due volte a destra.

La serratura fece un rumore metallico che indicava che era stata aperta.

<<Sì, molto. >>

<<Dopo di te Cait. >>

<<Grazie. >>

Le sorrisi, mettendo piede dentro a quel giardino "fatato".

Ammirai l'incanto di quel luogo meraviglioso; poi, mi diressi verso la fontana curiosa di capire cosa rappresentasse la statua grigia.

I sassolini di cui era fatto il vialetto scrocchiarono sotto alle mie scarpe ogni volta che i miei piedi toccavano terra, creando una sinfonia che si mischiò in maniera armonica con il suono del vento tra le foglie.

Arrivata di fronte alla fontana, dovetti alzare il capo per osservare meglio la piccola scultura che ergeva al centro.

Era posizionata in alto sopra un piccolo pilastro decorato con dei bellissimi fiori che si intrecciavano l'uno l'alto su alcuni filamenti di un'edera anche essa scolpita.

Ora che ero abbastanza vicina, mi resi subito conto che il soggetto rappresentato era un grazioso angioletto seduto che teneva in mezzo alle sue gambe paffute una palla che era più grande del suo intero corpo.

Un sorriso tenero era dipinto sul suo volto spensierato, mentre dei capelli corti riccioli incorniciavano la sua testa levigata.

Le piccole ali che sporgevano da dietro la sua schiena erano piegate verso il basso, nascondendo una parte delle sue spalle e del suo busto quasi come se lo stessero avvolgendo in un caldo abbraccio oppure come se lo stessero proteggendo da qualcosa.

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora