Cap.47

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<<Io non ci posso credere. Non ci posso veramente credere. >> mormorò sconvolta Jennifer, mentre accarezzava la mia testa che era posata sul cuscino sopra le sue gambe << Come ha potuto quello stronzo farti una cosa del genere? Io- io davvero non capisco come possa esistere della gente così. E poi Jack con che coraggio lo difende? Insomma dopo quello che ti ha fatto pensa veramente ai suoi stupidi affari a New York? >>

<<Los Angeles. >>

<<Los Angeles, New York è la stessa cosa. Può cambiare città, ma quello che ti hanno fatto, non merita di certo di essere perdonato. >>

<<Già. >>

<<Dobbiamo andare subito a denunciare entrambi! >> batté un pugno sul tessuto morbido del divano << Ryan per la violenza che ti ha fatto e Jack per- per-per complicità o omissione di soccorso! Ecco sì! >>

<<Omissione di soccorso? >> mi misi a sedere sul sofà <<Jennifer cosa stai dicendo? Omissione di soccorso è quando ad esempio non si aiuta una persona in difficoltà in strada dopo che l'hai investita. >>

<<Era così per dire... Comunque saranno poi loro a decidere per cosa incriminarlo, ma anche lui avrà quel che merita. >>

<<E se fosse vero? >>

<<Se fosse vero cosa? >>

<<Che la polizia non ci aiuterà e faranno finta di niente perché conoscono Ryan. >>

<<Caitlyn credi davvero a tutto ciò che esce dalla bocca del signor Rogers? >>

<<Beh, lui ha detto che... >>

<<Dimentica quello che ti ha detto e soprattutto non fidarti di lui, è un uomo subdolo e sempre molto calcolatore. Per ottenere ciò che vuole, tradisce tutti ed è capace anche di mentire abilmente, non gli importa di chi ha davanti. Se ti ha detto così è perché ti avrà vista in difficoltà e così ne ha approfittato per condizionarti psicologicamente e impedirti di denunciarli. >>

<<Sì, forse hai ragione. >> concordai, mentre passavo nervosamente una ciocca dei miei capelli fra le mie dita.

<<Vuoi andare adesso in commissariato o hai bisogno di qualche minuto per riprenderti? >> mi domandò Jennifer, appoggiandomi con affetto una mano sulla mia spalla destra.

<<No, voglio andare adesso! >>

Lasciai con un gesto fulmineo la ciocca di capelli che stavo torturando e mi alzai di scatto dal divano.

<<D'accordo, prendo allora la mia borsa e andiamo subito. >>

Si diresse velocemente verso la cucina, intanto io ripresi il cappotto che avevo posato sul sofà.

<<Ci sei? >> le chiesi, mentre mi abbottonai la giacca.

<<Sì, sono pronta! >>

Mi passò davanti e aprì con una certa fretta la porta di casa.

<<Madame, dopo di lei. >>

<<Non puoi mai rimanere seria per più di un minuto, non è vero? >>

<<Infatti, ora ne sono passati due: è un nuovo record, no? >>

Mi avvicinai verso di lei e la strinsi forte fra le mie braccia.

<<Grazie per accompagnarmi Jenny, davvero. >> le sussurrai all'orecchio <<Per me significa molto. >>

Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora