Tutto ad un tratto Ryan interruppe la sua sadica tortura, ritraendo finalmente la pistola dalle mie gambe.
A quel suo gesto il mio corpo si rilassò e dalle mie labbra uscii un sospiro di sollievo.
Abbandonai la testa sul morbido cuscino e rimasi sdraiata qualche minuto con il viso rivolto verso il soffitto, mentre cercavo di tranquillizzarmi.
Dopo alcuni istanti fui costretta però a chiudere gli occhi a causa del leggero bruciore che mi impediva di tenerli aperti sotto la luce potente del lampadario.
Nel frattempo udii di fianco a me Ryan rimettere la sicura alla pistola e un debole sorriso si materializzò sulle mie labbra.
Forse il peggio era passato.
Quando il bruciore sembrò essere in parte diminuito, riaprii gli occhi e, non appena vidi alla mia destra Ryan chinarsi improvvisamente sul pavimento, allungai subito il collo per controllare cosa stesse facendo.
Incurante del mio sguardo vigile, Ryan appoggiò l'arma sul pavimento e la scaraventò con un calcio dall'altra parte della stanza.
Poi si alzò dalla sedia e i suoi occhi color smeraldo incrociarono i miei.
Ora anche lui mi stava scrutando con una certa attenzione, ma il suo era uno sguardo decisamente diverso.
Aveva un qualcosa di perverso.
Sembrava quello di un predatore pronto ad avventarsi sulla preda e in quella stanza la preda ero io.
Ad un certo punto Ryan si sedette sul letto davanti a me e mi afferrò bruscamente, protraendomi verso di sé.
Avvicinò il suo viso al mio e si gettò con prepotenza sulle mie labbra.
La sua lingua calda invase arrogantemente la mia bocca, mentre le sue mani esploravano indisturbate ogni centimetro del mio corpo.
Mi costrinse a distendermi sul letto e si posizionò in fretta sopra di me senza staccare nemmeno per un secondo la sua bocca dalla mia.
Provai a respingerlo con tutta la forza che avevo dentro di me; ma a quel mio gesto Ryan mi strinse ancora di più a sé, schiacciando le mie braccia sotto il peso dei suoi addominali, impedendomi così di muovermi.
Tutto ad un tratto si alzò dal mio corpo e mi sfilò di colpo il maglione di dosso, lanciandolo lontano.
Poi fece lo stesso con i miei jeans, ritrovai in poco tempo in intimo.
<<Ryan c-cosa stai facendo?>> gli domandai terrorizzata e imbarazzata allo stesso tempo.
<<Non ti preoccupare. >> sibilò con un tono gelido.
Si stese nuovamente sopra di me e le sue mani si spostarono ora sulle mie cosce; una di loro entrò nelle mie mutande e mi palpò smaniosamente la chiappa sinistra.
<<Ryan smettila! >> urlai, sferrando un calcio nel vuoto.
<<Così impari a mancarmi di rispetto! >>
Mi abbassò con un gesto fulmineo la gamba e riprese a baciarmi con foga.
<<È un vero peccato che Brad non ti abbia venduta a me, >> commentò, spostandosi sul mio collo << È proprio un vero peccato. >>
Al suono di quelle parole la paura che stavo provando si affievolì per un momento.
Avevo capito bene? Brad mi aveva venduta?
No, non poteva essere: lui non mi avrebbe mai fatto una cosa simile e detto da uno come Ryan, c'era ben poco da fidarsi.
E poi in che senso venduta?
Ma soprattutto a chi?
<<Ryan, ripeti quello che hai appena detto. >> dissi, mentre mossi con fatica le spalle per scrollarmelo di dosso.
<<Caitlyn sta ferma! Fammi godere questo momento. >> mormorò estasiato, spostandola sua mano sinistra sull'altro mio gluteo.
Fece scorrere sadicamente le sue labbra lungo la mia pelle, finché non si avventò sul mio seno.
<<Ryan mi stai facendo male! >> mi lasciai sfuggire un gemito di dolore.
<<Ora ti faccio vedere io chi comanda! >> tuonò con una voce roca.
Le sue mani uscirono finalmente dalla parte posteriore delle mie mutande, ma prima che potessi cantare vittoria, Ryan si aggrappò all'elastico di quest'ultime e me le strappò di dosso.
Avvolse poi le sue mani intorno ai miei fianchi e, dopo avermi sollevata dal materasso con una mano, con l'altra afferrò le lenzuola del letto e ci si infilò dentro.
<<R-ryan, ti prego non farlo. >> lo supplicai in preda all'esasperazione più totale, quando capii le sue intenzioni.
<<Vedrai che ti piacerà. >> disse sinistramente, togliendosi i boxer.
Chiusi rapidamente le gambe e cercai di rotolarmi giù dal letto per fuggire.
Ma riuscii soltanto a toccare il pavimento con le mani: le mie gambe erano ancora trattenute dalla cinghia di cuoio che le avvolgeva.
<<Dove pensi di andare, eh? >> mi afferrò, riportandomi sul letto.
<<Lasciami andare. >> lo pregai in lacrime << Non lo dirò a nessuno, lo giuro. >>
<<Shh. >>
Mi appoggiò l'indice sulle labbra, piazzandosi poi svelto fra le mie gambe.
<<Prima che ti vengano a prendere, ti lascerò un ricordino di me. >>
<<Ryan no! >> gridai con tutta la voce che avevo nelle mie corde vocali, mentre alzai le braccia come per proteggermi da lui.
Davanti a quello spettacolo, un ghigno agghiacciante comparve sulle sue
Labbra: afferrò con forza le mie braccia e le portò sul cuscino vicino alle mie orecchie.
<<Non dovevi sputarmi in faccia Caitlyn, dovevi pensarci due volte prima di farlo. Ora dovrai pagarne le conseguenze. >>
SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutte ragazze, ecco il capitolo 30!
Come avete visto la situazione per la nostra Caitlyn si sta complicando sempre di più e presto scopriremo come andrà a finire con Ryan . Vi devo confessare che non vedo l'ora di pubblicare il prossimo mercoledì un altro capitolo , perché ho già in mente un paio di cosette che accadranno !
Devo dire con tutta sincerità che non mi sono mai sentita così felice in vita mia e anche realizzata per tutto l'apprezzamento che ricevo ogni giorno da voi e che riesco ad avvertire perfettamente dalle vostre parole meravigliose. Grazie di cuore mie piccole donne , siete meravigliose.
E ricordatevi la festa delle donne non è solo oggi , la nostra festa è ogni singolo giorno dell'anno e dobbiamo essere fiere di essere donne, ma anche di ciò che ci rende tali. Non solo la bellezza e la simpatia, ma anche aspetti come il coraggio, la sensibilità, l'intelligenza che non è soltanto sapere svolgere un determinato problema di fisica o matematica, intelligenza significa anche la nostra capacità di affrontare la vita, i problemi, aiutare gli altri e molto altro.
Lottate sempre per i vostri sogni e per ciò in cui credete e non seguite mai e poi mai gli altri, ognuno di noi deve distinguersi e mai tradire se stesso. Seguendo la massa non si andrò mai da nessuna parte , credetemi ♥
Ci vediamo mercoledì 15 con il capitolo 31!
Un bacione a tutte voi e buona feste delle donne 😘😘
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Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /
Teen FictionCaitlyn Gervais è una ragazza di 17 anni,bionda,profondi occhi marroni e con una vita complicata alle spalle. Dopo la morte della nonna Grace,a cui era legata in un modo molto particolare,decide di dare una svolta alla sua vita. Finalmente ha trovat...