Cap . 86

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<<Dormigliona alzati, sono già le 9:30. >> disse Alexandra con un tono leggiadro, quando entrò in camera.

<<Mmm. >>

<<Cosa sono questi versi contrariati? >>

Si avvicinò verso le finestre e spalancò le tende.

Girai la testa e abbracciai il cuscino sotto la mia testa.

Questa mattina non avevo praticamente dormito: continuavo a muovermi nel letto e, quando mi sembrava di stare per addormentarmi, mi risvegliavo all'improvviso.

Forse erano i sensi di colpa che si stavano facendo sentire oppure era soltanto la mia mente che mi stava giocando brutti scherzi.

Fatto che sta che ora era ridotta peggio di uno straccio e con meno energie di un bradipo.

<<Vuoi che ti porti la colazione a letto e poi andiamo in commissariato o mangi qualcosa mentre andiamo là?>>Alexandra si sedette ai piedi del letto << Perché l'appuntamento con lo sceriffo ce l'abbiamo alle undici e un quarto e ci vuole almeno una mezz'oretta abbondante per arrivare, non contando poi che ci dobbiamo ancora vestire e tutto. >>

<<Mi vesto e andiamo. >>

<<Perfetto, allora vado a prepararti qualcosa da mangiare in auto. Se hai bisogno di un vestito o qualcos'altro dimmi pure. >> mi urlò dalle scale.

Mi stiracchiai e aprii poi gli occhi.

La luce grigiastra che illuminava la stanza mi diede il buongiorno, mentre il calore del termosifone che si trovava di fianco a me mi invitò a raggiungerlo.

Mi alzai dal letto, presi la coperta, me la avvolsi intorno al corpo come un fagotto e appoggiai le gambe contro il termosifone.

Rimasi lì alcuni minuti per scaldarmi un po', gettai poi arresa la coperta sul letto e andai in bagno.

Non osai guardare il mio riflesso allo specchio così mi lavai direttamente il viso.

L'acqua gelida mi fece svegliare, eliminando il torpore che sentivo addosso.

Tamponai il viso sull'asciugamano e presi in seguito una delle tante creme di Alexandra.

La stesi rapidamente sul viso e poi sistemai il colorito spento della mia pelle con una dose abbondante di fondotinta, un po' di correttore sotto gli occhi e dell'illuminante giusto per darmi un tono più sano.

Allungai le ciglia con il mascara e, dopo essermi stesa del burro cacao rosato sulle labbra, mi pettinai i capelli che erano aggrovigliati.

Mentre cercavo di allisciarli, pensai alla serata movimentata di ieri.

Tra lo scontro con quel tipo strano, l'incontro casuale con Colin nel pub e poi la scenata di Jennifer per la pistola non avevo avuto un solo attimo di tregua.

É incredibile come tutto per me sia cambiato da quando sono venuta a Valley Paradise.

Tutto era iniziato con l'attrazione ossessiva e quasi maniacale per un ragazzo che avevo appena conosciuto ma che in poco tempo era riuscito a distruggere la mia vita, poi avevo perso la mia verginità con un maniaco sessuale che era ancora a piede libero e infine la scoperta che sia mia madre che il signor Rogers fossero implicati nella morte di mia nonna.

Forse c'è qualche strana legge nell'universo che fa sì che alla gente buona accadano le peggiori disgrazie, mentre chi ferisce gli altri c'è una specie di aurea invisibile che li protegge.

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora