<<Non ti facevo tipa da spogliarelliste! >>
La voce limpida e vivace che aveva parlato, mi fece capire che di sicuro non si trattava di Tom.
I muscoli del mio corpo si rilassarono all'unisono e la tensione che in quei brevi secondi avevo accumulato incominciò ad allentarsi.
Aprii gli occhi come un bambino che aveva appena tolto la testa dalle lenzuola per non vedere le ombre spaventose della notte muoversi nella sua stanza.
Tolsi la mano dalla maniglia e mi girai un po' incerta.
<<Posso capire gli spogliarellisti, ma le spogliarelliste mi sembra un po' troppo.>> rise Colin con il suo solito e inconfondibile sorriso cristallino.
Forse per la grande felicità che provavo nel rincontrarlo oppure per l'immenso sollievo che provavo nel vedere un viso amico, mi gettai spontaneamente su di lui.
<<Wo, vacci piano ragazza di città! Ci siamo visti solo stamattina e già ti manco? >> mi provocò, ricambiando affettuoso il mio abbraccio e accarezzandomi poi i capelli con la mano opposta con cui teneva la birra.
Rimasi con la testa contro il suo petto per qualche secondo.
Il calore emanato dal suo corpo, il battito potente del suo cuore e il profumo gradevole che mi giungeva dal suo collo riuscirono a farmi dimenticare per un momento tutti i miei problemi.
<<Caitlyn sei per caso ubriaca? >> mi chiese, quando mi decisi a staccarmi da lui << Da dove viene tutto questo affetto? >>
Gli tirai giocosamente un pugnetto sulla spalla.
<<Sai a volte so essere anche dolce. >>
<<Hai presente quelle comete che ogni tot di anni si rifanno vive? >>
<<Mmm sì... >>
<<Ecco tu sei come loro, ogni tot di anni dal nulla mostri la sua dolcezza. Poi però finché si verifichi un altro evento del genere, deve ripassare un bel po' di tempo! Oh, avanti! Cos'è quella faccia? Ti ho paragonata ad una cometa. E poi se sei stata dolce con me, devo considerami fortunato, no? >>
<<Immagino di sì. >>
Bevette un sorso di birra e si leccò in seguito con la lingua un po' della schiuma che gli era rimasta sulle labbra.
<<Comunque come mai qui?>>
Schiusi la bocca pronta a raccontargli la verità, ma qualcosa dentro di me mi bloccò.
Anche se mi fidavo di Colin e sapevo che era un bravo ragazzo, non potevo dirgli che cosa mi era successo.
Se gli avessi raccontato che cosa avevo in mente, non avrebbe reagito affatto bene.
Dovevo trovare una scusa credibile che non lo facesse sospettare.
Dopotutto era un poliziotto, con una mia parola sbagliata avrebbe capito che gli nascondevo qualcosa.
<<Ti dispiace se andiamo un attimo fuori a parlare? Voglio prendere un po' d'aria. >>
Colin bevette l'ultimo goccio di birra, si asciugò con un gesto deciso la bocca e lanciò con la stessa agilità e destrezza di un cestista di basket la bottiglia dentro ad un bidone che si trovava a qualche metro da lui, facendo perfettamente centro.
<<Sono pronto, andiamo. >> mi sorrise, aprendomi da vero gentiluomo la porta.
<<La ringrazio Mr Colin. >> scherzai con un finto accento british, uscendo dal locale.
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Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /
Teen FictionCaitlyn Gervais è una ragazza di 17 anni,bionda,profondi occhi marroni e con una vita complicata alle spalle. Dopo la morte della nonna Grace,a cui era legata in un modo molto particolare,decide di dare una svolta alla sua vita. Finalmente ha trovat...