Cap. 76

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Mi fermai un attimo per capire quale fosse la porta del bagno fra la miriade di stanze che avevo davanti.

Quando vidi una luce provenire alla mia destra da sotto di una di esse, mi diressi verso quest'ultima.

Spinsi decisa la porta che era già semiaperta e davanti ai miei occhi mi ritrovai una grande vasca in marmo dalla quale usciva una nuvola di vapore.

A destra sul muro vicino allo specchio invece vi era un attaccapanni con un accappatoio rosa, mentre appoggiato su un tavolino vicino alla vasca vi erano dei vestiti puliti e una di quelle bombe di sapone colorate che a contatto con l'acqua si sciolgono.

Davanti a quella vista deleteria, chiusi contenta la porta alle mie spalle e iniziai a spogliarmi davanti allo specchio.

Mi levai subito le scarpe, poi, dopo essermi sbottonata e sfilati i pantaloni, mi tolsi anche il maglione.

Prima di togliermi anche l'intimo, appoggiai per un attimo le mani contro il lavandino.

Pulii con un gesto rapido lo specchio che erano appannato a causa del vapore proveniente dalla vasca e scrutai con attenzione il mio riflesso.

Il livido sul mio zigomo era diventato di qualche tonalità più scuro, mentre la zona intorno ad esso si era leggermente gonfiata.

<<Fantastico, >> sbuffai, appoggiandoci con delicatezza sopra un dito per sentire la consistenza della "palla" che si era formata << ora voglio vedere quanto ci metterà per andarsene! >>

Mi tolsi in seguito di dosso l'intimo e lo gettai seccata per terra.

Afferrai la sfera rosa di sapone che si trovava sul tavolino e la gettai in acqua: una scia effervescente incominciò a invadere ogni singolo angolo della vasca fino a far diventare l'acqua di un colore rosa acceso.

Entrai cautamente in vasca e, quando entrambi i miei piedi toccarono il fondo, mi sedetti a rallentatore.

Il mio corpo venne avvolto dal calore piacevole che l'acqua emanava.

Sentii i muscoli e i nervi del collo e della schiena sciogliersi all'unisono, mentre il senso di spossatezza che mi stava buttando giù incominciò a scivolare pian piano via da me per cedere il posto ad una sensazione di pace e relax.

<<Finalmente! >> pensai, distendendo le braccia lungo i lati della vasca e poggiando la testa contro il marmo duro che si trovava dietro di me.

Mossi un paio di volte i piedi nell'acqua ed incominciai in seguito a socchiudere gli occhi per poi abbandonarmi completamente a quell'atmosfera serena che conciliava il sonno.

Il rumore del vento che proveniva da fuori si trasformò in un impercettibile sottofondo che mi cullava, il mio respiro si fece più calmo e il battito del mio cuore diminuì.

Le mie braccia scivolarono giù dalla striscia di marmo sulla quale erano appoggiate, rimanendo a penzoloni all'esterno della vasca e la mia testa si girò verso destra.

Tutto ad un tratto un rumore di vetri infranti mi costrinse a svegliarmi di soprassalto.

Mi sedetti dritta nella vasca e mi strofinai gli occhi per riprendere un po' di lucidità.

Non sapevo per quanto tempo mi fossi addormentata, ma qualcosa aveva interrotto il mio riposino ristoratore.

Mi guardai attorno e sembrava tutto apposto, ogni cosa era perfettamente al suo posto.

Forse il trambusto che mi aveva svegliata in realtà proveniva dal piano terra, probabilmente all'amica di Nick doveva essere caduto qualcosa.

<<Alexandra, va tutto bene lì sotto? Alexandra? >>

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora