Esaminai disorientata le due lunghe cinghie nere di cuoio che avvolgevano le mie caviglie e i miei fianchi.
Passai sconvolta le mie dita su uno dei due nastri spessi, cercando di trovare un modo per toglierli e scappare da quella stanza prima che chi mi aveva legata ritornasse da me.
Appena vidi il gancio della cinghia che era avvolta attorno al mio bacino, lo premetti e in una frazione di secondi riuscii a togliermelo.
Poi mi avvicinai svelta verso i miei piedi e notai però che quest'ultima cinghia non aveva niente che potesse aprila.
Seguii con lo sguardo il suo percorso e vidi che essa proseguiva anche sotto il materasso.
Mi sporsi (per quel poco che potevo) verso la mia sinistra e iniziai a far scorrere la mano sotto il letto alla ricerca di qualche gancio che mi permettesse di liberarmi.
<<Oh, finalmente ti sei svegliata Caitlyn! Era ora! >>
<<Ryan? >>feci sorpresa, tirandomi su di scatto e coprendomi alla svelta con il lenzuolo <<Cosa ci fai qui? >>
<<Cosa ci faccio io qui? Casomai dovresti chiederti cosa ci fai tu qui , sei a casa mia bellezza. Benvenuta! >>annunciò, allargando maestosamente le braccia.
<<Wow e che casa! >> commentai a bassa voce, roteando gli occhi.
<<Capo chiamiamo lo stesso il medico? Lo dico per sicurezza. >> suggerì qualcuno che si materializzò poi da dietro le spalle di Ryan.
Era un ragazzo alto sulla ventina abbondante con dei capelli neri molto sottili e lisci che uscivano dal berretto multicolore di lana che gli copriva in parte la testa.
I suoi occhi eccessivamente rotondi erano di un colore azzurro opaco ed erano evidenziati da alcune borse che spiccavano da sotto di essi.
Il suo volto era segnato da varie piaghe simili a cicatrici che si intensificavano in particolare sulla zona delle guance; mentre in prossimità della bocca brillavano, sotto la luce del lampadario, due stravaganti piercing viola.
Inoltre la camicia bianca a maniche corte e i jeans strappati che indossava gli stavano troppo larghi, risaltando ancora di più l'eccessiva magrezza del suo corpo.
Ad un certo punto la mia attenzione venne richiamata da qualcosa di sporgente che intravidi sulle sue braccia.
Aggrottai gli occhi e, quando capii di cosa si trattava, non riuscii a trattenere una smorfia di ribrezzo.
Le sue braccia bianche smorte erano piene di vene bluastre che battevano insistentemente contro la sua pelle sottile e quest' ultime erano così gonfie da sembrare che potessero scoppiare in qualsiasi momento.
<<No, non credo sia necessario. Tu cosa ne dici Cait, ti serve un medico? >> mi chiese Ryan, poggiando le mani sui fianchi con fare autoritario.
<<Non chiamarmi Cait. E poi come sono arrivata qui? Cos'è successo ieri sera? Perché mi hai legata? >>
<<Ehi ehi, vacci piano ragazza con l'interrogatorio. Sono solo le sette di mattina, non riesco a rispondere a tutte queste domande! >>
Si sedette sul lato destro del letto.
<<Dov'è Brad? >>
<<Non ti devi preoccupare per lui. >>
<<Rispondimi, cosa ne hai fatto di lui? >> urlai ora fuori di me.
<<E noi che ci preoccupavamo che non si sarebbe più svegliata, eh Louis? Guardala come sta bene ora, già così piena di domande di prima mattina! >>esclamò, iniziando ad accarezzarmi fastidiosamente la guancia destra <<E così piena di energie. >> aggiunse con un tono più caldo, spostandosi sulle mie cosce.
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Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /
Teen FictionCaitlyn Gervais è una ragazza di 17 anni,bionda,profondi occhi marroni e con una vita complicata alle spalle. Dopo la morte della nonna Grace,a cui era legata in un modo molto particolare,decide di dare una svolta alla sua vita. Finalmente ha trovat...