Cap. 24

1.8K 355 167
                                    

<<Brad, dimmi che non è quello che penso. >>

<<Caitlyn ... >>

<<Dimmi che è solo un brutto sogno, >> gli ordinai, stringendo il suo viso fra le mie mani << dimmi che fra poco ci risveglieremo e saremo felici da qualche altra parte. Lontani da qui, da tutti, dal mondo. >>

<<Cait. >>

<<Ti prego >> mi avvicinai alle sue labbra << dimmi qualcosa che mi rassicuri, ora come ora ne ho veramente bisogno. >>

Brad non rispose.

Nonostante l'aspetto instabile e poco confortante che aveva, dai suoi occhi traspariva un'insolita lucidità che non mi sarei mai aspettata di trovare in lui, non almeno in quel momento.

Quell'apparente autocontrollo che stava dimostrando, mi sorprese e mi rincuorò allo stesso tempo.

<<Forse non è poi così grave come sembra. >> ipotizzai poco convinta fra me e me.

Nel frattempo il brusio intorno a noi non fece che aumentare: i ragazzi si stavano spazientendo; ma io e Brad, incuranti della loro presenza, continuavamo a parlarci senza dire nulla.

I suoi occhi color ghiaccio erano immersi nei miei e i miei occhi marroni nei suoi.

Parevano quasi essere come il cielo e la terra, così diversi fra loro, così maledettamente lontani; ma abbastanza vicini per potersi sfiorare, abbastanza uguali per completarsi a vicenda e risultare insieme imperfettamente perfetti.

Eravamo due opposti appesi a un filo troppo sottile che in qualsiasi momento poteva spezzarsi e far crollare tutto il poco che era stato costruito con fatica.

Eppure quel filo stava ancora resistendo, nonostante le difficoltà, nonostante tutto, nonostante noi.

Continuai a scrutarlo attentamente, non mi ci volle molto tempo per capire le sue intenzioni e l'espressione concentrata che si era materializzata sul suo viso confermava tutto.

Stava tentando di intuire cosa volessi sentirmi dire in quel momento, voleva trovare la parola giusta che avrebbe fatto arrestare la confusione che avevo dentro, la risposta che mi avrebbe restituito il sorriso e che avrebbe allontanato le ombre dalla mia vita.

Ma una parte di me sapeva benissimo che non ce la poteva fare, non sarebbe mai riuscito a colmare il vuoto che mi divorava.

Quella risposta, quella frase fatta che Brad stava cercando così disperatamente nei miei occhi non esisteva, non poteva esistere.

Non sapevo nemmeno io cosa volevo sentirmi dire in quella circostanza, non c'era niente che mi avrebbe potuto dire per farmi star meglio.

Avevo bisogno soltanto di lui, della sua presenza, delle sue braccia forti, magari di un suo abbraccio o delle sue labbra morbide che, ogni volta che si univano alle mie, mi facevano toccare il paradiso con un solo dito.

Forse come nelle favole con un semplice bacio tutto sarebbe tornato come prima e il dolore sarebbe scomparso definitivamente dalle nostre vite.

Forse quel gesto sarebbe veramente bastato per allontanare i demoni che si erano messi fra noi due e che stavano intrappolando il mio angelo in una gabbia fatta di spine.

Ma purtroppo la vita non è come quella che si vede nei film o si legge nei libri, la vita vera spesso non ha un lieto fine.

Improvvisamente un sorriso amaro comparve sul viso di Brad.

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora