"Normalità"

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Dopo aver passato qualche ora in viaggio,ci ritroviamo alla stazione di Kendal.
"Julia,svegliati,siamo arrivate."
Julia si stropiccia gli occhi,prende la sua borsa e scende dal treno.
Ad attenderci ci sono Audrey e Geoff.
"Eccovi. Andiamo,c'è qualcuno che ti aspetta,Julia."
Julia fa un'espressione perplessa
"Chi sarà?"
"Non saprei."
Torniamo finalmente a casa,Irina apre la porta e ci abbraccia.
"Ben tornate! Venite in salotto."
Facciamo come dice lei ed in salotto trovo due signori che non conosco: una donna piuttosto alta e bionda,con le labbra carnose e gli occhi celesti ed un uomo di bell'aspetto,non molto alto,ma con la pelle leggermente ambrata e gli occhi verdi. Julia sgrana gli occhi.
"Mamma,papà..."
Non l'avrei mai detto. Non somigliano affatto a Julia,neanche minimamente.
I due si alzano in piedi e corrono ad abbracciare la figlia.
"Ci sei mancata."
Julia stranamente non si dimostra affettuosa,anzi,è rigida e non li abbraccia.
"Strano."
"Cosa intendi?"
"Credevo che foste felici di esservi liberati di me."
I due si guardano sorpresi.
"Ma no! Cosa dici?! Ci sei mancata ogni giorno di più!"
Julia mantiene un'espressione fredda.
"Julia,sappiamo che ce l'hai con noi per molte cose,ma tutti sbagliano."
"Voi avete sbagliato un po' troppo."
Rimaniamo tutti in silenzio ed i genitori di Julia cercano di farfugliare qualcosa.
"Mi impedivate di uscire,di avere degli amici,un ragazzo...Mi facevate vivere come una reclusa!"
"Lo sappiamo ed abbiamo sbagliato. Perdonaci."
Julia è sorpresa.
"Wow,non mi aspettavo una reazione del genere da parte vostra."
"Ci dispiace,lo facevamo solo per proteggerti. L'importante è comprendere i propri errori."
Julia abbassa lo sguardo e sorride,io la spingo verso i suoi genitori e lei finalmente li abbraccia,poi i due si avvicinano a me.
"Non ci siamo presentati,io sono Monique."
"Ed io Maurice."
Stringo loro la mano e poi loro si mettono a parlare con i miei genitori,intanto sfrutto questi ultimi momenti per stare con Julia,dato che dopo aver recuperato le sue cose,dovrà tornare a casa.
La accompagno di sopra per fare un ultimo "tour" della casa.
"Mi mancherà questa camera..."
"Già."
"E tu ancora di più."
Sorrido.
"Bhe,anche tu. Davvero,se non ci fossi stata tu probabilmente io e Friedrich ci saremmo lasciati morire al Saint Amator. Tu sei quella che ci ha donato la speranza e la positività."
Lei fa una risatina.
"Qualche volta fa bene essere felici."
Ad un tratto sentiamo i genitori di Julia chiamarla.
"Julia! Andiamo!"
Julia si rattrista.
"Arrivo..."
Si guarda attorno un'ultima volta.
"Bhe,è ora di andare."
Scendiamo al primo piano e lei saluta tutti quanti.
"Ciao,Julia,ci rivedremo!"
"Ci mancherai!"
"Anche voi!"
Da anche un bacio alla piccola Holly e poi esce di casa.
Io la accompagno fino alla macchina.
"Guiderete di notte,non sarà pericoloso?"
"I miei sono abituati e poi io ormai non ho più paura di nulla."
Sorrido e la abbraccio.
"Ciao,Julia. Ci sentiamo."
"Anche tu!"
Stranamente in questo caso la prima a versare lacrime sono stata io: credo di non aver mai pianto tanto quanto in questo periodo.
"Sii positiva!"
"Sempre la solita!"
Julia entra in macchina e mi saluta un'ultima volta attraverso il finestrino.
Rimango per un attino fuori,da sola,mentre tutti gli altri sono rientrati in casa.
Mi sento triste,perchè so che non vedrò più Julia e Friedrich tutti i giorni,ma allo stesso tempo sono felice: ognuno sta tornando alla propria vita normale.

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