<<Va un poco meglio ora? >> le sussurrai, spostandole una ciocca di capelli che le stava coprendo metà faccia.
Taylor si liberò dal mio abbraccio.
<<Sì, grazie. Perdonami per questa sceneggiata, ma ogni volta che penso a quello che è successo, non riesco a rimanere calma. >>
<<Non ti devi scusare di niente, davvero. Non è colpa tua. Le persone sono imprevedibili e a volte, prima di conoscerle realmente per quello che sono, non basta nemmeno una vita intera. >>
<<Grazie mille Caitlyn, sei una ragazza molto dolce. Mi ha fatto bene sfogarmi con te, davvero. >>
<<Mamma perché stai piangendo? >> tuonò una voce minuta che proveniva dall'entrata del salotto.
Ci girammo entrambe sorprese verso l'ingresso della stanza.
Dovetti abbassare lo sguardo per scoprire da chi proveniva quella domanda.
Appoggiata allo stipite della porta si trovava infatti una piccola bambina di circa quattro anni che ci stava guardando entrambe con i suoi profondi occhioni scuri, mentre un'espressione allarmata era dipinta sul suo viso di porcellana.
La bimba aveva dei meravigliosi capelli marroni che erano raccolti accuratamente in due piccole trecce, in quel momento indossava un grazioso vestito rosso con sopra ricamati tanti fiorellini e nella mano destra teneva stretto un orsetto di peluche che era quasi più grande di lei.
<<Mamma perché stai piangendo? >>
La bambina si avvicinò verso di noi, scoccandomi di tanto in tanto qualche sguardo interrogativo.
<<Non è successo niente Chloe, la mamma sta bene. >> cercò di rassicurarla Taylor, mentre si chinò per prenderla in braccio.
<<Non è vero, stavi piangendo, ti ho vista! >> replicò figlia, asciugando un'ulteriore lacrima che si era appena formata sul viso della donna e avvolgendole in seguito il collo con le sue piccole braccia.
<<Amore sto bene, ora è tutto passato, sta tranquilla. >> le sussurrò all'orecchio, stringendola forte a sé << Ora sto bene. >>
<<E allora perché stavi piangendo? >>
Chloe scrutò la mamma dritta negli occhi.
<<Ero un po' triste perché pensavo alla nostra pasticceria di Bleuville, tutto qui. Non ti devi preoccupare. >>
<<Ma quindi... >> la interruppe improvvisamente la bambina con una smorfia sorpresa <<anche i grandi piangono? >>
Davanti a quella domanda così innocente da parte della figlia, Taylor scoppiò a ridere di gusto e, dopo averle riempito di baci il viso paffutello, la scrutò amorevolmente.
<<Sì tesoro, anche i grandi piangono. Tutti piangono. Soltanto che gli adulti fanno più fatica. >>
<<E perché fanno più fatica mamma? >> domandò la bambina con un'espressione accigliata.
<<Perché sono troppo orgogliosi per farlo e così si tengono tutto dentro. >>
<<Ah. >> fece Chloe confusa, poi, dopo alcuni istanti, mi guardò seria << Anche tu piangi? >>
<<Sì, anch'io piango. >> le sorrisi.
<<Amore perché non vai a controllare se i biscotti sono pronti? >> le suggerì tutto ad un tratto la madre, posandola a terra.
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Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /
Teen FictionCaitlyn Gervais è una ragazza di 17 anni,bionda,profondi occhi marroni e con una vita complicata alle spalle. Dopo la morte della nonna Grace,a cui era legata in un modo molto particolare,decide di dare una svolta alla sua vita. Finalmente ha trovat...