Cap. 43

1.1K 200 51
                                    

<<Amore prendi il piatto azzurro con i fiorellini così ci mettiamo i biscotti. >>

La voce pacata di Taylor mi risvegliò dall'abisso di pensieri in cui ero sprofondata.

Scossi la testa per riprendermi dallo stato di confusione in cui ancora mi trovavo e, dopo qualche attimo di esitazione, mi alzai di scatto dal divano e mi avvicinai verso la finestra.

Appoggiai la testa sul vetro umido.

Rimasi in quella posizione per alcuni secondi a contemplare il paesaggio desolato che circondava la casa di Grace per cercare là fuori qualcosa che mi aiutasse a risolvere i miei problemi.

Come previsto di risposte non ne trovai; ma, osservando meglio, mi accorsi che gli alberi, che affiancavano le varie case, stavano cominciando a spogliarsi delle variopinte foglie autunnali che mi avevano accolta, quando ero arrivata qualche mese fa qui a Valley Paradise.

Quest'ultime avevano perso i loro meravigliosi colori, riducendosi ad uno scuro e triste ammasso informe che giaceva abbandonato ai piedi degli alberi.

La nuova stagione si stava insediando silenziosamente sulla natura circostante e presto avrebbe cancellato ogni singola traccia che l'autunno aveva lasciato di sé durante questi mesi.

Era soltanto una questione di tempo e l'inverno avrebbe preso il sopravvento su tutto come un disegno fatto sulla sabbia prima di essere distrutto dall'arrivo spietato delle onde.

<<Mamma te l'ho detto che questi piatti non andavano bene per mettere i biscotti, visto? Questo azzurro è troppo chiaro! >> disse ad un certo punto Chloe dall'altra stanza <<Proviamo quelli rossi! >>

<<D'accordo, ma sono gli ultimi che tiriamo fuori dagli scatoloni. >> la ammonì Taylor con un tono da cui traspariva una nota di impazienza <<Non possiamo continuare a spostare i biscotti da un piatto all'altro, si raffreddano. E poi per trovare lo scatolone coi piatti rossi fra tutti questi, ci metteremo qualche minuto. >>

<<Va bene, va bene. >> si affrettò a rispondere la bambina <<Sono gli ultimi che proviamo, te lo giuro. Ora però cerchiamoli. >>

Appena udii quelle voci mi staccai svogliatamente dal vetro e rimasi in piedi davanti alla finestra, serrando però gli occhi.

Ad un certo punto nella mia mente incominciò a delinearsi qualcosa di totalmente inaspettato, pareva una sorta di visione sfocata nella quale riuscii ad intravedere soltanto due macchie scure al centro.

Per tutta risposta continuai a concentrami e lasciai quell'immagine sbiadita prendere lentamente forma dentro di me.

Quando le due figure si fecero più chiare, mi resi conto che non si trattava più di una semplice visione, in quanto quello che era appena apparso nella mia mente era un ricordo lontano della mia infanzia: c'eravamo infatti io e mia nonna sedute davanti al lago di Valley Paradise.

Non appena riconobbi quel momento speciale, non riuscii più a trattenere il vulcano di emozioni che stava ribollendo dentro di me e, dopo pochi istanti, dai miei occhi deboli scese un'ondata inarrestabile di lacrime.

Quella era stata l'ultima volta che avevo visto e che avevo potuto abbracciare Grace prima di lasciare Valley Paradise, prima della sua morte.

<<Nonna non voglio andarmene da qui. Non voglio ritornare in città con la mamma e il papà. Loro sono cattivi con me. >> brontolò la piccola, afferrando un sasso da terra e scagliandolo con odio nel lago. <<Non voglio diventare come loro! >>

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora