<<Ok, mi farò aiutare da lei. Ma le giuro che se inizia con quei discorsi stani me ne vado per davvero. >> misi in chiaro, quando rientrai nello studio di Sean.
<<Sì, sì va bene. Chiudi bene la porta. >> mi ordinò distrattamente l'uomo, spostando il materassino rosso più in là.
<<Ma lei come faceva a sapere delle mie allucinazioni? >>
<<Beh è una cosa abbastanza normale. Allucinazioni frequenti, rivivere più volte il trauma, continui attacchi di ansia sono alcuni dei sintomi più comuni per molte vittime di violenza. >>
Si inginocchiò a terra e sistemò al centro della stanza un tappetino nero.
Non sapevo perché, ma c'era qualcosa nelle sue parole che non mi convinceva del tutto.
<<Sì, ma come fa a sapere che ce le ho anch'io? Come ha detto lei molte persone manifestano sintomi del genere, ma non per forza tutte. >>
Miller continuò a tenere il capo chino sul pavimento.
Feci per aggiungere qualcos'altro, ma decisi di fermarmi. Non era il caso di iniziare un dibattito e di essere troppo puntigliosa nei suoi confronti, soprattutto considerando il fatto che si era offerto di aiutarmi con i miei sintomi post-traumatici.
Si alzò agilmente da terra per poi andare verso la finestra.
<<Bene ci siamo. Stenditi sul tappeto. >>
<<Devo per forza stendermi? Non posso sedermi? >>
Mi chinai per osservare i disegni e le scritte che presentava il tappeto.
Ai lati del manto vi erano dei sottili rettangoli con delle scritte in una lingua indecifrabile che sembrava piuttosto antica, mentre al centro vi era ciò una stella a cinque punte.
<<Se vuoi che faccia effetto devi stenderti però. >>
L'uomo chiuse le tende in modo che entrasse meno luce nella stanza, nel frattempo mi sedetti a gambe incrociate sopra il tappetto misterioso.
<<Va bene, ma esattamente... cos'è che staremo per fare? >>
Sean tirò fuori da tasca una chiave che girò all'interno della serratura dell'ingresso dello studio. <<È una tecnica orientale che ho imparato in uno dei miei corsi in Egitto. È un misto di ipnosi e altre tecniche di rilassamento che ti aiuteranno a eliminare dalla tua mente tutte le cose negative che hai vissuto in questi ultimi giorni. >>
La porta si chiuse improvvisamente a chiave.
<<Così evitiamo interruzioni inutili. Perché la terapia funzioni nessuno ci deve disturbare. >> cercò di rassicurarmi, mentre ripose la chiave in tasca.
Si era accorto del nervosismo e della diffidenza che stavo provando nei suoi confronti.
<<E-e-e- solo una s-s-sed >> mi schiarii la voce << solo una seduta basta per risolvere i miei problemi? >>
<<Non preoccuparti Caitlyn, devi fidarti di me. So quello che faccio. >>mi sorrise con una strana scintilla nei suoi occhi.
Avevo davvero preso la giusta decisione nel restare?
<<Ora voglio che ti stendi e chiudi gli occhi. >> accompagnò la mia schiena contro il tappeto << Fai dei bei respiri profondi fino quando il battito del tuo cuore non si sarà stabilizzato. >> Incrociai le braccia sopra lo stomaco e fissai il soffitto sopra di me.
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Valley Paradise (COMPLETA)/ ITA /
Teen FictionCaitlyn Gervais è una ragazza di 17 anni,bionda,profondi occhi marroni e con una vita complicata alle spalle. Dopo la morte della nonna Grace,a cui era legata in un modo molto particolare,decide di dare una svolta alla sua vita. Finalmente ha trovat...