Il mio assalitore distolse la sua mano dal mio petto e fece scorrere a rilento le sue dita crudeli fra le sottili onde dei miei capelli, provocandomi un improvviso brivido di ribrezzo che corse subdolo lungo il collo.
Odiavo quando mi toccava, mi disgustava il solo pensiero di doverlo risentire su di me.
Ogni volta che la sua pelle si fondeva con la mia avvertivo dentro un mix di vuoto e repulsione che mi riportava all'incidente di stamattina.
Soltanto con quella sua presenza, con quel suo, all'apparenza, semplice gesto riusciva a prendere il pieno controllo del mio corpo e delle mie paure.
Lui era il diavolo in persona, era in grado di possedere la mia anima.
<<E non me ne andrò finché non avrò finito. >> puntualizzò <<Dopotutto è ora che mi prenda la mia rivincita Caitlyn, non trovi? >>
Puntò di colpo i suoi occhi verdastri come due fanali luminosi su di me e arrestò in seguito ogni singolo muscolo del suo corpo in attesa che gli dicessi qualcosa.
Perché si era fermato?
Perché tutta quell'esitazione quando era lui a tenere il coltello dalla parte del manico?
Stava forse incominciando a considerare gli effetti che avrebbe potuto comportare la sua azione?
No, Ryan non era di certo il tipo di persona che temeva le conseguenze delle sue scelte.
Si accontentava, nel bene e nel male, di vivere il presente e ciò che quest'ultimo poteva offrirgli.
Inoltre il suo cuore era troppo freddo perché potesse provare dei rimorsi.
Soltanto i perdenti e i deboli avevano dei rimpianti e lui non voleva essere uno di loro.
<<Allora "principessa", sto aspettando una tua risposta. Capisco che non vuoi rovinare l'atmosfera romantica che si è creata ora tra noi, ma non c'è bisogno di rimanere muta. Avanti Cait, non essere timida! Sai benissimo che ti preferisco quando muovi quella tua bellissima bocca. >>
Non prestai molta attenzione a ciò che mi aveva detto, perché, in quell'istante, ebbi un'illuminazione.
<<Non è necessario che tu faccia così, insieme possiamo trovare una soluzione che vada bene ad entrambi. >> proposi diplomaticamente <<In fin dei conti prendertela con me non farà sparire di certo i tuoi gravi problemi economici. >>
Al suono di quelle mie parole e di fronte a quel mio comportamento singolare Ryan scoppiò a ridermi in faccia.
<<Dico sul serio Ryan, non ha alcun senso che mi tu mi faccia del male. Non otterresti nulla, anzi, ci perderesti! Perché se qualcuno venisse a sapere cosa è successo fra noi due rischieresti di finire in carcere e anche per un bel po' di tempo. >>
<<Non ti permettere di minacciarmi brutta stronza. >>
Ryan batté furioso il pugno contro il muro soltanto a pochi centimetri da dove si trovava il mio orecchio.
Il suono ridondante che la sua mano fece contro la superficie su cui ero ancora appoggiata, echeggiò dentro al mio udito che venne attraversato da un fischiettio fastidioso.
<< Non fare la furba con me Cait o finisci veramente male. >> mi ammonì Ryan rabbioso, puntandomi un dito in pieno viso << Non sto scherzando, è meglio che non ti metta contro di me. Tu non mi conosci, io non sono come Jack, sono molto peggio di lui. >>
<<Su questo non ho alcun dubbio, ma non c'è bisogno che ti agiti in questo modo. Rilassati, non ti sto affatto minacciando. Ti sto soltanto mettendo in guardia da cosa potrebbe andare storto. Tutto qui! >> recitai con l'espressione più innocua che potessi fare, continuando però allo stesso tempo a guardarlo negli occhi per fargli capire che non lo temevo << Ma se invece tu decidessi di collaborare con me, tutto sarebbe meno complicato e potrei inoltre darti una mano coi tuoi debiti. >>
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Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /
Teen FictionCaitlyn Gervais è una ragazza di 17 anni,bionda,profondi occhi marroni e con una vita complicata alle spalle. Dopo la morte della nonna Grace,a cui era legata in un modo molto particolare,decide di dare una svolta alla sua vita. Finalmente ha trovat...