"Cambiamenti"

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Come spesso accade,non ho chiuso occhio per tutta la notte, sia per la paura che per tutti i pensieri che mi frullano in testa.
Mi alzo dal letto ed aiuto mamma e papà a preparare le loro cose,oggi partiranno ancora e saranno diretti in Cina,sempre per il lavoro di papà.
"In Cina,eh? Portatemi qualcosa!"
"Certamente. Ti compreremo un bel portafortuna cinese,so che ti piacciono queste cose. E poi ti serve."
Faccio un sospiro e dico una cosa che non avrei mai pensato prima.
"Mi mancherete."
Mamma e papà sorridono.
"Ci mancherai anche tu. Comunque ci sentiremo sempre,inoltre stiamo via solo per due settimane."
Io,James e Geoff portiamo le valigie di mamma e papà al piano di sotto e dopo averli salutati,torno di sopra con Julia,ci voltiamo entrambe e notiamo Geoff ed Audrey abbracciati.
"Che carini!"
Faccio un'espressione dubbiosa e credo che lei se ne sia accorta dato che mi ha chiesto spiegazioni ; inizialmente sono stata zitta,ma poi ho deciso di spiegarle tutto: io non mi fido di Geoff. È un bambinone,non vorrei che illudesse Audrey, che al contrario di lui è una persona matura ed a causa di ciò che ha passato è anche estremamente sensibile,anche se non sembra.
Julia non sembra essere d'accordo,probabilmente perchè ancora non conosce bene Geoff,però mi ha consigliato di parlare con lui e così farò.
Improvvisamente vediamo Audrey salire al piano di sopra,mentre Geoff rimane in cucina da solo,quindi ne approfitto.
"Geoff."
Lui,stranamente,si volta senza fare la solita espressione scocciata caratteristica di quando parla con me.
"Ehi,che c'è?"
Sono confusa.
""Ehi"? Ma stai bene?"
Geoff mantiene un sorriso ebete sul viso.
"Certo,sto benissimo."
Lui comincia a canticchiare ed a fare le giravolte per la cucina,come un bambino che ha ricevuto il suo giocattolo preferito per Natale ; mi prostro di fronte a lui e lo fermo.
"Finiscila e ascoltami."
Geoff si ferma e sbuffa.
"La solita. Cosa c'è?"
Faccio un sospiro e spiego tutto cercando di essere il più delicata possibile (fallendo,ovviamente).
"Senti,ieri notte ero in giardino ed ho visto te ed Audrey che..."
Geoff sgrana gli occhi e fa un sorriso imbarazzato.
"Che...?"
Alzo gli occhi al cielo.
"Sai benissimo che avete fatto."
Lui non smette di sorridere neanche per un secondo,il che mi irrita,mi sembra di non essere presa sul serio.
"E con ciò?"
Ecco,ora arriva la parte più difficile,inizio a farfugliare parole a caso e continuo così per un minuto buono prima di riuscire a dire una frase di senso compiuto.
"Sai che in fondo,ma molto in fondo,ti voglio bene. Però sei mio fratello e so come sei fatto: nonostante tu abbia ventisette anni scherzi sempre come un ragazzino e non prendi mai le cose sul serio. Vedere te e Audrey ieri sera mi ha lasciata di stucco,sono felice,ma allo stesso tempo non vorrei che tu..."
Geoff assume un'espressione seria pur mantenendo un accenno di sorriso.
"...La illudessi?"
Lo guardo sorpresa.
"Wow,da quando sei così arguto?"
Geoff si siede ed inizia a parlare con calma,non mi sembra neanche lui.
"Ascoltami Vic,so bene che Audrey ha passato delle brutte esperienze che l'hanno portata a non fidarsi più di nessuno,ma di me lei si fida e non c'è soddisfazione più grande,poiché nessuno si è mai fidato di me. Ci compensiamo: Audrey ha trovato una persona di cui fidarsi ed io ho trovato una persona che si fida."
"Bhe,è bellissimo,ma mi sembra troppo strano che tu nel giro di così poco tempo sia passato da non volerla neanche guardare a baciarla."
"Vedi? Nemmeno tu ti fidi di me. Certe cose cambiano e sia io che lei abbiamo avuto una grande trasformazione da quando ci siamo conosciuti: lei è più aperta e fiduciosa ed è da ammirare dato che ha passato nove anni della sua vita senza avere contatti umani veri e propri; ed io sono stato colpito da questo suo coraggio,ho cambiato idea su di lei e così ho imparato a non ragionare più come un ragazzino,ovvero giudicando all'apparenza. È chiaro?"
"Sì,ma miraccomando,non ferirla. Sai com'è Audrey,lei..."
Geoff sbuffa ancora.
"Vedete? Siete sempre voi a vederla ancora come diversa: Audrey è normalissima adesso,è cambiata. E comunque preferirei che accadesse qualcosa a me piuttosto che ferirla,l'ho già fatto troppe volte anni fa."
Lo guardo con un'espressione confusa per un po' cercando di realizzare che sia stato veramente Geoff a dire queste cose così profonde,ma ormai credo che mi ci dovrò abituare.
"Wow. Davvero,non so che altro dire. Sei veramente più maturo e sensibile. Ne sono felice."
Geoff fa un'espressione orgogliosa.
"Se se,okay. Ora metti a posto questa roba,imbecille."
Prende in mano il cesto dei miei vestiti puliti e stirati e me lo lancia addosso.
Tiro fuori la faccia dalla montagna di panni.
"Ehi! Avevo appena detto che eri diventato più maturo."
"Gne gne gne "avevo appena detto che eri diventato piu maturo" gne gne gne."
Sbuffo e faccio un'espressione rassegnata.
"Con me non cambierai mai,vero?"
Geoff mi lancia uno dei panni caduti a terra.
"Mai."

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