"Alleati "

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Sgrano gli occhi e li fisso incredula,ci ho messo qualche secondo per realizzare ciò che mi avevano detto. Insomma,no... Non può essere vero...
"In... che senso... Per il mio stesso motivo?"
I due prima si guardano e poi tornano ad osservare me.
"Anche noi abbiamo visto lo Slenderman."
E invece è vero...
"C...cioè?"
Julia si siede,fa un lungo e profondo respiro e poi inizia a parlare.
"Nella mia città,a Norwich,da un po' di tempo si discuteva di quel... Coso... Lo Slenderman,tutti dicevano che era reale,che c'erano delle testimonianze,delle foto,eccetera,ma io non ci credevo, e in fondo nemmeno loro ne erano convinti,era solo una sorta di isteria generale. Un giorno mi annoiavo e sono andata a fare una passeggiata in un bosco,stavo ascoltando la musica e ad un certo punto si è interrotta all'improvviso,senza che io avessi toccato il cellulare,non ci faccio caso, e faccio ripartire la canzone,però continuava ad interrompersi sempre più spesso man mano che camminavo. Inizio a pensare che il mio telefono avesse qualche problema e decido di tornare indietro,ma dopo un po' mi perdo e tento di chiamare qualcuno,sul telefono iniziano a comparire delle strane interferenze,allora comincio a spaventarmi. Sentivo le gambe tremare e a vedere tutto in modo strano,come se stessi per svenire,quindi inizio ad urlare,ma invano. Comincio a girare qua e là nella speranza di trovare qualcuno; e poi lo vedo... Era alto più di due metri,magrissimo,dalla faccia bianca e priva di occhi,bocca e naso,una visione così orribile che ho cominciato a barcollare e poi sono svenuta. Quando mi sono risvegliata ero ancora nel bosco,ma ero accerchiata da medici che mi hanno portata in ospedale. Una volta ripresa,i miei hanno iniziato a farmi domande ed ho raccontato loro tutto,ma nessuno mi credeva,allora hanno pensato che fossi matta; quindi ora sono qui,nel reparto "schizofrenia" di questo splendido istituto"
La guardo stordita e poi sento Friedrich che comincia a narrare la sua versione.
"Io avevo appena litigato con mio padre per l'ennesima volta. Quindi esco fuori di casa in piena notte per fare un giro,credo che fossero le due o le tre. Camminavo tranquillamente per le vie di Bath ,poi sento dei brividi lungo la schiena e un forte mal di testa,quindi mi incammino per tornare a casa. Ad un tratto noto un'ombra gigantesca che mi seguiva,quindi mi volto e dietro di me c'era... Lui. Successivamente anche io ho raccontato tutto a mio padre,ma ovviamente non mi ha creduto, quindi i medici gli hanno consigliato di portarmi qui e così è stato."
Non riesco ancora a capacitarmi del fatto che ci siano persone proprio come me,delle persone su cui contare. Racconto loro la mia storia e dopo inziamo a parlare di argomenti un po' più leggeri riguardanti la nostra vita di tutti i giorni.
"Sono molto contenta di aver conosciuto delle persone con il mio stesso problema,forse non starò così male qui."
Julia abbassa lo sguardo e Friedrich si volta verso il muro,come se tentassero di nascondermi qualcosa.

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