Continuai a fissarlo terrorizzata senza dire nulla, non riuscivo a trovare nemmeno il coraggio di aprire bocca.
<< Caitlyn? >> domandò ad un certo punto il signor Rogers, mettendo fine a quel silenzio opprimente.
Le sue parole rimbombarono per qualche secondo nella stanza semivuota, creando un effetto quasi solenne.
Ma per tutta risposta mi limitai a scrutarlo scioccata senza dire nulla.
<<Vi conoscete? >> si intromise Ryan, guardando Jack e poi voltandosi subito verso di me.
Nessuno dei due gli rispose, eravamo troppo presi nel capire se ciò che stavamo entrambi vedendo fosse vero o una sorta di allucinazione.
In quel momento dovevo ammettere che mi sentivo parecchio confusa, non riuscivo a capire se dovevo sentirmi sollevata nel vederlo o invece dovevo iniziarmi seriamente a preoccupare.
D'altronde l'ultima volta non ci eravamo lasciati nel miglior dei modi: avevo mollato in tronco il lavoro per accompagnare Brad all'ospedale e mi ero licenziata su due piedi senza dare alcuna spiegazione.
Sapevo che Jack non era un santo, però in generale si era comportato bene con me.
Nonostante mi avesse tolto nell'ultimo periodo dei soldi dallo stipendio a causa degli svariati ritardi che mia madre mi aveva fatto fare, non mi aveva mai licenziata perché sapeva che quello era l'unico lavoro che potevo permettermi.
Dentro di me ero ormai più che certa del fatto che Ralph lo avesse già informato la sera stessa della ragione della mia repentina scomparsa dal pub, ma solo ora mi rendevo conto che era una cosa che forse avrei dovuto fare io di persona.
Eppure dall'espressione del suo viso non sembrava nutrire del rancore o della rabbia nei miei confronti, anzi in quell'istante pareva stupito e disorientato quanto me.
I suoi occhi glaciali mi stavano scrutando attentamente, i suoi zigomi marcati erano leggermente contratti, mentre la sua bocca era semiaperta, quasi come se fosse sul punto di dire qualcosa.
Ad un certo punto Jack si avvicinò verso il fondo del letto e appoggiò entrambi le mani sul rivestimento di legno che si trovava poco distante dai miei piedi.
Abbassò per un momento la testa, poi, dopo avermi scoccato uno sguardo fugace, si voltò verso Ryan.
<<Non è quello che avevo chiesto. >> mi indicò.
<<Jack tu mi hai chiesto una ragazza e io te l'ho portata. Ho fatto solo quello che mi hai chiesto. Erano questi i patti. >>
Il mio assalitore lo raggiunse agitato.
<<Il nostro accordo è saltato! Scordati i soldi. >>
<<Jack non puoi farmi questo, sai che ne ho estremamente bisogno! >> protestò Ryan, trattenendolo per la giacca.
A quel gesto il signor Rogers si fermò di colpo.
<<Lasciami. >> sibilò a denti stretti con una calma a dir poco sinistra, avvicinandosi minacciosamente verso il viso di Ryan che appena si trovò faccia a faccia con lui mollò immediatamente la presa.
Era incredibile come quell'uomo riuscisse sempre a farsi rispettare da tutti.
Jack diede inseguito un'ultima occhiata intimidatoria a Ryan e, dopo essersi sistemato con cura la camicia nera che indossava, i suoi occhi ritornarono a posarsi su di me.
In una frazione di secondi me lo ritrovai di fianco, seduto sul fianco destro del materasso.
Mi voltai automaticamente dal lato opposto: non avevo il coraggio di guardarlo in faccia.
STAI LEGGENDO
Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /
Teen FictionCaitlyn Gervais è una ragazza di 17 anni,bionda,profondi occhi marroni e con una vita complicata alle spalle. Dopo la morte della nonna Grace,a cui era legata in un modo molto particolare,decide di dare una svolta alla sua vita. Finalmente ha trovat...