"Fiducia"

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Quattordici giorni. Dopo due settimane,non ci sono ancora indizi su dove possa essere finita Emily e su chi l'avesse presa. Bhe,io so chi l'ha presa,ma nessuno vuole credermi; ogni volta che parlo vengo vista come una bugiarda,quindi tanto vale starmene zitta. Non parlo con nessuno,a volte annuisco o faccio segno di no con la testa quando mi fanno una domanda,ma nulla di più. Nessuno è più venuto a farmi visita dopo Daryna e Jolene ed io mi sento completamente esclusa da tutti,non ho novità da parte del mondo esterno,nemmeno attraverso i social network dato che non accendo il telefono da secoli,anche se a dire il vero ci ho provato,ma appena compare la schermata iniziale si spegne subito. L'unico mezzo di comunicazione che ho con l'esterno è la finestra,ogni mattina mi alzo per avvicinarmi ad essa ed osservare le giornate uggiose o nebbiose,che prima mi parevano belle,ma ora non fanno altro che aumentare la mia depressione,ma se ci fosse stato il sole sarebbe stato altrettanto odioso,se non di più: tutto ciò che mi circonda è estremamente scomodo.
La mamma entra in camera spaventandomi,ma io riesco a trattenere un sobbalzo e resto immobile nel letto ad osservare la pioggia.
Sento mia madre chiamarmi con voce rauca,io mi giro verso di lei,che mi dice che sarebbe ora di alzarmi dal letto,io la guardo dalla testa ai piedi e poi mi volto di nuovo verso la finestra; inizia a farmi un discorso,che a dire il vero non ho udito,eccetto l'ultima parte.
"... Sei un' egoista,qui non sei l'unica ad aver perso qualcuno. Anche Geoff e James hanno perso una sorella ed io e tuo padre una figlia,ma non mi sembra che ce ne stiamo nel letto osservando il nulla assoluto senza dire una parola,noi ci rendiamo utili,ti portiamo anche da mangiare."
Continuo ad osservare le gocce di pioggia scorrere sul vetro,ma le rispondo.
"Io non vi ho mai chiesto di prepararmi da mangiare."
"Non puoi morire di fame!"
Mi volto di scatto verso di lei
"E voi non potete costringermi a non farlo!"
"Basta Victoria,stai esagerando. Stiamo soffrendo esattamente tanto quanto te,però non abbiamo reagito in modo così immaturo."
"Io soffro per Emily,certo,ma soffro ancora di più perché voi la state cercando invano,io so chi l'ha presa,ve l'ho anche detto,però secondo voi sono una visionaria,e credimi,non c'è niente di peggio che non avere la fiducia della propria famiglia."
La mamma non mi ha risposto,cioè... In realtà sì,ma non è una risposta inerente a ciò che avevo detto. Dice che lunedì sarei tornata a scuola,perché non posso stare per sempre nella mia camera a guardare il vuoto,dovrei distrarmi. È uscita dalla camera portando via tutti i piatti che avevo lasciato pieni.
Tornare a scuola. Io non saprei come gli altri avrebbero reagito vedendomi,non credo che Daryna e Jolene mi avrebbero rivolto la parola e Marilene e le altre mie compagne? I professori? E... Jack?
Sicuramente tutti quanti sono venuti a sapere della scomparsa di Emily,ma forse nessuno sa dello Slenderman,e spero che non ne vengano a sapere nulla,a meno che non vogliano aiutarmi,però ne dubito fortemente.
Mi sarei ritrovata in mezzo ad individui che mi avrebbero detto soltanto "mi dispiace". Che cosa pensano di risolvere le persone dicendo "mi dispiace"? È una cosa che non ho mai capito.
James e Geoff aprono la porta della camera ed appoggiano le lenzuola pulite sulla mia sedia. Stanno per uscire,però li chiamo e loro si voltano  verso di me con un'espressione quasi scocciata.
"Cosa c'è?"
Li scruto per un secondo e poi faccio una domanda abbastanza azzardata,ma in fondo sono i miei fratelli,non ho nulla da temere.
"Voi mi credete?"
I gemelli si guardano fra loro
"Non sappiamo ancora a cosa credere e a cosa no,Victoria."
Escono dalla camera senza nemmeno degnarmi di uno sguardo,quella risposta mi ha ferita,non so perché,ma all'interno di quella frase era contenuta tutta la mancanza di affetto e di fiducia che provano nei miei confronti,fino a poco tempo fa credevo che loro mi rompessero le scatole e che mi sfottessero solo perché mi volevano bene,invece ora penso che ci sia quasi un'antipatia nei miei confronti,è una cosa impensabile lo so,ma non tutte le cose impensabili sono impossibili.

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